Abbiamo corso per anni come piloti di Formula 1 e oggi, dopo i recenti pit-stop dovuti alla pandemia, agli aumenti delle materie prime e dell’energia e alle difficoltà degli approvvigionamenti, riprendono le gare nei “rally dell’economia” in partenza questo autunno. Siamo pronti per scendere dalle rombanti monoposto per salire alla guida di potenti auto da corsa dalla forte accelerazione, affiancati da copiloti dalle grandi promesse.
I nostri equipaggi aziendali non potranno più fare a meno di un navigatore capace, in grado di completare la visione del percorso da seguire e anticipare difficoltà o insidie, soprattutto quando la visibilità si farà scarsa.
Coloro che sapranno dialogare efficacemente con il proprio copilota godranno di un importante vantaggio competitivo rispetto agli altri team.
Chi affiancherà il driver nella sua impresa? Chi supporterà, passo a passo, le scelte strategiche del guidatore? Chi sarà il copilota? L’Intelligenza Artificiale che accompagnerà le società di gestione verso il traguardo della transizione tech. Grazie a distributori sempre più smart avremo a disposizione un patrimonio di dati che l’AI potrà trasformare in informazioni, ottimizzando azioni e formulando interventi di manutenzione predittiva.
Il Vending è quotidianamente a contatto con un numero considerevole di persone e in un futuro molto prossimo abitudini, gusti e tendenze dei clienti saranno comunicati in tempo reale, fornendo “carburante” alla nostra corsa. L’AI permetterà di semplificare, velocizzare e rendere più mirate le risposte alle nostre domande. Ma qui sta il punto: siamo pronti ad interrogare il nostro copilota? Affidarci all’Intelligenza Artificiale per intraprendere una curva o un sorpasso significa avere a che fare con un mondo sconosciuto ai più, ricco di interessanti prospettive, ma difficilmente concepibile nella sua concretezza. Molti di noi si sentono spaesati di fronte a sviluppi promettenti che fatichiamo a pensare integrati nella routine lavorativa, tanto più se rivolgiamo lo sguardo allo sforzo economico e di investimenti che tale transizione richiede.
Fortunatamente il Vending è avvezzo a immaginare il futuro e già agli albori, negli anni ’50, non si è intimidito di fronte ai primi distributori arrivati a Milano direttamente dall’America. Si è, invece, fatto sedurre dalla possibilità di portare il caffè espresso in ogni luogo e, motivato da questa visione, si è speso per rendere reale un sogno.
È per questo che ritengo il Vending uno dei settori economici potenzialmente più ricettivi per un massiccio utilizzo dell’AI, perché la Distribuzione Automatica si è sempre interfacciata con la macchina, ne ha sempre sostenuto l’evoluzione e incentivato il progresso. Dai sistemi meccanici siamo passati a quelli elettronici, dalla monetina alla chiavetta e alle attuali app, dal tasto al touch.
La sfida che ci si presenta oggi richiede un passo ancora più coraggioso, quello di cambiare non solo il modo di lavorare e di fornire un servizio, ma anche la cultura aziendale. Per raggiungere il traguardo e salire sul podio sarà necessario incrementare le competenze, favorire la collaborazione e il coinvolgimento delle persone.
Grazie all’Intelligenza Artificiale per la Distribuzione Automatica si apre un nuovo, interessante e sfidante futuro.
Gustavo Prada Moroni
Responsabile Divisione Ho.Re.Ca. Espresso Service