AMMORTAMENTO
Per ammortamento si intende la ripartizione razionale e sistematica su più esercizi di costi pluriennali, cioè degli investimenti che, sostenuti in un certo esercizio, ripercuotono la loro utilità in diversi esercizi. La ripartizione avviene con l’adozione di aliquote.
ANALISI DI BILANCIO
Insieme di tecniche che permettono di arrivare a giudizi sintetici su importanti aspetti della gestione aziendale. Sono utilizzati sia in sede di programmazione che di controllo e anche per scopi conoscitivi e operativi. Vengono effettuati mediante gli indici di bilancio e l’analisi dei flussi finanziari.
BILANCIO
Documento che indica periodicamente l’andamento di una società, evidenziando con chiarezza e precisione lo Stato Patrimoniale e il Risultato economico di esercizio.
Può essere redatto a fini civilistici, gestionali o per altre finalità. Può fare riferimento all’anno o ad altri periodi temporali. Può essere redatto a consuntivo o a preventivo.
BREAK EVEN POINT
Il Break Even Point (BEP) è il punto di pareggio operativo. Può essere espresso in valori monetari o in volume di produzione e di vendita. Rappresenta il livello di Ricavi che pareggia i costi operativi complessivi, ovvero quando il Margine di Contribuzione generato è in grado di coprire i costi fissi.
BUDGET
Il termine Budget può avere più significati, ma è essenzialmente un piano di attività, espresso anche in termini economico-finanziari.
Può significare anche sommatoria di ricavi e costi (o anche di entrate ed uscite) previsti in un certo periodo di tempo. Infine possono essere le spese autorizzate per un determinato Centro di Responsabilità o per un progetto.
CAPITALE CIRCOLANTE LORDO
Comprende le scorte, i crediti esigibili a breve termine e la liquidità (banca attiva e cassa).
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
È la differenza tra il Capitale Circolante Lordo e i debiti a breve termine.
CAPITALE DI FUNZIONAMENTO
È formato dalle scorte, più i crediti operativi a breve, meno i debiti operativi a breve. È utilizzato nella riclassificazione gestionale dello Stato Patrimoniale.
CAPITALE INVESTITO NETTO-CIN
È formato dal Capitale Fisso, cioè le Immobilizzazioni al netto dei Fondi di ammortamento, più il Capitale di Funzionamento, meno i Fondi spese future come il Fondo TFR e il Fondo imposte (cioè i debiti operativi a lungo termine).
È utilizzato nell’analisi della redditività aziendale.
CASH FLOW
È il flusso di cassa e in genere il termine viene usato nel significato di flusso di cassa netto, cioè come differenza tra incassi e pagamenti in un certo periodo di tempo.
Il flusso di cassa, o flusso monetario, serve a ripristinare i beni usurati (usura fisica e obsolescenza) per effetto degli ammortamenti, e quindi per gli investimenti che ripristinano il capitale, e per sviluppare le iniziative aziendali future. Comprende quindi l’autofinanziamento.
CONTABILITÀ ANALITICA
La Contabilità Analitica, o Contabilità Industriale, o Contabilità dei Costi, classifica i costi per “destinazione”. In questo modo è possibile determinare il Conto Economico per prodotto, per famiglia di prodotti, per cliente, per progetto, per commessa, ecc.
CONTO ECONOMICO
Prospetto del bilancio che descrive sinteticamente l’andamento della gestione, mettendo in evidenza i ricavi dell’esercizio, i costi di competenza e, per differenza, il Risultato Netto.
Può essere immaginato come un “film” che riassume la gestione di un periodo e mette in evidenza il reddito prodotto.
Può essere redatto a consuntivo o a preventivo, come espressione economica del processo di Budget.
CREAZIONE DI VALORE
La Creazione di Valore è la parte di Risultato Operativo che eccede il costo del capitale impiegato per ottenerlo. È quindi una misura che mette in relazione i due aspetti essenziali attraverso i quali si sviluppa la gestione dell’impresa: l’aspetto operativo, cioè il risultato della gestione caratteristica dell’attività d’impresa, e l’aspetto finanziario, ovvero le fonti alle quali l’azienda ricorre.
La formula è: C.V. = R.O. – C x C.I.N.
C.V. è il Valore Creato; R.O. è il Risultato Operativo. C’è il costo medio ponderato delle fonti di finanziamento, compreso il costo del Patrimonio Netto che dipende dal livello di rischio.
C.I.N. è il Capitale Investito Netto.
È l’equivalente italiano dell’EVA (Economic Value Added).
EBIT
EBIT, “Earnings Before Interests and Taxes”, è un risultato intermedio del conto economico che consente di valutare la redditività dell’impresa. Questo indicatore non tiene conto della struttura finanziaria dell’azienda (cioè di come viene finanziata l’attività, in quanto non considera la gestione finanziaria). In italiano è il Risultato Operativo o MON (Margine Operativo Netto), ovvero il margine prodotto dall’attività senza considerare gli oneri finanziari e le imposte.
EBITDA
EBITDA, “Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortisation”, è il margine prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e dell’ammortamento.
In pratica è il Risultato Operativo più ammortamenti, accantonamenti, deprezzamenti e svalutazioni.
Non coincide perfettamente con il MOL in cui non vengono considerate le voci di svalutazione e gli accantonamenti.
È molto utilizzato per la valutazione delle aziende applicando il metodo dei multipli.
