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Il nuovo brand di Gedac

La gestione toscana rinnova il proprio marchio fedele alla sua visionaria filosofia aziendale fatta di innovazione, qualità e attenzione ai cambiamenti del Vending

È il consumatore il vero protagonista dell’attività di rebranding portata avanti dalla gestione toscana Gedac Srl negli ultimi mesi e culminata con la festa di presentazione che si è svolta lo scorso 20 settembre alla presenza di tutti i collaboratori di questa “grande famiglia”. Focalizzandosi sul concetto innovativo di una pausa concepita come momento di ricarica, in cui l’utente “attacca la spina” e trova nuove energie per riprendere al meglio la propria attività, Gedac intende così rivolgersi verso l’imprenditore/dirigente che cerca un partner proiettato al futuro, convinto che il distributore automatico sia un valore aggiunto all’interno dell’azienda, non un oggetto di distrazione dalle proprie mansioni.

Nasce da qui un marchio completamente nuovo per il settore: niente tazzine o chicchi di caffè come si è soliti vedere, ma un gallo (un gallo flash per l’esattezza), che trasmette a pieno l’idea di slancio e vitalità che Gedac vuol trasferire ai suoi clienti. “Ci opponiamo alla cultura della pausa vissuta come inerzia, inattività e immobilismo – si legge nel nuovo manifesto dell’azienda – . Per noi la pausa è l’attimo in cui si sprigiona l’energia che trasmette emozioni”.

“Il nostro brand risaliva ormai a una decina di anni fa – spiega Roberto Pace, amministratore delegato di Gedac – . In questo arco di tempo c’è stata una grande evoluzione nel Vending per quanto riguarda macchine e tecnologie, ma anche nelle procedure di lavoro, nell’organizzazione, nei competitor e in noi stessi. L’immagine con cui ci presentavamo non era più attuale con ciò che siamo oggi. Eravamo partiti, in realtà, con l’idea di fare qualcosa che non si allontanasse troppo da ciò che siamo stati fino a ieri, invece la riflessione su noi stessi ci ha portati a raggiungere un traguardo ben distante da quel che immaginavamo, ma di cui andiamo molto orgogliosi”.

Resta, infatti, lo storico blu che da ormai quasi 30 anni contraddistingue Gedac, ma si aggiungono elementi, colori e grafiche tutte nuove. Interessante anche il pay-off, che si basa su un gioco di parole: Wake Cup, che alla pronuncia non ha niente di diverso dall’inglese “svegliati”, ma al quale è stata aggiunta la “c” che va a formare la parola “tazzina” e crea così un legame con la bevanda più commercializzata attraverso i distributori.

Affidabilità, fiducia, innovazione, qualità. Non ci possono essere scorciatoie, sono questi gli elementi indispensabili per guardare avanti secondo Gedac. “La partita per il futuro – aggiunge Pace – si giocherà accorciando le distanze tra il consumatore e il distributore. Non devono essere più due entità distinte, ma comunicare tra di loro: solo così possiamo rendere la pausa un momento impeccabile. La tecnologia oggi ci permette di entrare in contatto per la prima volta con il consumatore finale, tracciarne le abitudini, ricevere segnalazioni, conoscerlo. È su questo che deve lavorare un’azienda all’avanguardia”.

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