È arrivata la primavera con il suo tempo instabile e anche il nostro “vecchio” Vending accusa gli inevitabili malanni di stagione. Evitando di farsi travolgere dall’agitazione, per prendersi cura del malato è consigliato affidarsi ad un’attenta analisi.
Buongiorno Dottore
Buongiorno Vending, si metta comodo.
Grazie. Qui, va bene?
Certo, prego. Allora, cosa sta succedendo?
Non saprei, dottore, non mi riconosco più. Non so più chi sono. Quando ero piccolo si parlava di battute, oggi se dico battuta pensano che stia raccontando una barzelletta.
Mi permetta: esistono anche le battute di spirito, quelle che hanno un’anima.
Sì, sì, dottore. Si può scherzare, ma non cambia il risultato. Infinite diete dimagranti, snervanti sedute di attività fisica hanno lasciato solo il grasso che cala. Ma il cuore reggerà?
Non capisco più nulla: un tempo le grandi corse in scarpe da tennis, poi il fitness delle multinazionali e adesso? Il personal trainer del caffè, capisce? Produttori che si trasformano in gestori. Una volta ero il Vending, oggi non è più così, non so più chi sono.
Oggi, però, chi usa più le scarpe da tennis per correre?
Dottore con le scarpe da tennis bucate dall’uso ero la punta di diamante dell’economia, rappresentavo l’avveniristico mondo dei servizi, il terziario avanzato. Ora, sono bastati la bella faccia di George Clooney, le bocce degli erogatori d’acqua e il touch dell’automatico per stravolgere le carte in tavola. Riesce a seguirmi?
No, non la seguo, ma continui.
Dottore, una corsa dopo l’altra mi è sparito il mercato! Le scarpe sono diventate troppo strette.
Su, su. Mi sembra sull’orlo di una crisi di nervi.
Ha ragione dottore, ha colpito nel segno. Sto mostrando i nervi scoperti di un settore che ha perso la sua identità. Essere un gestore vuol dire offrire un servizio che è il risultato di un attento lavoro. La scelta di macchine, prodotti e collaboratori determina la capacità di sorprendere il cliente, oltre le sue aspettative.
Significa essere soddisfatti di un’economia che funziona nei posti di lavoro, di svago e di cura e godere delle persone che interagiscono tra loro davanti a un distributore del caffè, per una pausa, per risolvere un problema, per socializzare.
Il nostro lavoro funziona senza la nostra presenza. Eppure, ci siamo, sempre, dietro le quinte, tutti i giorni, per fare rifornimento, manutenzione, aggiustare un guasto, aggiornare le referenze.
E le sue battute?
Sostituite da indici a cui non riesci a stare dietro.
No, no. Intendevo quelle di spirito.
Beh, allora, possiamo dire che il gestore è come un bravo tennista: vince con degli ace imprendibili.
Cosa?
Con le sue battute di servizio.
Bene! Le è tornato il buonumore. Purtroppo, il nostro tempo è finito, ci vediamo la prossima settimana.
Le stagioni si alternano inevitabilmente e portano con sé cambiamenti spesso di difficile interpretazione, le dinamiche si muovono velocemente e gli scenari si modificano, i confini sfumano e i ruoli si sovrappongono. La capacità di trasformarsi permette di convertire i mutamenti in rinnovamento e di adattarsi all’evoluzione del mercato, senza rischiare l’estinzione.
Il Vending, nonostante un leggero calo di battute che coinvolgerà le gestioni quest’anno, manterrà la vivacità di un canale ben sintonizzato sulla competenza, a cui basta schiacciare un tasto per accendere i risultati.
Gustavo Prada Moroni
Responsabile Divisione Ho.Re.Ca. Espresso Service