
Esiste un neologismo spesso usato in economia: glocal. Spinel Srl è, a tutti gli effetti, un esempio intelligente e lungimirante di azienda glocal: con le radici orgogliosamente ancorate al proprio territorio – il Salento, dove si fondono ingegno, arte e contaminazioni culturali – ma con lo sguardo che si proietta lontano per sfruttare le opportunità di mercati sempre più globali.
Spinel è leader nella produzione di macchine da caffè espresso a cialde e capsule e la sua forza è sempre stata l’innovazione, il saper capire e interpretare in anticipo l’evoluzione del mercato. Dall’“inquietudine positiva” che muove la ricerca e la curiosità, nasce lo sviluppo di questa realtà produttiva a conduzione familiare che nelle scorse settimane ha avviato il nuovo stabilimento a Tuglie (Lecce) progettato in ottica automatizzata 4.0, altamente flessibile e scalabile, in cui il fattore umano e il prodotto governano il processo industriale. L’azienda è pronta ad affrontare al meglio la competizione nel segno della transizione digitale ed ecologica.
Ne abbiamo parlato con Cesare Spinelli, Direttore Generale di Spinel Srl, che guida operativamente l’azienda assieme al fratello Giovanni, Amministratore Unico, e alle sorelle Carla e Marcella.
Dottor Spinelli quali sono state le tappe principali che hanno portato all’avvio del nuovo stabilimento?
Abbiamo maturato l’idea di costruire un innovativo sito per la produzione delle macchine da caffè Spinel nel 2020, nel pieno della crisi pandemica da Covid.
Per continuare a produrre in Italia, in particolare nel Salento, sentivamo l’esigenza di efficientare i processi al fine di rendere le nostre macchine da caffè competitive rispetto a quelle provenienti dai Paesi terzi che godono di costi inferiori e normative meno stringenti.
Dopo una fase preliminare di definizione delle esigenze e di progettazione, gli scavi hanno avuto inizio nell’ottobre 2022. Il sito produttivo, con annesso centro direzionale, è stato completato a dicembre 2024. In poco più di 25 mesi abbiamo realizzato un “miracolo” che si è potuto concretizzare grazie ai nostri collaboratori, ai tecnici progettisti e alle aziende che hanno lavorato costantemente con professionalità e passione alla realizzazione quello che oggi il settore riconosce essere un modello di efficienza, innovazione, sostenibilità.
A quanto ammonta l’investimento?
A circa 9,5 milioni di Euro, cofinanziato tramite il Bando PIA (Programma Integrato di Agevolazioni) della regione Puglia che mira a sostenere le PMI che intendono affrontare le sfide dell’innovazione, della transizione ecologica e digitale.
La creazione di una fabbrica intelligente, automatizzata e interconnessa, capace di ottimizzare la produzione, ridurre i costi e aumentare la flessibilità, ci ha permesso anche di accedere ai benefici dell’Industria 4.0.
Nel nuovo stabilimento produttivo sono state adottate tecnologie e processi che minimizzano l’impatto ambientale, riducono gli sprechi e promuovono l’uso efficiente delle risorse, in linea con i principi della nuova Industria 5.0. Le tecnologie avanzate supportano l’uomo, migliorano le condizioni di lavoro, promuovono la creatività e valorizzano le competenze. Spinel ha intrapreso un percorso di crescita economica virtuoso che mira ad un futuro più giusto, sostenibile e resiliente.
Una parte importante del sito sarà dedicata alla Ricerca&Sviluppo. Come funzionerà?
Abbiamo realizzato un’ampia area in cui vengono svolte le attività di Pre-engineering, Engineering e Prototipazione. Qui avviene l’incontro diretto tra il nostro ufficio tecnico e il cliente per comprendere le sue esigenze e definire insieme le specifiche di progetto, in modo da customizzare il nuovo prodotto rendendolo completamente personalizzato. Grazie all’ingegno dei nostri tecnici e con l’ausilio di software di progettazione 3D e di attrezzature innovative, siamo in grado di realizzare prototipi realistici che consentono di effettuare tutti i test di funzionalità e di erogazione del caffè in tazza.
Anche la formazione è uno degli asset immateriali fondamentali della “nuova” Spinel”…
Infatti abbiamo potenziato le attività di formazione e post-vendita. L’innovativa sala di formazione multimediale è una Academy progettata per offrire un ambiente altamente tecnologico e funzionale dedicato all’apprendimento tecnico e professionale, anche a distanza.
Il sistema di video proiezione ad alta definizione con schermo interattivo touch, l’impianto audio professionale con microfoni ambientali e sessioni in remoto e la telecamera endoscopia che consente di visualizzare i componenti interni della macchina, migliorano l’interazione tra istruttori e partecipanti favorendo lo sviluppo delle competenze e agevolando le attività di manutenzione. Realizzata secondo criteri di ergonomia e accessibilità, l’Academy rappresenta un punto di riferimento per la didattica interattiva e per i percorsi di aggiornamento sui prodotti Spinel, anche per i tecnici che si trovano dell’altra parte del mondo.
Made in Salento e Sartorialità Meccanica. Ci illustra questi due concetti chiave per Spinel?
Spinel è espressione autentica del Made in Salento. Abbiamo creato un distretto industriale di filiera a Km Zero, che realizza componenti e servizi necessari alla produzione di macchine da caffè: imprese che credono in Spinel e con essa quotidianamente percorrono la strada della qualità, dell’efficienza, della ricerca e dell’innovazione. Il valore aggiunto che si determina dalla vendita delle macchine in Italia e all’estero contribuisce alla crescita del territorio.
