Lo storico brand del Gruppo Epta, leader mondiale nella refrigerazione commerciale, presenta nuovi distributori automatici dedicati ai gelati e una linea di vending machines a temperatura positiva in classe energetica B che, come ci spiega Luca Valeri, EMEA F&B Sales Area Manager, “consentono di dimezzare i consumi energetici, per un risparmio sulla bolletta fino a 224 Euro in un anno”
Fresca, moderna, innovativa, dallo spirito giovane. Efficiente e sostenibile per davvero. Una ventata di adrenalina nel mondo del Vending. Si respira vitalità e dinamismo parlando con Luca Valeri, EMEA F&B Sales Area Manager di Epta. L’azienda multinazionale con headquarter a Milano è leader mondiale nella refrigerazione commerciale. Opera con un organico di 8.000 dipendenti e una capillare presenza – assicurata da 40 presidi tecnico/commerciali – in oltre 100 Paesi e 11 unità produttive site in Italia, Francia, Regno Unito, Finlandia, USA, Argentina, Turchia, Cina e Thailandia.
Tra i suoi marchi commerciali che coprono diverse aree di business c’è Iarp – costituito nel 1983 a Casale Monferrato e entrato in Epta nel 2013 – da sempre apprezzato per la sua spiccata specializzazione in soluzioni dedicate a gelati e bevande fredde per il settore del Vending in cui è riconosciuto come sinonimo di affidabilità e alte prestazioni per supportare la crescita dei gestori.
PORTAFOGLIO PRODOTTI
Look Inside: è questo il claim che avete scelto per le più recenti fiere dei segmenti Food&Beverage e Ho.Re.Ca. e per il Venditalia 2024. Dottor Valeri, il gestore, “guardando dentro” alle vostre macchine, cosa trova di così interessante?
Il claim Look Inside mira a rivoluzionare le modalità di interazione con le soluzioni Iarp, coinvolgendo attivamente i consumatori che, incuriositi dalle vetrine e dal loro contenuto, sono incentivati a compiere un “passo in avanti”, alla scoperta di un nuovo mondo di freschezza. Per quanto riguarda lo specifico segmento del Vending, guardare dentro significa riconoscere come la corretta refrigerazione delle referenze ne assicuri una perfetta conservazione, a garanzia di una superiore qualità e sicurezza alimentare. Un risultato ottenuto declinando anche nella Distribuzione Automatica le competenze di refrigerazione commerciale, che da sempre contraddistinguono The Epta Sustainable System.
Osservare l’interno del portfolio vending di Iarp, marchio del Gruppo Epta, consente di scoprire una gamma di macchine completamente rinnovata. Le nuove versioni PRO e BOOST dei modelli della linea ColDistrict offrono infatti miglioramenti significativi anche in termini di estetica interna, resa ancora più accattivante.
Epta è leader nella refrigerazione. In che modo ha trasportato questa sua peculiarità nel Vending? Sulla cover della nostra rivista n. 411 è passato il messaggio che appartiene al vostro gruppo la prima e unica gamma di vending machines in classe B – Categoria 4…
Iarp declina anche nella sua offerta per il Vending i principi di sostenibilità che da sempre contraddistinguono il Gruppo: refrigerazione naturale in primis e contenimento dei consumi energetici. Esempio emblematico sono i distributori automatici positivi Brera, Chelsea e Trocadero, presentati per la prima volta nel 2024 nella versione BOOST, ovvero in classe energetica B, categoria 4, temperatura stratificata.
In base alla norma EN ISO 23953-2:2024 “Refrigerated display cabinets – Part 2: Classification, requirements and test”, armonizzata ai Regolamenti (EU) 2019/2018 e (EU) 2019/2024 per ecodesign ed etichettatura energetica per gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta, le prestazioni sono garantite fino ai 30°C e con un tasso di umidità relativa pari al 55%.
Regolazione sostenibile dell’illuminazione, gestione migliorata delle temperature di servizio stratificate grazie a piastre magnetiche e parametrizzate in funzione della categoria merceologica esposta, concorrono a incrementare l’efficienza energetica delle soluzioni, che rientrano tra i best-in-class del settore. I modelli Iarp sono infatti gli unici in questa categoria a vantare consumi così ridotti, come si evince dall’European Product Registry for Energy Labelling (EPREL), il registro pubblico a cui i produttori europei devono obbligatoriamente iscrivere i prodotti soggetti a etichettatura energetica.
