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IVS: sale il fatturato 2019 ma preoccupa l’effetto COVID-19

Il progetto di bilancio approvato il 24 marzo risente delle prospettive negative legate al 2020. In quest’ottica IVS non staccherà dividendi per il 2019

Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. ha approvato, lo scorso 24 marzo, il progetto di bilancio al 31 dicembre 2019.

Ma, inevitabilmente, l’analisi non può non partire dal contingente: la crisi economica di questo terribile inizio del 2020 causata dalla pandemia da Coronavirus.

“L’inizio del 2020 – spiega IVS Group in una nota ufficiale – si è mantenuto in linea con il trend precedente, sino all’emergere, prima in Italia e quindi nel resto dell’Europa, della rapida diffusione del virus Covid-19. Si sono, quindi, succeduti diversi provvedimenti governativi, volti ad affrontare l’emergenza, con conseguenti effetti su tutte le attività economiche, a partire dalle regioni del Nord Italia e in alcuni segmenti di mercato e quindi su base nazionale. Ciò ha determinato, in Italia, una significativa riduzione dei volumi delle consumazioni, dovuta al forte calo di persone presso luoghi pubblici e di lavoro. I dati su altri mercati europei non sono ancora consolidati, ma sono plausibili livelli di calo analoghi”.

I provvedimenti del governo hanno esplicitamente considerato l’attività della Distribuzione Automatica tra quelle autorizzate a mantenere la continuità di servizio. “Ma l’impattoche si ipotizza significativosui risultati aziendali del 2020 in termine di riduzione di margini, non è evidentemente quantificabile con precisione, stante l’impossibilità di prevedere durata e intensità degli effetti dell’epidemia. IVS ha peraltro immediatamente posto in essere azioni volte a preservare sia i risultati economici, sia la posizione finanziaria aziendale. Tra queste, l’adeguamento della struttura logistica (addetti rifornimento e tecnici), prevedendo anche l’attivazione di ammortizzatori sociali (CIGS); la ridefinizione di alcune categorie di costi (es. positioning fees); il ridimensionamento degli investimenti programmati”.

L’indebitamento finanziario del gruppo, essendo per la quasi totalità rappresentato da finanziamenti a lungo termine (rimborso in unica soluzione finale) e obbligazioni a lunga scadenza (settembre 2026), costituisce una situazione di relativa forza aziendale rispetto a molte aziende del settore del Vending. Il gruppo ha inoltre significativa liquidità e linee di credito inutilizzate. Ciò consente, pur nelle difficoltà contingenti, di guardare al futuro ancora in un’ottica di sviluppo”.

IVS Group ha già dimostrato, anche nei periodi caratterizzati da un contesto economico molto debole, come nel 2013-2015, la propria forza e resilienza; sa come affrontare sfide difficili, cogliere nuove opportunità e migliorare costantemente la sua posizione e la sua quota di mercato. Tra queste opportunità, anche i crescenti e importanti numeri di utenti dei sistemi di interconnessione e di pagamento digitale sul network di distributori di IVS rappresentano, per il gruppo e per molti suoi partner e stakeholder, un importante strumento competitivo e di creazione di valore.

Alla luce delle incertezze sull’impatto e durata dell’epidemia Covid-19, pur considerati i positivi risultati conseguiti nel 2019, il consiglio d’amministrazione di IVS Group ha deliberato di proporre all’assemblea di astenersi dal pagamento del dividendo.

 

FATTURATO 2019 +6,6%

Nel corso del 2019 IVS Group ha registrato complessivamente un leggero aumento delle vendite nel Vending, a perimetro costante, nonostante un lieve calo dei volumi, dovuto al rallentamento generale dell’economia, in Europa e in Italia, gradualmente emerso nel corso dell’anno.

Andamento della gestione

Il fatturato consolidato del 2019 ammonta a Euro 462,9 milioni (di cui Euro 417 milioni derivanti dall’attività caratteristica del Vending), con un incremento del 6,6% rispetto ai Euro 434,4 milioni del 2018 (di cui Euro 395,9 milioni nel Vending).

I ricavi complessivi aumentano del 7,1% in Italia e del 3,5% in Francia; calano del 5,7% in Spagna e del 2,4% in Svizzera. In aumento il fatturato della CGU Coin Service (+26,6% in totale; di cui +6,2% nel business principale della moneta metallica), a cui contribuiscono anche lo sviluppo dell’attività di monetica digitale nella controllata Venpay (+50,3%) e l’acquisizione di Moneynet S.p.A., entrata nel consolidato di IVS Group da agosto 2019.

L’andamento complessivo delle vendite nel Vending, a parità di perimetro e di giorni lavorativi, è stato pressochè stabile, con un +0,7% in Italia, -1% in Francia, -5,4% in Spagna e -2,8% in Svizzera. Il calo della Spagna è stato particolarmente influenzato da riduzioni dei volumi presso alcuni grandi clienti nel settore automotive. In Svizzera, il calo del fatturato (per quanto limitato in valore assoluto) dipende invece da una rotazione del portafoglio clienti che ha comportato un aumento della redditività.

