La Comunicazione e l’informazione dei lavoratori rivestono un ruolo fondamentale nell’ambito della prevenzione sul lavoro, per la sensibilizzazione dei lavoratori sui rischi e sulle misure di sicurezza. Tra i soggetti che devono essere maggiormente coinvolti nella prevenzione figurano certamente, i lavoratori neoassunti, somministrati e stranieri che rappresentano categorie particolarmente vulnerabili e per i quali risulta cruciale l’adozione di tecniche e strumenti di comunicazione efficaci e mirati. In questa nota esamineremo le principali tecniche di comunicazione e gli strumenti utilizzabili per garantire una corretta informazione e prevenzione.
La comunicazione efficace sul luogo di lavoro è un pilastro della prevenzione in quanto permette, non solo di informare i lavoratori sui pericoli presenti, ma anche di promuovere comportamenti sicuri e responsabili. La comunicazione deve essere chiara, comprensibile e accessibile a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro esperienza, livello di istruzione o conoscenza della lingua. Gli obiettivi principali della comunicazione preventiva sono:
Per garantire che la comunicazione sia recepita e compresa da tutti i lavoratori, è importante adottare diverse tecniche di comunicazione che tengano conto delle differenze culturali, linguistiche e di esperienza tra i soggetti coinvolti.
La comunicazione verbale – come riu-nioni, briefing o incontri individuali – è il metodo più diretto per trasferire informazioni. Tuttavia, non bisogna sottovalutare l’importanza della comunicazione non verbale (alternativa ma complementare), che può rafforzare il messaggio tramite gestualità e mimica facciale, segnaletica visiva sul luogo di lavoro (es. cartelli di sicurezza), simboli universali per il pericolo. Un linguaggio semplice, privo di tecnicismi, è essenziale, soprattutto quando si ha a che fare con lavoratori con limitate competenze linguistiche. È necessario l’impiego di frasi brevi, chiare e facilmente comprensibili che riducano il rischio di incomprensioni.
Nella nostra personale esperienza di formazione, abbiamo spesso verificato l’importanza di incoraggiare il feedback e la pratica dell’ascolto che permette di identificare eventuali malintesi e di adattare il “metodo” comunicativo alle esigenze dei lavoratori. Più il grado di coinvolgimento risulta elevato chiedendo, con adeguate pause, se necessitano di ulteriori chiarimenti, più il risultato è assicurato. Assolutamente da evitare sono le mancate risposte ai dubbi sollevati o la scarsa chiarezza nelle risposte fornite.
Le tecniche di formazione pratica, come simulazioni, giochi di ruolo o esercitazioni sul campo, permettono ai lavoratori di apprendere attraverso l’esperienza diretta. Questo approccio è particolarmente utile per i neoassunti e i lavoratori somministrati, che potrebbero non avere familiarità con i rischi specifici del luogo di lavoro.
Oltre alle tecniche, è fondamentale scegliere gli strumenti giusti per veicolare i messaggi preventivi. L’uso di una combinazione di mezzi di comunicazione può aumentare l’efficacia della trasmissione delle informazioni. I manuali, le brochure informative e i volantini sono strumenti tradizionali, ma ancora efficaci, per fornire istruzioni dettagliate sui rischi e le procedure di sicurezza. Il materiale deve essere tradotto in più lingue, se necessario, e distri-
buito anche in formato digitale per raggiungere una platea più ampia. I video di formazione possono essere estremamente utili per illustrare in modo chiaro e visivo i comportamenti corretti e le procedure da seguire (oltre a rappresentare un momento di confronto tra le diverse esperienze personali). Le presentazioni multimediali, che combinano immagini, suoni e testi, sono particolarmente indicate per i lavoratori stranieri o con bassa alfabetizzazione. Le applicazioni per smartphone e le piattaforme online consentono una formazione personalizzata e accessibile in qualsiasi momento, mentre le app possono includere check-list e quiz interattivi ripetibili nel tempo e finalizzati alla realizzazione di un processo formativo continuo.
La segnaletica visiva è uno degli strumenti più immediati per comunicare i rischi presenti in un ambiente di lavoro. I cartelli devono essere chiari, semplici e rispettare gli standard internazionali, con simboli facilmente riconoscibili anche da chi non parla la lingua locale. Dimensioni e loro collocazione all’interno dei luoghi di lavoro devono tenere conto degli spazi disponibili e della loro complessità.
Alcune categorie di lavoratori risultano maggiormente esposti e vulnerabili ai potenziali eventi infortunistici e pertanto necessito di maggiori attenzioni e tutele in quanto spesso non conoscono a fondo le normative o le pratiche di sicurezza adottate dall’azienda o possono avere barriere linguistiche o culturali che ne ostacolano la comprensione.
Per i neoassunti, è cruciale offrire una formazione iniziale completa e accessibile, che includa l’introduzione ai rischi specifici del settore, le istruzioni su come usare correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI), un tutor che li affianchi nei primi giorni di lavoro.
Ricordiamo che per i lavoratori somministrati, spesso impiegati per periodi brevi, deve essere prevista una formazione rapida ma esaustiva, che includa sia le normative di base che le specificità del luogo di lavoro, in quanto le aziende devono assicurare che anche per brevi contratti sia garantita la sicurezza.
Una comunicazione efficace e una sensibilizzazione mirata rappresentano strumenti essenziali per garantire la sicurezza sul lavoro. Attraverso tecniche di comunicazione semplici, chiare e accessibili, l’uso di strumenti adeguati e con i giusti approcci, le aziende possono ridurre significativamente i rischi per la salute e la sicurezza dei propri lavoratori realizzando così un ambiente di lavoro inclusivo per tutti.