Avete dei dati che quantificano a quanto ammonta il risparmio per un gestore che utilizza le vostre macchine sostenibili?
In un comparto energivoro come la refrigerazione, i distributori automatici Iarp sono universalmente riconosciuti quali esempio di sostenibilità e risparmio energetico. Dati confermati da un recente studio comparativo, condotto tra il modello standard Trocadero e le sue evoluzioni PRO e BOOST. Se la base-line, in classe D, consuma infatti mediamente in un anno 1252 kWh, il modello PRO si attesta in classe C e vanta una riduzione del 16% dei consumi, con un risparmio annuale stimato di 73 Euro, considerando l’attuale costo dell’energia. Un vantaggio ancora superiore nella versione BOOST, in classe B, che consente di dimezzare i consumi, certificati a 602 kWh, per un risparmio sulla bolletta di ben 224 Euro in un anno.
La costante ottimizzazione dei consumi e il nuovo posizionamento energetico delle soluzioni Iarp rappresentano un vantaggio per i gestori che partecipano a gare d’appalto pubbliche. In seguito alla revisione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM), le attrezzature con prestazioni più elevate garantiscono infatti un punteggio superiore all’interno del capitolato tecnico, con l’obiettivo di incentivare l’acquisto di prodotti e servizi a basso impatto ambientale.
Al Sigep 2025 di Rimini avete esposto due novità per il Vending dei gelati monoporzionati: l’upgrade del modello Brooklyn e il distributore automatico negativo Manhattan della linea ColDistrict. Ci illustra le loro caratteristiche?
Il d.a. negativo Brooklyn della linea ColDistrict è stato presentato per la prima volta in versione PRO. Il modello coniuga le features dei modelli positivi PRO, quali trasparenza e un sistema di illuminazione LED potenziato per referenze davvero protagoniste, ad allestimenti interni implementati di nuovi cassetti e divisori in materiali resistenti alla ruggine, a garanzia di una più lunga vita del prodotto e di una superiore sostenibilità.
A questa soluzione si aggiunge Manhattan della linea ColDistrict. A parità di ingombro al suolo e di efficienza operativa rispetto ai modelli precedenti, Manhattan incrementa la capacità espositiva, grazie all’aggiunta di un ripiano dedicato non solo a coni e coppette, ma anche a inediti prodotti frozen, tra cui si distinguono i ready meals, a testimonianza della maestria del brand nella gestione delle temperature negative.
L’ultimo studio di settore di Confida/Ipsos ha rilevato numeri in calo a doppia cifra per il gelato confezionato nel Vending. Come spiega questo trend negativo?
È vero che la vendita dei gelati ha subito una flessione del 34/35%, un dato in linea con la contrazione del fatturato e delle consumazioni che ha riguardato tutto il comparto ed è dovuto principalmente alla stagionalità del prodotto. È però altrettanto vero che i gelati confezionati continuano a rivelarsi redditizi fuori dai canali standard – ovvero nei segmenti leisure, travel e per shop operativi 24/7 – grazie a una diversificazione dell’assortimento.
Iarp si conferma leader nell’ambito della conservazione ed esposizione del gelato industriale e artigianale investendo risorse nello sviluppo di nuovi modelli dedicati alla vendita automatica di tali referenze, come il recente Manhattan, con l’obiettivo di invertire il trend.
Quali novità dobbiamo attenderci da Iarp in questo anno che condurrà al Venditalia 2026?
Verso Venditalia 2026, Iarp si prepara a giocare un ruolo da protagonista con una serie di novità. Il percorso sarà infatti caratterizzato da un’evoluzione della gamma ColDistrict e da un ampliamento del portfolio prodotti, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più orientato verso l’efficienza e la sostenibilità.
La progettazione di distributori automatici di nuova generazione è prevista nel Piano Strategico di Epta, a dimostrazione di come il Gruppo, che vanta un fatturato superiore a 1.400 milioni di Euro, creda profondamente nelle potenzialità e nel margine di crescita del settore, investendovi significative risorse.