Il numero di erogazioni totali nel 2019 è stato pari a 867,3 milioni, da 834,3 milioni del 2018 (+4%). IVS mostra costantemente un tasso di acquisizione complessivo di nuovi clienti superiore al churn rate. Il prezzo medio delle erogazioni è salito a Euro 48,08 centesimi da Euro 47,45 centesimi dell’analogo periodo 2018 (+1,3%).

Nel core business del Vending nel 2019 sono state perfezionate 11 acquisizioni, in Italia e in Francia, per un Enterprise Value complessivo di circa Euro 29,7 milioni, con un contributo pro rata temporis al fatturato di circa Euro 18,7 milioni.

L’ EBITDA reported (con IFRS16) sale a Euro 104,8 milioni da Euro 91,1 milioni del 2018 (senza IFRS16).

L’EBITDA Adjusted consolidato è pari a euro 105,5 milioni (con IFRS16), ovvero Euro 94,3 milioni senza IFRS 16, da Euro 93,4 milioni (senza IFRS16) del 2018 (+1,0%), con un’incidenza sul fatturato del 20,4%.

Utile netto reported di Gruppo pari a Euro 19,7 milioni (con IFRS16), prima degli utili di terzi per Euro 1,2 milioni. Il risultato netto è influenzato da costi e proventi considerati eccezionali per loro natura, di cui Euro 2,2 milioni riconducibili alle acquisizioni effettuate. La parte di costi straordinari più significativa, per complessivi Euro 6,4 milioni, è peraltro connessa al rifinanziamento – avvenuto tra settembre e novembre 2019 – del prestito obbligazionario a scadenza novembre 2022 con una nuova obbligazione con scadenza a settembre 2026. Inoltre, per quanto non inclusi nei costi straordinari, vanno inoltre considerati i maggiori interessi (circa Euro 1,1 milioni) pagati nel periodo intercorrente tra la data di emissione interessi del nuovo prestito obbligazionario da 300 milioni al 3% e la data del rimborso anticipato del bond preesistente da 240 milioni al 4,5%. Tali costi una tantum per il rifinanziamento genereranno un significativo risparmio sui tassi di interesse fino al 2026.

L’Utile Netto Adjusted (degli utili di terzi), al netto delle voci straordinarie, è pari a Euro 26,3 milioni con IFRS16 e a Euro 27,3 milioni senza IFRS16 (+4,1%).

La Posizione finanziaria netta è negativa per Euro 386 milioni (con IFRS16), ovvero Euro 326,5 (senza IFRS16) da confrontarsi con il dato a settembre 2019 pari a Euro 385,6 milioni con IFRS 16 (e al 1° gennaio 2019, sempre con IFRS16, di Euro 348,5 milioni).

Nel corso dell’anno sono stati effettuati pagamenti per investimenti netti pari a Euro 72,6 milioni, di cui circa Euro 51,6 milioni per investimenti tecnici netti – inclusi quelli relativi alle aziende acquisite e i pagamenti per investimenti fatti in periodi precedenti – ed Euro 21 milioni per pagamenti su acquisizioni. Alle uscite di natura industriale si aggiungono pagamenti per Euro 11,1 milioni per dividendi (terzo trimestre), Euro 7,8 milioni connessi al rifinanziamento dei prestiti obbligazionari (quarto trimestre) e Euro 3,2 milioni per pagamenti sanzione antitrust del 2016 (nel primo trimestre, fino a marzo 2019).

Il Gruppo IVS a fine 2019 ha Euro 22 milioni di crediti IVA (Euro 13,6 milioni a fine 2018) non inclusi nel calcolo della posizione finanziaria netta e potenzialmente incassabili anche tramite cessioni pro-soluto.

 

ALTRE OPERAZIONI DOPO IL 31 DICEMBRE 2019

Il 1° gennaio 2020 è stata formalizzata la fusione di S.D.A. 2000 S.r.l. in SDA-DDS S.p.A.

Il 30 gennaio 2020, Coffee System Società Cooperativa, società italiana attiva nella regione Lazio, ha conferito il suo business in IVS Italia. Il valore provvisorio dell’operazione è pari a Euro 0,7 milioni.

Il 6 marzo 2020 IVS Italia S.p.A. ha perfezionato l’acquisto del business di Idea Vending S.r.l., per un valore di circa Euro 0,1 milioni.

Il 12 marzo 2020 IVS Italia S.p.A. ha inviato alla AGCM (Antitrust) formale richiesta di rimborso, per un importo pari a circa Euro 8 milioni (più interessi legali), della parte della sanzione eccedente e già interamente pagata.

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