Il futuro del Vending è senza moneta? Sì ma non subito…

La diffusione dei pagamenti con smartphone e app nella Distribuzione Automatica sarà subordinato alla capacità e alla volontà dei gestori di avvalersi di nuove professionalità in grado di sfruttarne tutte le innegabili potenzialità

L’evoluzione dei pagamenti elettronici è un dato di fatto, ma la continua progressione porterà a un mondo senza contanti? Esistono diversi pareri in tal senso, possiamo in ogni caso affermare che la tendenza è una constatazione reale (con dinamiche che possono variare da Paese a Paese) ma non è ancora chiaro in che tempi avverrà il cambiamento.

Il Vending è in grado di recepire questo cambiamento o è soggetto ad una latenza fisiologica?

Da qualche tempo i distributori automatici si sono arricchiti di soluzioni tecnologiche già presenti in altri settori ma relativamente nuove nel settore dell’automatico:

• Connettività,

• Schermi touch interattivi,

• APP di pagamento.

Si parla di Vending 4.0 tanto che il distributore automatico è stato assimilato a un magazzino automatico remoto ai fini del beneficio fiscale collegato all’iperammortamento.

In che modo tutto questo renderà possibile un graduale passaggio a un’esperienza senza contanti?

La disponibilità di tecnologie non implica necessariamente la loro frui­bilità automatica e la capacità di sfruttarle appieno

L’argomento va affrontato partendo dal contesto in cui si colloca il Vending italiano ed europeo. La Distribuzione Automatica non potrà che essere influenzata dal modo in cui la popolazione modificherà le proprie abitudini nel rapporto col denaro contante.

Per fare questo prendiamo spunto da uno studio commissionato dalla Banca Centrale Europea (ECB) i cui risultati sono stati pubblicati alla fine del 2017: “The use of cash by households in the Euro area”. Si tratta di un’indagine a campione sul numero e valore delle transazioni in contanti e con mezzi elettronici nei 19 Paesi dell’area Euro. L’indagine è stata realizzata escludendo le transazioni online e la popolazione sotto i 18 anni (con l’eccezione dell’Olanda). In buona sostanza sono stati valutati nel campione tutti i pagamenti dove esiste la possibilità reale di scegliere tra l’utilizzo del contante e mezzi elettronici di vario tipo.

L’USO DEL CONTANTE IN EUROPA

L’Europa sta mostrando realmente una tendenza al progressivo abbandono del contante nei confronti dei pagamenti elettronici? Dallo studio risulta che, in numero, il 79% delle transazioni in Europa (EU) è fatto ancora con i contanti. Il dato non lascia spazio a interpretazioni e mostra chiaramente una discreta resistenza al cambiamento che sicuramente avverrà ma con tempi più lunghi di quanto si potesse immaginare.

QUOTA TRANSAZIONI “CASH” PER NAZIONE

Se analizziamo i dati dello studio per Paese otteniamo alcune informazioni interessanti:

L’Italia ha la media transazioni pro-capite giornaliera più alta d’Europa (in numero facciamo più pagamenti giornalieri rispetto agli altri Paesi).

L’Italia ha però la componente cashless dei pagamenti tra le più basse di Europa.

Possiamo vedere che i Paesi dell’area mediterranea sono accumunati dall’elevato utilizzo del contante (generalmente sopra l’85%). Anche alcuni Paesi con cultura e tradizioni lontane da quelli sopra citati hanno dato, a oggi, segnali stranamente non indirizzati a un cambio di rotta. Ad esempio, l’Austria, la Germania e l’Irlanda.

Decisamente con dinamiche più orientate al cambiamento i Paesi del Nord e dell’Europa Centrale (Francia e Paesi Bassi).

Se analizziamo i dati per tipologia di acquisto o meglio per fascia di valore notiamo, con maggiore evidenza, quanto sbilanciata sia la fascia di transazioni sotto i 5 Euro con quota contante che raggiunge il 93%

Il Vending si colloca in questa prima fascia, quindi deve fare i conti con uno “strapotere” del contante verso tutti gli altri metodi di pagamento elettronici.

IL CONTACTLESS COME  FACILITATORE DI PROCESSO

La Banca Centrale e gli autori dello studio a un certo punto si pongono la domanda: “Esistono sul mercato dei metodi di pagamento che produrranno un’accelerazione nel processo di abbandono del contante?”.

Lo studio identifica nel contactless (associato alle carte di pagamento o a telefoni smartphone) la tecnologia che determinerà un cambio di rotta abbastanza rapido. In molti Paesi dove l’utilizzo dei pagamenti elettronici è più alto è stato possibile notare questo fenomeno (ad esempio nei Pae­si Bassi e in Francia). L’utilizzo dei sistemi contactless per le micro-transazioni è ormai una realtà affermata (edicole, bar, negozi di quartiere).