Con qualche approssimazione, e a parità di altre condizioni e in una situazione statica, coincide con il cash flow corrente generato e utilizzato nelle operazioni di leveraged buyout.
EVA
EVA, acronimo di Economic Value Added, è un indicatore della performance di un’azienda calcolato come differenza tra il reddito operativo netto e il costo del capitale impiegato per produrre quel reddito. Lo sviluppo di questa metodologia è dovuto alla società di consulenza Stern Stewart (oggi Stern Value Management).
La formula per il calcolo dell’EVA è la seguente:
EVA = (NOPAT – WACC ) x capitale investito
NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) è il Reddito operativo netto dopo le imposte.
WACC (Weighted Average Cost of Capital) è il costo medio ponderato del capitale.
Il C.I.N. è il Capitale investito.
FLUSSI FINANZIARI
I flussi finanziari rappresentano la liquidità generata da un’impresa in un certo periodo di tempo. L’analisi dei flussi ci dà una rappresentazione della capacità di gestire le risorse monetarie nel breve periodo.
INDICE DI DISPONIBILITÀ
È il rapporto tra il Capitale Circolante Lordo (cioè le attività correnti) e i debiti a breve termine (cioè le passività correnti). Ci dà la misura dell’equilibrio finanziario di breve. Per definizione il valore di riferimento è pari o maggiore di 1. Viene chiamato anche Current Ratio.
INDICE DI LIQUIDITÀ
È il rapporto tra Il Capitale Circolante Lordo meno le scorte (che sono la parte meno liquida) e i debiti a breve termine. È un indicatore di equilibrio finanziario di breve.
Viene chiamato anche Acid Test o Quick Ratio.
LEVA FINANZIARIA
È il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto. Determina la redditività del Patrimonio Netto. L’effetto è positivo se il ROI è maggiore del costo del denaro, negativo nel caso contrario.
LEVA OPERATIVA
Il Grado di Leva Operativa (GLO) è il rapporto tra la variazione percentuale del Risultato Operativo e la variazione percentuale dei Ricavi.
MOL-MARGINE OPERATIVO LORDO
Il Margine Operativo Lordo (MOL) è un indicatore di redditività che rappresenta il reddito aziendale dato dalla sola gestione operativa, quindi senza considerare gli interessi (gestione finanziaria), le imposte (gestione fiscale), il deprezzamento dei beni e gli ammortamenti. In pratica è il Risultato Operativo più gli ammortamenti.
Il MOL non coincide perfettamente con l’EBITDA anche se spesso sono utilizzati in modo indifferente.
Il MOL è un indicatore più importante dell’Utile perché permette di capire se l’azienda è in grado di generare ricchezza tramite la gestione operativa, quindi prima della gestione finanziaria e tributaria, escludendo anche le manovre fatte su ammortamenti e accantonamenti che non sempre forniscono una visione corretta dell’andamento aziendale.
Il MOL è l’autofinanziamento “potenziale” in quanto ci dà il flusso di cassa della gestione corrente se tutti i ricavi fossero riscossi e tutti i costi correnti fossero pagati nell’anno.
RISULTATO OPERATIVO
Il Risultato Operativo, chiamato anche Reddito Operativo, o Margine Operativo, o Margine Operativo Lordo, è il risultato della gestione aziendale in un certo periodo temporale. Ci dà informazioni sulla “salute” dell’azienda. Ne fanno parte i ricavi, il costo del venduto, le spese generali e amministrative, i costi commerciali, gli ammortamenti e gli accantonamenti. Sono invece esclusi i proventi e gli oneri finanziari, i proventi e gli oneri straordinari, le imposte.
ROE
Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Risultato Netto e Patrimonio Netto e rappresenta la redditività per i soci.
ROI
Il ROI, Return on Investment, è calcolato generalmente come il Risultato operativo sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica) e rappresenta la redditività della gestione caratteristica.
Misura la redditività operativa sul capitale investito netto e quindi evidenzia due fattori: la capacità di generare reddito operativo (cioè il risultato ottenuto senza considerare gli oneri finanziari, il reddito della gestione straordinaria e le imposte) e quella di riuscirci utilizzando al meglio e in modo efficiente gli investimenti.
ROS
Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra Risultato operativo e i Ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite.
RENDICONTO FINANZIARIO
Il Rendiconto finanziario è il prospetto che indica i flussi finanziari di un’impresa in un dato periodo di tempo. Mostra le entrate, cioè le fonti di risorse finanziarie e le uscite, ovvero gli impieghi di risorse finanziarie.
STATO PATRIMONIALE
Lo Stato Patrimoniale è la fotografia che rappresenta, in termini monetari, da un lato i beni e i diritti che l’azienda possiede in un determinato istante di tempo (in genere al 31 dicembre), e dall’altro i debiti e le obbligazioni che l’azienda, sempre in quel momento, ha contratto.
La differenza tra beni/diritti e debiti/obbligazioni determina il Patrimonio Netto.
La parte dello Stato Patrimoniale in cui confluiscono i beni e i diritti si definisce Attivo. La parte in cui confluiscono i debiti e le obbligazioni si definisce Passivo.
VALORE AGGIUNTO
Il Valore Aggiunto è la differenza tra il valore dei beni e/o servizi prodotti da una azienda o da un qualunque sistema produttivo e il valore dei beni e/o servizi che essa acquisisce dall’esterno.
È l’insieme dei redditi attribuibili a vario titolo a tutti i soggetti che partecipano direttamente o indirettamente al processo produttivo.