Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. si è riunito il 30 marzo 2023 per esaminare ed approvare il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022 (separato e consolidato).
IVS Group S.A. è il leader italiano e secondo operatore in Europa nel Vending. L’attività core si svolge principalmente in Italia (85% circa del fatturato), in Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Spagna e Svizzera, con circa 289.500 distributori automatici e semiautomatici; il Gruppo ha una rete di 132 filiali e circa 3.950 di collaboratori. IVS Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con oltre 825 milioni di erogazioni nel 2022.
Il fatturato consolidato del 2022 ammonta a Euro 542,1 milioni, in aumento del 52,3% rispetto a Euro 355,9 milioni del 2021. A seguito della Business Combination con Liomatic, GeSA e Vendomat, i cui effetti sono iniziati il 1° luglio 2022 e che incidono a partire dal secondo semestre, le attività del Gruppo sono state riorganizzate in differenti settori operativi, che al 31 dicembre 2022 hanno generato i ricavi sotto indicati:
Nel Vending, il numero totale di erogazioni del Gruppo al 31 dicembre 2022 è stato pari a 827,2 milioni, da 652,5 milioni del 2021 (+26,8%). A titolo indicativo, in quanto lo spostamento di attività tra le varie filiali del Gruppo è già stato avviato, l’apporto nel semestre da Liomatic e GeSA è stato di circa 130,8 milioni di consumazioni, mentre la crescita di volumi attribuibile a IVS Group è stata pari al 6,3% circa.
Le 16 acquisizioni – inclusa la Business Combination con Liomatic, GeSA e Vendomat – hanno contribuito pro-rata alle vendite del 2022 per circa Euro 148,7 milioni.
Il prezzo medio delle erogazioni (al netto dell’IVA) è stato pari a Euro 50,46 centesimi, da Euro 48,04 centesimi di IVS Group (ante Business Combination) nell’analogo periodo 2021 (+5,0%). L’effettivo aumento dei prezzi in percentuale è in realtà stato superiore, ma il nuovo dato è mediato dai prezzi di Liomatic e GeSA, che, nel mercato italiano, risultano nel primo caso sostanzialmente allineati a quelli di IVS e nel secondo mediamente inferiori del 9,4%.
L’aumento del prezzo medio riflette sia le politiche di adeguamento in corso, sia il diverso mix di canali di vendita, che ha visto la graduale ripresa dei volumi nei segmenti di mercato pubblico e travel. Si prevede che il continuo processo di aumento dei prezzi di vendita genererà un effetto complessivo positivo più elevato di quello dell’inflazione sui costi.
L’EBITDA reported consolidato è pari a Euro 91 milioni, +30,3% rispetto a Euro 69,9 milioni a dicembre 2021. L’EBITDA Adjusted consolidato è invece in crescita del 26,6%, pari a Euro 92,1 milioni, da Euro 72,7 milioni.
L’incidenza totale dell’EBITDA Adjusted sul fatturato risulta pari al 17% circa. Sulla crescita dell’EBITDA ha inciso la forte crescita dei costi per carburante ed energia che, per la sola IVS, al netto della contribuzione delle neo partecipate, registra un incremento a parità di volumi per complessivi Euro 4,1 milioni rispetto al 2021. L’EBIT Adjusted consolidato sale a Euro 23 milioni al 31 dicembre 2022 (+75,1% da Euro 13,1 milioni a dicembre 2021), per l’aumento dell’EBITDA, nonostante la crescita anche degli ammortamenti (Euro 69,1 milioni da 59,6 milioni).
L’utile netto consolidato 2022 è pari a Euro 7,6 milioni, rispetto a Euro 5,9 milioni del 2021. In particolare, il risultato prima delle imposte è positivo per Euro 6,8 milioni contro la perdita del 2021 di Euro 4,1 milioni.
La Posizione Finanziaria Netta (“PFN”) è negativa per Euro 415,1 milioni, da confrontare con Euro 322,2 milioni al 30 giugno 2022, cioè appena prima del perfezionamento della Business Combination e degli effetti dell’aumento di capitale completato a giugno 2022. Nel corso del 2022 sono stati effettuati altri pagamenti per acquisizioni, inclusa la Business Combination, per Euro 37,1 milioni, oltre all’assunzione di debiti finanziari netti delle società acquisite alla data del closing per circa Euro 62,9 milioni; sono inoltre stati effettuati pagamenti per investimenti tecnici netti pari a circa complessivi Euro 40,1 milioni e circa Euro 10 milioni per dividendi.
L’attuale contesto di alti livelli di inflazione influisce sulle attività di IVS Group, ma con minore intensità rispetto agli impatti passati della pandemia. I volumi restano complessivamente su una graduale tendenza di ripresa, sebbene lenta ed ancora influenzata dall’incertezza legata alle effettive presenze e ore lavorate nei luoghi dove sono installati i distributori automatici. Le difficoltà registrate durante il 2022 da alcuni settori industriali “energivori” e la conseguente minore presenza di lavoratori in tali industrie sono gradualmente rientrate verso fine anno e i volumi delle erogazioni nei primi due mesi del 2023 risultano in buona crescita rispetto all’inizio del 2022. Gli attuali andamenti nel Vending fanno ipotizzare, per l’intero 2023, un numero complessivo di erogazioni del gruppo prossimo al miliardo.
Commenta Paolo Covre, presidente di IVS Group. “Il 2022 è stato un anno straordinario, sia per i complicati scenari politici ed economici, sia per le operazioni realizzate da IVS. Il Gruppo è oggi – e lo sarà per un biennio – concentrato e fortemente impegnato nell’integrazione con Liomatic e GeSA, che sta già generando una prima parte dei benefici economici attesi dalla Business Combination. Siamo certi che questa importante operazione farà emergere anche nuove opportunità, non solo in Italia, tali da rafforzare il nostro posizionamento sul mercato”.