IL BUSINESS VENDING
Quanto “pesa” la divisione Vending nel business di Epta?
Il Vending rappresenta per Epta un’area di sviluppo strategico, contribuendo in modo rilevante alla creazione di valore. A testimonianza di questa centralità, il Gruppo ha investito con decisione nel canale, potenziando il team dedicato con l’inserimento di nuove figure chiave come softwaristi e personale specializzato dell’ufficio tecnico. Al di là delle mere numeriche economiche, Iarp privilegia la qualità di ogni singolo progetto. La nostra ambizione è di raggiungere la doppia cifra nella percentuale del Gruppo, e quando ci riusciremo – e siamo certi che succederà – saremo ben felici di annunciarlo pubblicamente.
Secondo i dati degli ultimi due studi di settore di Vending Magazine sui fabbricanti di distributori, il vostro fatturato viaggia costante su 1,6 milioni di Euro. Come avete chiuso il 2024?
Nel 2024 abbiamo mantenuto una performance solida, nonostante la stagnazione del mercato italiano, grazie a una progettualità di espansione mirata. Storicamente, il Vending in Iarp è fortemente orientato all’Italia (80%) rispetto all’estero (20%), ma oggi stiamo potenziando la rete commerciale internazionale e riequilibrando le proporzioni con l’obiettivo ambizioso di raggiungere un 50/50 tra mercato domestico e internazionale. Abbiamo pertanto intensificato la nostra presenza in nuove aree geografiche, con un focus particolare sui mercati emergenti, dove il Vending è ancora in fase di sviluppo e offre ampi margini di crescita. Questo approccio ci permette di cogliere opportunità in territori meno saturi, incrementando il nostro income dall’estero e consolidando la nostra posizione di player globale.
Con quale struttura commerciale e distributiva vi presentate al nostro canale?
In Italia collaboriamo direttamente con i principali gestori, privilegiando partnership strategiche rispetto a una rete di rivendite sul territorio. Questo modo di operare ci permette di garantire un supporto mirato e personalizzato, mantenendo elevati standard di assistenza, fornitura di ricambi e competenza tecnica.
All’estero, lavoriamo attraverso local entities supervisionate dai nostri team vending, che gestiscono direttamente le vendite nei vari mercati. Pur non avendo una rete distributiva tradizionale, adottiamo un modello agile e controllato internamente, che ci consente di rispondere rapidamente alle esigenze locali. Siamo tuttavia aperti alla valutazione di nuovi canali distributivi, con l’obiettivo di rendere la nostra offerta ancora più capillare ed efficace. Questo format sarebbe molto vantaggioso per la gelateria artigianale, dove la collaborazione con distributori specializzati permetterebbe di realizzare interi progetti chiavi in mano.
È rientrato l’allarme sulle forniture di componenti che ha condizionato in questi ultimi anni il mercato?
Le linee di produzione vending di Iarp non hanno mai subito criticità nelle forniture di componenti, grazie alla forza di acquisto del Gruppo Epta e a una gestione proattiva della supply chain. La centralizzazione dell’ufficio acquisti ci ha infatti consentito di approvvigionare con largo anticipo i materiali elettronici essenziali, tra cui moltissimi microprocessori, garantendo continuità produttiva e stabilità operativa.
La capacità produttiva degli stabilimenti di Epta, stimata in circa 490.000 unità all’anno, ci consente, per la legge dei grandi numeri, di diluire le fluttuazioni dei costi e gli investimenti su larga scala. Tale approccio evita che i costi di progettazione di soluzioni in grado di anticipare le nuove tendenze impattino in modo diretto sui listini. A differenza di molti competitor, questa scelta ci ha permesso di contenere gli aumenti di listino, applicando al massimo un solo adeguamento annuo, limitato al 3-4%.
Questione revamping. Pensa che tale fenomeno diventerà strutturale?
Il revamping rischia di diventare una pratica strutturale finché non ci sarà un intervento normativo chiaro che incentivi l’acquisto di nuove attrezzature e regolamenti in modo più rigoroso il mercato del refurbishment.