Nel nuovo stabilimento, Spinel ha coniugato la tradizione “artigianale umana” con l’innovazione “industriale economica”: due concetti apparentemente in antitesi che si fondono nella nostra idea di “Sartorialità Meccanica” in cui le persone ed i prodotti governano il processo di produzione di macchine da caffè espresso “cucite su misura” per soddisfare le esigenze dei clienti.
Quali le performance dello stabilimento?
La logistica interna è stata completamente ottimizzata con magazzini automatici verticali per lo stoccaggio dei componenti sfusi e preassemblati e tramite l’ausilio di un trilaterale AGV senza uomo a bordo che gestisce il magazzino a corsia ridotta dove sono destinate le merci su pallet.
Robot mobili autonomi (AMR) si occupano della movimentazione dei materiali, del prelievo e posizionamento delle merci e supportano le linee di produzione dinamiche con un approccio lean. Si è realizzato un sistema automatizzato efficiente, altamente flessibile e scalabile che permetterà il passaggio graduale della produzione annua dalle attuali 50.000 macchine a 150.000.
Ci sarà un’implementazione delle risorse umane?
Sono previste nuove assunzioni dirette di Spinel. Con il percorso di crescita, il numero complessivo degli addetti del distretto industriale di filiera supererà le 120 unità.
Quali gli obiettivi di fatturato da qui ai prossimi 5 anni?
Realizzare un investimento di tali dimensioni, che a regime porterà a triplicare la capacità produttiva aziendale, significa essere consapevoli che bisognerà intensificare gli sforzi non solo nella ricerca di soluzioni innovative e nella definizione di nuovi prodotti ma anche nella individuazione di strategie finalizzate alla loro commercializzazione.
Nel 2024, il volume d’affari aziendale si è attestato sui 10 milioni di Euro, con un incremento del 3,5% rispetto al dato dell’anno precedente. Il trend delle vendite dei primi 6 mesi del 2025 è positivo.
Nei prossimi 5 anni puntiamo al superamento dei 20 milioni di euro di fatturato: numeri ambiziosi che contiamo di raggiungere anche tramite una crescita significativa della presenza di Spinel sui mercati internazionali. Stiamo infatti mettendo in campo strumenti per portare la quota export dall’attuale 30% al 50% del fatturato.
Quanto vale nel vostro giro d’affari il Vending?
Il fatturato delle macchine OCS destinate al Vending ha rappresentato nel 2024 il 18% del totale, dato che conferma la vocazione di Spinel nella produzione e vendita di macchine professionali per il settore Ho.Re.Ca.
Come riuscite a trasmettere l’eccellenza della vostra offerta al Vending, settore che resta entry level?
Conosciamo bene le difficolta dell’approccio tradizionale all’Office Coffee Service. C’è bisogno di guardare a questo segmento in modo diverso, facendo valere la componente servizio rispetto alla fornitura del mero prodotto. In questo ultimi anni abbiamo visto il gestore preferire macchine di basso prezzo, una politica “dell’usa e getta” che ha snaturato e svilito la sua funzione.
Pinocchio e Ciao rappresentano una soluzione tecnicamente valida dal punto di vista dell’affidabilità e della qualità del caffè in tazza.
Gli operatori del Vending dovrebbero avere il coraggio di guardare oltre la propria zona di comfort e di rivolgersi al settore della ristorazione e del catering. Hanno le competenze tecniche e commerciali, la giusta flessibilità, una presenza capillare sui territori, questo garantisce la rapidità del servizio. Possono rappresentare quindi un partner ideale del torrefattore per lo sviluppo delle strategie di vendita del caffè porzionato nel settore Ho.Re.Ca. Mycube, Jessica e Jasmine sono macchine studiate appositamente per soddisfare le esigenze dei professionisti della ristorazione.
Ripensando ai 62 anni di vita di Spinel Srl, a suo fratello Giovanni, alle sue sorelle Marcella e Carla, ai vostri genitori e alle vostre famiglie, quali sono stati i suoi pensieri più ricorrenti in queste settimane cariche di accadimenti?
Dal caffè, per il caffè. È questa la storia che ci lega alle nostre origini: quelle di un operaio che diventa imprenditore visionario, che ha visto nel caffè espresso il futuro della propria vita e del proprio territorio.
Spinel nasce dall’intuizione di Vincenzo Spinelli, con la sua Lucia, un sogno di famiglia che, dagli anni ’60, si è trasformato in un’eccellenza nel mondo della progettazione e produzione di macchine da caffè espresso. In questo lungo viaggio a noi figli spetta il compito di garantire l’integrità, la solidità, la crescita e la continuità aziendale. Le imprese quando raggiungano certe dimensioni o determinate interconnessioni con il tessuto socio-economico locale escono dalla sfera privata, non sono più dell’imprenditore, ma entrano in una dimensione più grande e diventano un patrimonio della collettività che va tutelato e preservato nel tempo. Nel caso di imprese come la nostra questo percorso virtuoso si alimenta tramite l’unità della famiglia.
Per finire a chi vuole dire “grazie”?
A Papà Vincenzo e Mamma Lucia, per averci insegnato l’importanza di valori che rappresentano le linee guida del nostro agire quotidiano: l’umiltà, il lavoro, il sacrificio, il rispetto della legalità, la valorizzazione dei collaboratori, la crescita del territorio.