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La nuova vita del distributore automatico

Il Covid-19 ha forzatamente introdotto nel Vending una differente gestione delle aree break. Il d.a. non è un untore ma oggi i consumatori chiedono di prendere il caffè in modo diverso e in totale sicurezza. Le problematiche tecniche per i gestori

 

 

L’immagine di vending machines spente e separate dall’ambiente circostante tramite nastri perimetrali ricorda tristemente la tradizionale “scena del crimine” abbandonata già dagli inquirenti. È capitato a tutti, come utenti o come operatori del settore, di essere testimoni di situazioni di questo tipo e di porci la domanda: “È davvero necessaria una soluzione così radicale?”.

Probabilmente l’utente che ha a disposizione un’alternativa non dà peso al fatto che i distributori siano spenti, anzi è possibile e ragionevole che consideri giusto chiudere il coffee corner perché potenziale luogo di pericolo.

In momenti così drammatici e difficili per le nostre vite è di vitale importanza richiamare sempre indicazioni con contenuto scientifico. È tuttavia naturale vedere il diffondersi di soluzioni ardite nel tentativo di rincorrere le richieste dell’utente. Il gestore difende l’operatività dei distributori e i fabbricanti lo accompagnano in questa difficile impresa.

I titolari e i gestori delle locazioni dove sono installate le vending machines si sono trovati spesso a dover gestire protocolli e responsabilità elevate; quindi, dove possibile, hanno optato per scelte radicali come la chiusura del coffe corner.

Gli elementi di pericolo rispetto all’area break si basano su due fattori:

  1. Il distributore come oggetto fisico e quindi potenziale luogo dove il Covid-19 può essere depositato e trasmesso.
  2. Il distributore automatico come luogo di potenziali assembramenti, difficili, perciò, da controllare.

Il distributore è un “untore”? Andiamoci piano…

Esistono molte pubblicazioni scientifiche che concordano nel considerare molto improbabile la trasmissione attraverso gli oggetti. È vero e dimostrato che il virus può essere trovato sulla superficie delle cose anche dopo molti giorni dalla contaminazione, ma la sua capacità di infettare attraverso contatti diretti è trascurabile rispetto alla modalità di trasmissione aerea.

La prevenzione più efficace si realizza sicuramente mediante l’accurata igiene delle mani e attraverso soluzioni ormai disponibili ovunque: gel e, quando possibile, il semplice lavaggio con acqua e sapone.

Una bottiglietta di gel nei pressi del distributore e il rispetto di semplici regole sono sufficienti per risolvere il primo problema.

Purtroppo il Vending è un servizio in casa di altri, quindi gestori e fabbricanti si sono trovati di fronte alla necessità di inventarsi soluzioni particolari, a volte “eccessive”, per mantenere operativi i distributori automatici e per continuare a venderli in un momento decisamente difficile per il nostro settore.

Lo spettro del pericolo ha generato una serie di soluzioni che andremo a descrivere orientando il lettore rispetto ai vantaggi e agli svantaggi.

Touch screen: è già svanito il suo ruolo nel Vending?

COVID-19 ha segnato un momento di interruzione sull’evoluzione dei dispositivi touch screen nei distributori automatici. Improvvisamente le superfici touch hanno perso una parte importante del proprio appeal perché l’interazione con l’utente prevede spesso più tocchi rispetto alla tradizionale pulsantiera.

Quali soluzioni sono state introdotte sul mercato per rispondere al timore del contatto con il distributore?

  1. APP che virtualizzano l’interfaccia utente.
  2. Schermi touchless.
  3. Vani Motorizzati.
  4. UVC.

Mentre le soluzioni da 2) a 3) sono chiare e con limitate implicazioni tec-
niche perché erogate direttamente dallo stesso fabbricante di distributori automatici, la soluzione a) richiede un approfondimento perché rischia di generare confusione e false aspettative.

Tastiera virtuale

Per comprendere meglio il funzionamento, vantaggi e svantaggi della virtualizzazione della tastiera attraverso APP è opportuno fissare alcuni concetti importanti.

Definizione di virtualizzazione. Può essere fatta su due livelli distinti:

1) Trasposizione dell’interfaccia nativa del distributore sul display del telefono:

Icone selezioni, controllo quantità di prodotto, zucchero

2) Tastierino digitale

Tastierino generico che consente di digitare semplicemente un codice numerico o alfanumerico (ad esempio selezione 2, A11 ecc.)

Attenzione ai protocolli

Come sempre dobbiamo fare i conti con i fantomatici protocolli del Vending: tutte le volte che si interagisce col distributore non si può prescindere dal protocollo utilizzato dallo stesso:

  • Executive
  • MDB

La trasposizione dell’interfaccia del distributore è sicuramente la modalità più completa per l’utente e bisogna tenere presente che APP e macchina devono essere provenire dallo stesso fornitore. Quindi, almeno nella stessa locazione, i distributori devono essere dello stesso fornitore altrimenti l’utente sarebbe obbligato a scaricare più APP o potrebbe interagire solo con un numero limitato di macchine.

La gestione dell’APP da parte del gestore comporta generalmente dei costi operativi, per quanto piccoli, quindi lo sforzo deve essere misurato rispetto ai benefici e rispetto alle proprie politiche di acquisto (monomarca o multimarca).

