Giovedì 13 novembre si è parlato di innovazione e Vending all’interno della 25a edizione di Forum Retail, l’evento che anche quest’anno ha riunito leader, innovatori e analisti per tracciare le direttrici del cambiamento nel retail italiano.
La manifestazione ha registrato numeri significativi: oltre 3.500 presenze nelle due giornate, più di 300
speaker coinvolti nei percorsi tematici e 227 tra sponsor e partner. Una partecipazione che conferma Forum Retail come il più grande hub di networking e innovazione per la business community del retail italiano.
Vending Magazine, media partner di Forum Retail, ha organizzato il convegno, moderato dal Direttore Responsabile della nostra testata, Enrico Capello, sul tema “Transizione digitale e strategie di category: come il Vending rivoluzionerà il retail”, coinvolgendo una cinquantina di manager/imprenditori.
Autorevoli i relatori intervenuti: Franco Bompani, Presidente di Eidos Consulting; Mario Majo, Head of Innovation&Sustainability di Sogedai Sp.a, coordinatore delle commissioni Innovazione, Sostenibilità e Fiscale di Confida; Rosario Vizzini, Market Director Italy Mars Wrigley; Gabriele Angeli, Direttore Marketing Conserve Italia.
Abbiamo illustrato, a un pubblico competente e attento, come il Vending sia, a tutti gli effetti, un retail innovativo. Lo abbiamo fatto attraverso i dati più recenti di mercato e alcuni focus su digitalizzazione dei pagamenti ed engagement sul settore dei grandi brand del food.
Il dottor Franco Bompani ha presentato l’andamento del mercato della Distribuzione Automatica in Italia attraverso l’Osservatorio Permanente del Vending, l’iniziativa editoriale portata avanti dal 2023, su base trimestrale, da Vending Magazine ed Eidos Consulting. Il quadro emerso si muove tra “tra pessimismo della ragione e ottimismo della volontà”. Nei primi 9 mesi del 2025 le aziende che fanno parte del campione – una ventina di gestioni che esprimono, complessivamente, oltre 419 milioni di Euro di fatturato su base annua – hanno avuto una diminuzione di ricavi dello 0,67%, che diventa -0,94 se consideriamo il peso delle acquisizioni. I costi sono aumentati dello 0,06%, per cui abbiamo una diminuzione media della redditività.
Le erogazioni sono in diminuzione, -3%. Anche l’occupazione ha dato qualche segnale di difficoltà, dopo anni di crescita.
Si prevede un 2026 in sofferenza: il 58% dei partecipanti ha valutato il mercato del Vending in diminuzione. Tuttavia solo il 16% è pessimista circa il futuro del Vending e il 79% è ottimista per il futuro della propria azienda. Le principali sfide per il futuro riguardano l’innovazione tecnologica e la capacità di reagire alla situazione economica attuale.
L’ingegner Mario Majo, nel suo intervento intitolato “Evoluzione digitale nel Vending”, ha spiegato come “l’evoluzione digitale stia trasformando profondamente il settore del Vending, ridisegnando l’esperienza utente e il ruolo dei gestori. Lo studio di settore Confida 2024 mostra una crescita costante dei pagamenti elettronici e un interesse in aumento verso interfacce più intuitive e integrate. Le modalità di pagamento digitali – in particolare app verticali – stanno diventando parte fondamentale dell’ecosistema vending (+30% rispetto al 2023), grazie a funzionalità che uniscono transazione, fidelizzazione e comunicazione diretta con l’utente.
Parallelamente, l’introduzione di touchscreen moderni abilita nuove forme di interazione, ampliando il valore dei distributori automatici: non solo punti vendita, ma veri touchpoint digitali capaci di veicolare contenuti, raccogliere insight e offrire servizi personalizzati. Questa convergenza tra pagamento, user experience e comunicazione apre prospettive evolutive che il settore considera interessanti per i prossimi anni.
Il Vending si avvia così verso un modello più connesso, data-driven e orientato al consumatore finale, nel quale la digitalizzazione diventa fattore chiave di efficienza operativa e competitività”.
Il dottor Rosario Vizzini ha condiviso con il pubblico “la prospettiva di Mars su un canale che, più che mai, sta evolvendo. Da sempre crediamo che il Vending e le soluzioni automatizzate rappresentino non solo un punto di vendita, ma una vera esperienza di consumo, un momento in cui impulso, accessibilità e digitalizzazione si incontrano. Più che mai diventa necessario, in collaborazione con il retail, attivare alcune leve fondamentali per lo sviluppo del settore, tra cui quella di un category management più evoluto, con assortimenti calibrati sulle varie situazioni di acquisto, e attivazioni digitali per l’utente.
In questo contesto di Vending 4.0, dove connessione e sistemi di pagamenti digitali devono essere la norma, in Mars abbiamo lanciato le nostre IVM (Intelligent Vending Machine) che vengono offerte in comodato d’uso ai clienti, consentendo un’esperienza smart, digitale e personalizzata.
In sintesi, la sfida del canale è la connessione tra tecnologia e persone. Come Mars lavoriamo per continuare a costruire un ecosistema dove ogni snack, ogni bevanda, ogni esperienza davanti ad una vending machine diventi un momento di valore per il consumatore, per il retailer e per il brand”. Deve far riflettere un dato emerso dall’intervento del dottor Vizzini: l’Italia è il mercato europeo del Vending più grande in termini di parco macchine totale, con una penetrazione molto elevata, ma è “soltanto” il quarto Paese in termini di ricavi e consumi totali. Lo spazio per crescere è enorme.
Il dottor Gabriele Angeli si è concentrato sul ruolo da leader nel Vending di “Conserve Italia, una delle principali cooperative agroalimentari europee con i suoi 14.000 soci agricoltori, che ha come mission la valorizzazione delle materie prime italiane che provengono dai soci, trasformandole in prodotti di qualità che arrivano nelle tavole dei consumatori di tutto il mondo con i marchi Yoga, Valfrutta, Cirio, Derby Blue e Jolly Colombani.
La leadership dell’azienda nel Vending – comparto da sempre considerato di primaria importanza per il gruppo – nello specifico mercato delle bevande base frutta, nasce da una gamma ampia e diversificata che va dai nettari tradizionali, ai succhi 100% fino alle spremute e alle bevande senza zuccheri aggiunti. Anche i formati sono numerosi, sia per packaging che per capacità, e vanno dai contenitori in tetrapak al pet con percentuali importanti di pet riciclato, che, in aggiunta alla riduzione del peso delle preforme, segue un percorso di attenzione all’ambiente che contraddistingue l’azienda sin dagli anni ’90 con la pubblicazione del suo primo bilancio di sostenibilità.
La messa in campo, inoltre, dei propri marchi leader come Yoga, Derby Blue e Valfrutta è un’ulteriore garanzia per il cliente e il consumatore dei massimi standard qualitativi e di controllo che avvengono in tutte le fasi della filiera: dalla scelta delle sementi in campagna fino al prodotto finito disponibile per la vendita.
Conserve Italia è attiva anche nel segmento del tè freddo con il proprio brand Yoga Yotea, che presenta una gamma completa di prodotti e formati rinnovati, con una grafica di grande impatto”.