Le torrefazioni e il caffè alle stelle: le strategie di Caffè Borbone

David Draghi, Direttore Commerciale Canale Professional dell’azienda napoletana: “È difficile prevedere l’evoluzione delle quotazioni. Per garantire continuità nello standard di qualità ci avvaliamo di intermediari selezionati che promuovono la sostenibilità della filiera del caffè. Abbiamo ritoccato i listini, anche se in misura limitata rispetto agli incrementi dei costi del crudo. Nel Vending abbiamo rafforzato la struttura commerciale, creando una figura interamente dedicata al canale”

 

David Draghi

Dottor David Draghi, l’inizio del 2025 ha registrato nuove fiammate di prezzo per Arabica e Robusta. Le previsioni per il proseguo confermano questo trend?

Nel corso del 2024 e in questi primi mesi del 2025, come noto, i prezzi del caffè hanno registrato aumenti superiori al 100% su entrambe le varietà.  L’incremento è principalmente legato a fattori climatici ed ambientali – che hanno impattato sui raccolti e sulle scorte di prodotto – e geopolitici, come conseguenza dei conflitti in essere, che hanno avuto un impatto diretto su tempi di trasporto e costi logistici.

È difficile prevedere l’evoluzione che le quotazioni di caffè avranno nei prossimi mesi, considerando la varietà dei fattori coinvolti, l’estrema volatilità che da sempre contraddistingue questo mercato e, non ultimo, un aumento significativo della domanda globale, con una crescente diffusione di questa bevanda anche in Paesi importanti come Cina e India tradizionalmente poco orientati al caffè.

Di fronte all’emergenza come si è organizzata Caffè Borbone sugli approvvigionamenti?

La priorità di Caffè Borbone è da sempre, e ancora di più in un contesto sfidante come quello attuale, quella di garantire continuità nello standard di qualità al quale sono abituati i nostri consumatori. In tale ottica, è fondamentale prima di tutto ricorrere a fornitori fidati e in grado di valorizzare al meglio il nostro impegno. Per questo motivo, Caffè Borbone adotta una propria Carta dei Fornitori, che definisce i principi a cui i fornitori di beni e servizi e gli appaltatori devono allinearsi, e stabilisce elevati standard di qualità e di sostenibilità per garantire un maggiore controllo e un migliore risultato finale.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento delle materie prime, Caffè Borbone si affida a intermediari selezionati che offrono prodotti di qualità elevata e costante – come OFI, NKG, ECOM e LDC – e che promuovono attivamente la sostenibilità della filiera del caffè, aspetto per noi imprescindibile. Tutti questi intermediari sono infatti conformi in tema, ad esempio, di rispetto delle comunità locali, rispetto dei diritti del lavoro e rifiuto di ogni forma di sfruttamento, tracciabilità e sostenibilità delle forniture, protezione dell’ambiente.

Non ultimo, i maggiori tempi di trasporto dei prodotti in arrivo soprattutto dall’Asia e l’incertezza generalizzata nel mercato hanno imposto delle ovvie correzioni nelle modalità di approvvigionamento e stoccaggio dei volumi acquistati. 

Quanti aumenti di listino ha apportato Caffè Borbone dall’1/1/2024 per il settore del Vending?

La visione e l’impegno di Caffè Borbone sono di offrire un prodotto di elevata qualità ed accessibile a tutti. Il nostro impegno è andato in questa direzione anche nel Vending, pur in un anno che ha visto un incremento record delle quotazioni del caffè. Caffè Borbone si è trovata quindi costretta a ritoccare i propri listini, anche se in misura limitata rispetto agli incrementi dei costi del crudo, con l’obiettivo di salvaguardare la qualità del prodotto finale offerto a clienti e consumatori.

L’impegno di Caffè Borbone era e rimane di limitare al massimo gli aumenti in un canale in cui, soprattutto in questi ultimi mesi, sta sostenendo investimenti dedicati e piani di sviluppo importanti.

Quali gli investimenti per il Vending di Caffè Borbone?

