Il nuovo Governo si schieri con le aziende: noi faremo la nostra parte

Il nuovo Governo e la Comunità Europea dovranno necessariamente intervenire per sostenere le aziende, perché molte PMI, che rappresentano una delle risorse principali del nostro Paese, sono in grossa difficoltà e destinate, senza aiuti, a chiudere

 

Stefano Piccinini

Anche l’industria dell’acqua in Italia è stata messa in ginocchio dal forte aumento dei costi delle materie prime, e dell’energia in particolare, che minaccia i conti economici delle aziende e la marginalità dei guadagni di un settore che realizza un prodotto “povero”, a basso valore aggiunto, con il prezzo inferiore alla media europea.

Pur avendo recuperato nel corso del 2021 i volumi pre-pandemici, il comparto delle acque minerali sta affrontando alcune difficoltà, con gravi conseguenze sulla produzione, ed esiste un rischio tangibile sui posti di lavoro e sul futuro delle aziende.

Quello dell’acqua è un settore decisamente energivoro, che già da tempo guarda al mondo delle rinnovabili. Molte aziende hanno intrapreso percorsi e progetti virtuosi per limitare gli effetti della crisi energetica come, ad esempio, l’installazione di pannelli solari sui tetti e sui terreni adiacenti agli stabilimenti in modo da ridurre di un 20-30% il fabbisogno interno. Il tutto con grande fatica a causa dell’assenza di qualsiasi sostegno, a partire dai finanziamenti agevolati, indispensabili per affrontare la fondamentale transizione energetica. È necessario quindi ricorrere a mezzi propri per portare a termine investimenti importanti, che avranno un ritorno a distanza di anni. Senza contare che la sola installazione dei pannelli solari non è sufficiente a risolvere il problema del fabbisogno energetico. Parallelamente, le aziende dovranno investire in nuovi macchinari che riducano i consumi e contemporaneamente in formazione e sensibilizzazione di tutti i collaboratori per evitare gli sprechi.

L’aumento dei prezzi dell’energia ha creato, inoltre, considerevoli difficoltà nella reperibilità di alcuni prodotti, tra cui la Co2, l’anidride carbonica usata per le bottiglie di acqua frizzante e le bibite gassate, delle quali durante la stagione estiva aumenta la richiesta. Oggi la Co2 è quasi introvabile e il suo costo è quintuplicato rispetto al 2020, con la conseguenza che negli ultimi mesi è diminuita e – in certi casi – si è azzerata, la fornitura ai clienti di questi prodotti.

Oltre all’aumento sconsiderato di gas ed energia, il settore dell’acqua minerale ha dovuto affrontare anche l’incremento dei prezzi di tutti i materiali di confezionamento, che sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente. Il costo del cartone, ad esempio, a causa dell’aumento del gas, è pressoché triplicato.

Il nuovo Governo e la Comunità Europea dovranno necessariamente intervenire per sostenere le aziende, perché molte PMI, che rappresentano una delle risorse principali del nostro Paese, sono in grossa difficoltà e destinate, senza aiuti, a chiudere.

Come si rifletta tutto questo sul prodotto finale è intuibile con facilità. Le criticità che le aziende stanno combattendo portano, irrimediabilmente, a un ribaltamento dei costi sulla clientela. La volontà è quella di procedere con aumenti ponderati. Aumenti che, seppur contenuti, risultano difficili da quantificare nel tentativo di limitarne la frequenza e l’impatto – data la crescita quasi settimanale del costo delle materie prime – e che vengono accolti con ovvia resistenza da parte dagli attori di GDO e Vending, colpiti a loro volta dagli incrementi dei costi nei rispettivi settori di appartenenza.

Per i produttori di acque minerali l’aumento dei prezzi va, peraltro, a coprire solamente una minima parte dell’incremento dei costi di produzione.

Viviamo una fase in cui i margini già bassi potrebbero restringersi ulteriormente e mettere in grossa crisi alcuni attori, con la conseguente apertura di nuovi scenari in cui l’unica via percorribile sarà quella di perseguire opportunità di M&A.

 

Stefano Piccinini

Presidente Gruppo Imprese di Fabbricazione di Prodotti Confida

ARTICOLI DELLO STESSO NUMERO
Questo contenuto è riservato agli abbonati.