Il Tastierino digitale cambia in funzione del protocollo adottato sul distributore automatico:

Executive (protocollo più utilizzato in Italia)

È necessario interporre un dispositivo (che interagirà direttamente con una sua APP dedicata) tra la pulsantiera e il controller del distributore perché il protocollo non consente modalità differenti. In pratica il dispositivo fa finta di essere un tastierino fisico e invia gli impulsi elettrici al controller. Come si può immagine questa soluzione è molto dipendente dal tipo di distributore e dal fornitore. È la soluzione che normalmente viene mostrata in “laboratorio” dove il campione di riferimento è noto e fisso.

Difficilmente è possibile aggiungere dispositivi di questo genere sul parco macchine installato senza avere comportamenti incoerenti o problemi per l’utente. Quindi è bene verificare col produttore la lista di compatibilità di marche e modelli. Se anche il dispositivo avesse compatibilità con più macchine necessiterebbe di un set-up dedicato a seconda del modello/marca.

MDB (nuove funzionalità)

È possibile utilizzare i dispositivi come nel punto precedente (con gli stessi limiti) oppure avvalersi delle nuove funzionalità introdotte da MDB 4.3 a partire dall’estate 2019.

Si tratta di un set di comandi che consente a un dispositivo esterno (ad esempio APP su smartphone) di simulare un tastierino alfanumerico e inviare il numero della selezione direttamente al distributore.

Questa modalità, tecnicamente più pulita, si applica solo a distributori MDB combinati a sistemi di pagamento, entrambi aggiornati però alla versione 4.3 del protocollo MDB.

La funzione disponibile dalla versione 4.3 si presta, perciò, a essere aggiunta ad APP esistenti (magari già in uso da parte del gestore) senza richiedere hardware o APP aggiuntive. Quindi il vantaggio è condiviso tra gestore e utente finale. Purtroppo, la diffusione del protocollo MDB in Italia è marginale e quindi di scarso valore per il nostro mercato.

Schermi touchless

Gli schermi touchless sono soluzioni che consentono di effettuare selezioni attraverso un pannello avvicinando il dito a una distanza inferiore a 2 centimetri, quindi senza toccare lo stesso. Si tratta di un sistema utilizzato per selezioni singole con livello di interazione basico. In altre parole, si tratta di una pulsantiera grafica con selezioni distinte e statiche, quindi non uno schermo con immagini e interfaccia dinamiche. È un buon compromesso in termini di costi benefici.

Vani motorizzati

La presenza dei vani motorizzati è caratteristica fondamentale per offrire una reale esperienza touchless. Non ha senso, infatti, avere soluzioni per la selezione del prodotto senza contatto e mantenere le barriere di accesso al prodotto erogato: sportelli, paratie di protezione, tasche basculanti. Per questa ragione alcuni produttori hanno messo a disposizione (per un numero generalmente limitato di modelli) dei kit motorizzati per limitare il contatto al solo oggetto dell’erogazione.

L’esperienza ci insegna che maggiore è il numero di automatismi in un distributore automatico maggiore è la probabilità di guasti e malfunzionamenti. D’altro canto, la soluzione completa touchless deve includere sia il momento della selezione che il momento del ritiro del prodotto perché sia realmente efficace.

Lampade UVC

Si stanno diffondendo anche soluzioni basate su lampade UVC per sanificare parti interne al distributore automatico (ad esempio i bicchieri). La soluzione è tecnicamente efficace su elementi interni che tipicamente non rappresentano il timore principale dell’utente.

L’effetto psicologico derivante dalla luce blu e un’opportuna informazione all’utente possono essere elementi positivi nell’approccio al distributore.

La gestione degli assembramenti

Il rischio di assembramento è la ragione principale che può spingere il responsabile “Covid” della locazione a contingentare o addirittura spegnere definitivamente il distributore.

Alcune APP presenti sul mercato consentono di monitorare il numero di utenti in prossimità del distributore e valutare, di conseguenza, quando muoversi per recarsi al coffe corner.

Alla luce di quanto descritto, e come già accennato a inizio articolo, bottiglia di gel, mascherina e distanza di sicurezza continuano a essere la soluzione più semplice, efficace, economica e di buon senso.

La nostra speranza è che presto le APP che monitorano il livello di assembramento presso il distributore automatico vengano usate per avvisare l’utente quando ci sono tante persone al distributore in modo da permettergli di tornare a unirsi a loro, ripristinando il momento emozionale più importante collegato alla pausa caffè.

Mario Majo

 


VM AL FORUM RETAIL 2020 PER PARLARE DI SISTEMI DI PAGAMENTO

Il 28 e 29 ottobre si è tenuta la 20a edizione del “Forum Retail”, il più grande networking Hub per la community mondiale del Retail.

Vending Magazine, in qualità di media partner dell’evento, ha presenziato al “Forum Retail” all’interno del focus “Retail&Payments” con uno speech del nostro collaboratore Mario Majo.

L’argomento trattato è stato: “Vending Machine&Retail”

Quali sinergie e quali partnership tra sicurezza e pagamenti?

Come spingere il tema della sicurezza e della garanzia delle transazioni di pagamento e dell’erogazione del prodotto anche nell’epoca Covid?

Quali opportunità (ancora da scoprire) per il mondo Vending con i nuovi sistemi cashless?

Quali sinergie con i FMCG e i Retailer per la distribuzione di prodotti con macchine complesse?

Dyniamic pricing: quali prospettive per personalizzare il prezzo in real time?

Si può richiedere la presentazione dell’ing. Mario Majo scrivendo a capello@vendingpress.it.

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