Il nostro obiettivo è di dare sempre maggiore visibilità e riconoscibilità al brand anche nella Distribuzione Automatica, unitamente a un prodotto di qualità e a una piacevole esperienza di consumo. Abbiamo rafforzato la struttura commerciale, creando una figura interamente dedicata al Vending che, in sinergia con la nostra forza vendite, avrà il compito di sviluppare strategicamente un canale che già nell’ultimo anno ci ha dato grandi soddisfazioni raggiungendo soglie di fatturato molto interessanti.

Fondamentale sarà prima di tutto selezionare partner strategici in grado di assicurare, per capacità tecniche e di servizio, la migliore qualità nell’erogazione del nostro prodotto, la migliore esperienza di consumo e un’adeguata riconoscibilità al marchio. Desideriamo, infatti, che il consumatore sappia che il caffè che acquista al distributore automatico è Caffè Borbone e che sta bevendo un caffè buono e sostenibile in tutta la sua filiera.

Come valuta il presente e il futuro della Distribuzione Automatica?

È un momento molto complesso per tutti gli attori coinvolti nella filiera del caffè, incluso il Vending che rappresenta la punta finale di un settore messo a dura prova dagli aumenti, dall’incertezza e da un andamento altalenante dei consumi. Credo che, come in tutti i momenti di difficoltà, ci siano delle grandi opportunità per quegli operatori che sapranno coglierle e innovarsi. In particolare, ritengo che la tecnologia nel mondo della Distribuzione Automatica stia evolvendo velocemente, offrendo interessanti opportunità per le aziende operanti nel settore. Innanzitutto, le macchine connesse che, se gestite in modo efficiente, significano migliore qualità del prodotto erogato e miglior servizio al consumatore finale; le macchine con ampi display interattivi, che offrono la possibilità di soddisfare la crescente richiesta di informazioni da parte del consumatore (contenuto calorico, lista ingredienti, provenienza del prodotto, ecc.) e danno alle aziende produttrici la possibilità di veicolare azioni di marketing e di fidelizzazione; la varietà delle opzioni digitali di pagamento, che rendono l’esperienza di consumo più completa e moderna.

Il compito di noi fornitori sarà di sostenere il canale con innovazioni di prodotto e di formato. Infine, credo che sarà importante per gli operatori del Vending avere una maggiore flessibilità nella gestione del prezzo finale per poter assicurare qualità nel servizio offerto.

L’entrata in vigore del Regolamento EUDR sulla deforestazione è stata rinviata al 2026. Come si sta organizzando Caffè Borbone?

Il modo in cui ogni azienda riuscirà ad affrontare l’obiettivo che si prospetta per il 2026 dipenderà dalla consapevolezza che sul tema specifico della deforestazione ha dimostrato in questi ultimi anni. Per gli imballaggi, Caffè Borbone già utilizza carta e cartone certificati FSC MIXR – con almeno il 70% di materiali certificati FSCR, provenienti da foreste gestite in modo sostenibile, o riciclati secondo gli standard del Forest Stewardship Council – e il 100% del pack in carta è certificato FSC.

L’impatto maggiore che avrà l’applicazione della normativa per le aziende del settore caffè riguarderà la gestione delle pratiche agricole nei Paesi di provenienza delle materie prime, fronte su cui Caffè Borbone sta già lavorando per efficientare i processi di coltivazione e raccolta. In quest’ottica, nel 2024 l’azienda ha dato ulteriore impulso al percorso di decarbonizzazione guidato dall’approccio metodologico della Science Based Targets initiative che guida le aziende in un percorso di riduzione delle emissioni in linea con lo scenario net-zero.

 

Qual è il suo parere sulla recente puntata del programma Report dedicata al mondo del caffè, che ha scoperchiato il vaso di Pandora sui problemi che attingono questo settore?

Comprendiamo l’attenzione da parte dei media su un settore che mai come in questo periodo è al centro di dibattiti a più livelli e che tocca tutti da vicino, vista la quotidianità del caffè nelle abitudini degli italiani.

Il caffè di Caffè Borbone non è solo business, ma racchiude in sé cultura, tradizioni, abitudini e qualità che cerchiamo di trasmettere ai consumatori ogni volta che gustano un nostro prodotto.

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