Non temiamo la concorrenza in un contesto di innovazione tecnologica leale. Tuttavia, il problema nasce quando il revamping diventa una pratica sleale, con macchine obsolete che vengono rimesse in commercio senza adeguati standard qualitativi e di sicurezza. A nostro avviso, il legislatore dovrebbe vietare la reimmatricolazione di apparecchiature non conformi alle normative più recenti, garantendo una concorrenza equa e favorendo il ricambio tecnologico. La narrazione secondo cui il refurbishment sarebbe sinonimo di sostenibilità è infatti a dir poco fuorviante.
La vera sostenibilità si esprime con lo sviluppo di soluzioni con performance ottimizzate, materiali innovativi e un ciclo di vita più efficiente, non con il riutilizzo di tecnologie datate che non rispondono agli attuali standard ambientali ed energetici.
Iarp non ha mai pensato a un’offerta che comprenda anche il “caldo”?
Il focus del Vending Iarp rimane saldo sul freddo, in virtù del ruolo di Epta quale leader a livello globale nella refrigerazione commerciale. L’expertise del Gruppo rappresenta infatti un vantaggio competitivo chiaro, mentre l’ingresso nel settore del caldo significherebbe confrontarsi con player altamente specializzati e con dinamiche di mercato e tecnologie differenti che non rientrano negli attuali piani di sviluppo.
Tuttavia, non escludiamo in futuro di intraprendere attività di co-design con altri operatori. Il nuovo protocollo di comunicazione sviluppato dalla European Vending&Coffee Service Association (EVA), a cui Epta partecipa, potrebbe aprire scenari di integrazione tra diversi segmenti del Vending e interessanti collaborazioni.
PROSPETTIVE FUTURE
In un scenario del fuoricasa sempre più ibrido e liquido, crede che il “matrimonio d’interessi” tra Vending e Ho.Re.Ca./Retail “s’ha da fare”?
Il confine tra Vending, Ho.Re.Ca. e Retail è sempre più sottile e l’evoluzione del mercato dimostra che un’integrazione tra questi mondi può essere una leva importante per la crescita. La tendenza di molti uffici a passare dal Vending tradizionale a soluzioni Ho.Re.Ca. premium conferma l’interesse dei consumatori verso esperienze di consumo più evolute, spingendo il settore verso nuove opportunità.
La nostra presenza consolidata nel Retail ci offre un vantaggio competitivo: il dialogo diretto con i Retailer ci permette di anticipare le esigenze del mercato e sviluppare soluzioni ancor prima che si affermino nel Vending, garantendo un’offerta performante e in linea con le nuove tendenze di consumo.
Il Vending nel 2024 ha registrato una flessione nei suoi principali indicatori economici. L’inizio del 2025 non è stato semplice. Qual è il suo sentiment sul futuro?
Data la mia natura profondamente ottimista, il mio sentiment non può che essere positivo, anche se frenato da un sano realismo. Gli attuali indicatori economici richiedono una visione pragmatica e consapevole: è essenziale non vivere nei sogni, ma affrontare la realtà con una solida base di resilienza. Il Vending ha infatti vissuto un periodo difficile, ma Iarp e Epta sono già orientate verso un futuro di innovazione e crescita.
Il 2025 si presenta con incertezze, in particolare sul Piano Transizione 5.0 e sull’adeguamento alle normative che ancora non sono chiare. Questo è un tema che Marco Nocivelli, nel suo duplice ruolo di CEO e Presidente di Epta e VicePresidente di Confindustria, ha sollevato nelle opportune sedi, così come Francesco Mastrapasqua, Institutional Affairs Manager e Presidente di Assocold, con l’obiettivo di guidare la crescita dell’intero comparto con visione e determinazione.
Il nostro impegno va a tutta la filiera del Vending, con la speranza che le associazioni di categoria riescano a portare nei tavoli decisionali gli interessi concreti dei gestori. Questo sarebbe il passo necessario per incentivare gli investimenti in nuove soluzioni che arricchiscano la proposta per i settori office, scuola, sanità e altri ambiti, garantendo un servizio in linea con le aspettative dei consumatori finali.