Bisogna tenere in considerazione che lo studio si basa su dati del 2016 e parte del 2017. Sappiamo che la diffusione dei sistemi contactless (tanto i POS compatibili quanto le nuove carte di pagamento) è ormai a regime e con tassi di crescita molto alti.

I SISTEMI DI PAGAMENTO NEL VENDING IN ITALIA

Rappresentato il quadro europeo sui pagamenti in generale è utile, a questo punto, cercare di capire come si colloca l’Italia nel Vending.

Anche in questo caso utilizziamo i risultati di uno studio, condotto per Confida da Accenture. Si tratta sempre di valori statistici con quota ponderata pari al 35% del parco installato.

I risultati sono rappresentati nella figura qui sotto e mostrano un 95% di transazioni con base contante. Occorre fare una precisazione d’obbligo: i sistemi cashless italiani (cosiddetti privativi) basati sulle note “chiavette” sono alimentati sempre da denaro contante (monete e banconote). Quindi la diffusione del cashless sull’84% del parco non deve trarre in inganno.

La Distribuzione Automatica segue specularmente lo studio della Banca Centrale con un 95% di sistemi dipendenti dal contante. Quindi il Vending italiano a oggi non si distacca dalla media europea per quota utilizzo del contante.

L’Italia ha introdotto le carte di pagamento nel Vending da oltre 10 anni e l’evoluzione in numero di installazioni e utilizzo da parte degli utenti non è stato confortante. Solo il 3% del parco macchine (valore che ci sentiamo di considerare anche sovrastimato) consente l’utilizzo di carte di pagamento e la quota di vendite sul totale è intorno alla stessa cifra (a parte qualche rara eccezione). In altre parole, nelle macchine dove è installato un POS le vendite con carte di pagamento sono appena il 3% del totale.

L’APP COME FACILITATORE DI PROCESSO

Se l’ECB (e non solo) vede nel contactless (quindi micro-transazioni) l’elemento che potrebbe portare a una diminuzione dell’uso del contante, quale potrebbe essere il facilitatore più accreditato per il Vending?

Tra tutte le tecnologie oggi disponibili per il distributore automatico quella più orientata all’utilizzatore finale è sicuramente l’APP per smartphone.

L’APP contiene una parte dei vantaggi della chiavetta tradizionale e introduce nuove importanti potenzialità legate al pagamento attraverso sistemi elettronici (carte di pagamento, borsellini elettronici di varia natura) e alla possibilità di profilare e interagire con l’utente: situazione del tutto nuova per il nostro settore.

SMARTPHONE=UTENTE

Lo smartphone è l’elemento ideale per abbattere la barriera di anonimato che ancora esiste tra gestore ed utente finale.

I metodi di pagamento tradizionali (incluso l’uso delle carte) sono anonimi mentre l’utilizzo dello smartphone porterebbe automaticamente a dare un’identità all’utilizzatore.

QUALE SARÀ L’EVOLUZIONE NEL VENDING?

Mentre la tecnologia contactless avrà uno sviluppo naturale e quasi non percepibile dagli utilizzatori e dagli esercenti (il cambio del POS è l’unico sforzo richiesto), il Vending ha latenze più lunghe per via delle difficoltà di aggiornamento dei sistemi in campo e dei tempi necessari per il rinnovo del parco. Lo smartphone consentirebbe di effettuare un “salto” tecnologico dal contante a sistemi che non richiedono necessariamente un POS di tipo tradizionale (tipicamente oneroso per costi e manutenzione).

Lo smartphone e le APP collegate rimangono uno strumento operativo molto più complesso di un semplice sistema di pagamento. Il loro sviluppo nel Vending sarà subordinato alla capacità e alla volontà dei gestori di avvalersi di nuove professionalità in grado di sfruttarne tutte le potenzialità.

La profilazione dei clienti, ad esempio, che consente in ultima analisi di offrire soluzioni “personalizzate” all’utente finale è un processo piuttosto complesso: analisi di grandi mole di dati, segmentazione dei cluster clienti, definizione e identificazione degli obiettivi e dei mezzi di interazione (semplici comunicazioni, promozioni ecc.)

Per concludere un Vending “senza contanti” dovrà per forza di cose fare i conti con le macro-tendenze europee, quelle domestiche italiane e con la capacità del settore di investire in infrastrutture e servizi che possano preparare il terreno per un nuovo modo di interagire con gli utenti finali.

 

Mario Majo

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