Il Retail è l’anello che unisce la produzione di beni di consumo, alimentari e non, all’acquirente; è la vetrina per far conoscere, promuovere e vendere i prodotti a tutti i potenziali consumatori.
Il Retail acquista all’ingrosso e vende al dettaglio tramite negozi, supermercati, e-commerce; il Vending attraverso i distributori automatici.
Il Vending si è sempre caratterizzato e distinto per il servizio, il Retail per la ricerca e la proposta di prodotti attraenti per gli acquirenti.
Il Retail deve attirare in negozio i clienti, il Vending deve raggiungere i consumatori nei loro luoghi di lavoro.
Il Retail cresce per aggregazione di clienti, il Vending per aggregazione di aziende.
Oggi, a seguito dei cambiamenti strutturali del tessuto sociale italiano, che hanno influenzato profondamente il panorama economico, la vendita si è tramutata in “un’avventura” piena di peripezie, con tanti antagonisti che si frappongono al suo esito positivo.
Così quel mercato del Vending in cui affluivano in passato, come in un grande oceano, fiumi di prodotti che sembravano poter alimentare una quantità infinita di consumatori, nel panorama odierno viene influenzato da diverse correnti che ne hanno condizionato il clima originario. Il mercato OCS, per decenni esclusiva del Vending a partire dai tempi della 1X, oggi scorre parallelo al Retail: vendita e servizio si muovono verso lo stesso cliente su due traiettorie separate.
Insomma, il mondo è mutato, il potere di spesa si concentra e le nostre azioni faticano a trovare risposte soddisfacenti, trasformando la vendita in una scommessa dall’esito incerto.
Le erogazioni in calo, l’aumento consistente delle materie prime, le operazioni di acquisizione e le difficoltà nella redditività – tutti elementi confermati dagli studi di questo corposo numero di Vending Magazine incentrato sulle “Top 100” – rendono molte imprese del Vending, e non, “vasi di coccio tra vasi di ferro”, più facilmente esposte a cadute, colpi o a forti raffiche di vento. Le tempeste dell’economia sono ormai frequenti, imprevedibili e l’abilità di saper modellare vasi in terracotta, prerogativa degli artigiani e delle piccole imprese, si rivela del tutto inutile a fronte della capacità delle grandi organizzazioni di saper forgiare vasi di ferro, robusti dal punto di vista finanziario, produttivo, organizzativo.
Forse, come dice il Manzoni, “il sugo di tutta la storia” è che i problemi “vengono” comunque e per risolverli ci sono due approcci diversi che richiedono competenze differenti: quella del Retail costruita sulla vendita e quella del Vending sul servizio.
Così il nostro settore si sta adoperando per diventare sempre più moderno e performante, come emerso durante l’incontro organizzato da Vending Magazine alla 25a edizione del Forum Retail di Milano. Gli autorevoli interventi hanno evidenziato la nascita di una rivoluzione nel Vending: i distributori automatici si stanno trasformando in veri e propri touchpoint. La convergenza tra sistemi di pagamento, user experience e touchscreen di ultima generazione – vettori di contenuti digitali molto apprezzati dalla cosiddetta Generazione Z – rispondono pienamente alle esigenze di servizio del mercato.
D’altro canto, anche il Retail si sta attrezzando per rendere i propri punti vendita sempre più riconoscibili, valorizzando gli aspetti che più fanno sentire il cliente a proprio agio, in un ambiente tagliato su misura.
Insomma, punti di vista, impostazioni e strategie diverse, ma finalizzate sempre a catturare e fidelizzare il cliente, porteranno Retail e Vending a un matrimonio d’interessi? A un’aperta convivenza? O a un futuro da single autonomi ed indipendenti? Vi lascio con un po’ di domande e con l’interrogativo iniziale: “Questo matrimonio non s’ha da fare”?
Gustavo Prada Moroni
Responsabile Divisione Ho.Re.Ca. Espresso Service