Mario Toniutti, Amministratore Delegato di Gruppo Illiria, ci racconta il lungo ma gratificante viaggio presso le vostre filiali in Italia?
Illiria Tour è un progetto nato nel 2016 con l’obiettivo di avvicinare la direzione aziendale a tutto il Personale del Gruppo. È molto importante, infatti, far sentire la vicinanza e condividere risultati e programmi, specialmente con le filiali che scontano il fatto di trovarsi territorialmente più lontane rispetto all’headquarter di Udine e, quindi, di “respirare” meno quanto accade in azienda. Abbiamo coinvolto tutte le 13 filiali per un totale di circa 500 collaboratori.
Ci siamo focalizzati su un tema importante e mai affrontato prima: quello del racconto dei nuovi valori di Gruppo Illiria. La formula degli appuntamenti è stata leggermente diversa e quest’anno i collaboratori hanno potuto interagire attraverso un game online per scegliere il valore per loro più sentito. Da qui, nasceranno delle azioni pratiche che introdurremo per andare a soddisfare i valori che ci siamo dati e in cui crediamo fortemente.
Come hanno vissuto i vostri collaboratori questi incontri?
Sicuramente è stato vissuto come un momento di confronto stimolante con tutto il board, che i collaboratori non incontravano da tempo a causa della pausa forzata per la pandemia. Questi ultimi anni sono stati complessi per tutti e si è sentito chiaro il bisogno di riavvicinarsi. Inoltre, ci sono anche tanti nuovi assunti che ci conoscono poco. Per questo abbiamo intitolato l’Illiria Tour 2024 “Riconoscerci”, nel senso di riconoscerci nei nostri valori e nel conoscerci nuovamente. Devo dire che è stato apprezzato da tutti e non sono mancati anche i momenti di spensieratezza e svago.
Illiria è un Gruppo in crescita e sano nei conti?
I ricavi delle vendite del 2023 sono stati pari a 73,8 milioni di Euro, in crescita del 5,7% rispetto al 2022. Un buon risultato nonostante il Vending non abbia ancora recuperato del tutto i volumi pre-Covid, consolidando a livello generale un -10% rispetto al 2019. Le somministrazioni di Illiria registrano nel 2023 un incremento dello 0,8% rispetto al 2022 e si attestano a 156 milioni (+1,2 milioni in più sull’anno precedente).
Il 2023 è stato un anno che ha segnato il settore soprattutto per l’effetto inflazionistico che ha colpito alimenti e bevande (il costo del venduto ha registrato +9% rispetto al 2022) e per gli elevati tassi di interesse che hanno portato a un incremento degli oneri finanziari per Gruppo Illiria di oltre l’80% rispetto al 2023.
Il 2024 è iniziato con una sostanziale stabilità dei volumi di vendita ma con un incremento dei ricavi per effetto dell’attività di aumento prezzi iniziata nel 2023, e tutt’ora in corso, necessaria per bilanciare l’inflazione subita dalla Società. La parte finanziaria risulta essere solida con una Posizione Finanziaria Netta in chiaro miglioramento.
Nelle zone in cui siete storicamente presenti ci sono ancora spazi di sviluppo commerciale o siete alla ricerca di nuovi mercati?
Direi che ci sono molti margini operativi per la crescita soprattutto per le filiali extra Friuli Venezia-Giulia. Non è di nostro interesse ricoprire altre aree geografiche a meno che non si palesi un’opportunità irrinunciabile.
Come mai il Vending fatica così tanto a pretendere i dovuti aumenti dalla clientela?
La difficoltà nasce dalla poca percezione del vero valore aggiunto che si porta dietro il nostro servizio. Contano di più le relazioni del territorio che qualche centesimo, ma le relazioni sono complesse e si costruiscono con il tempo. Inoltre, il Vending è un mercato maturo e altamente concorrenziale e solo le aziende strutturate possono riuscire a superare ostacoli così complicati. Indubbiamente si tratta di un grande stimolo per gli imprenditori del Vending che dovranno sapersi riadattare e dovranno costruire una organizzazione perfetta.
A inizio anno avete ottenuto un finanziamento di 5 milioni di Euro da Intesa Sanpaolo. Come lo stato utilizzando?
Lo stiamo utilizzando per apparecchiature e attrezzatture a basso impatto ambientale che rientrano nei nostri progetti di Environmental, Social, Governance per l’anno 2024.
State portando avanti un progetto sugli smart fridge. Di cosa si tratta?
Fa parte della capacità imprenditoriale nel ricercare nuove forme di vendita e nuovi mercati. L’obiettivo è di industrializzare questo servizio su larga scala ma dipenderà da come reagirà il mercato e dalla nostra capacità di svilupparlo.
Con quali aziende state collaborando per questo progetto?
Con Gusto Chef di Tolmezzo, realtà che si occupa della preparazione di piatti pronti freschi come appena cucinati, preparati con ingredienti di alta qualità e sicuri fino a 90 giorni grazie al trattamento in alta pressione.
Negli ultimi mesi lei è stato impegnato nella presentazione del suo libro autobiografico “La mia vita è un’impresa”. Più faticoso scrivere o chiedere aumenti a un cliente?
In realtà non sono così faticosi come può sembrare all’apparenza… Scrivere un libro autobiografico ti permette di ricordare tante cose belle della vita vissuta e non dimenticare i fatti dolorosi e la capacità e la forza che sono servite per uscirne fuori. Concordare un aumento assieme al cliente ti permette di rafforzare la partenrship, condividendo con lui le criticità che l’economia sta ponendo sulla nostra strada: è un momento di confronto costruttivo che spesso gratifica.
Perché un imprenditore del Vending dovrebbe leggere il suo libro?
Per conoscere meglio un suo cliente (se è un fornitore) oppure un suo concorrente (se è un gestore) e capire che forse “l’impresa” si può compiere mantenendo la propria dimensione interiore e che i valori e il rispetto sono elementi essenziali per la propria dignità nella crescita professionale. Se invece l’imprenditore è un ragazzo giovane che crede nel settore del Vending, sono convinto che potrà dargli la forza e l’entusiasmo per raggiungere i meritati successi.