L’Intelligenza Artificiale (AI) rappresenta una delle più grandi innovazioni tecnologiche del nostro tempo, promettendo di trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con la tecnologia e il mondo che ci circonda. Ma cosa significa veramente Intelligenza Artificiale e come sta influenzando le nostre vite?
L’Intelligenza Artificiale sta polarizzando sempre più le società di investimento mondiali con cifre e concentrazioni di capitali mai visti prima. Quando sviluppo tecnologico e disponibilità di risorse trovano questi momenti “magici” è scontato che avverranno cambiamenti con progressione esponenziale. Nel panorama mondiale sono previsti investimenti per centinaia di miliardi di dollari (con stime che già nei prossimi 5 anni potrebbero superare il trilione di dollari), con quote significative da parte dei Paesi emergenti (ad esempio l’Arabia Saudita ha istituito un fondo sovrano dedicato a questo settore per un valore di 40 miliardi di dollari).
Da un lato si lavora sempre più ad aumentare la potenza di calcolo degli elaboratori elettronici (computer quantici e data centers di nuova generazione), dall’altro si sviluppano algoritmi più complessi per rendere software e robotica sempre più performanti ed autonomi.
Da utenti vediamo e sentiamo ogni giorno pubblicità di prodotti e piattaforme che promettono soluzioni e prestazioni speciali proprio grazie al supporto dell’Intelligenza Artificiale.
Andremo a sintetizzare in questo articolo un argomento che potrebbe occupare un’intera sezione di una libreria.
LE ORIGINI DELL’AI
Vista la portata di tale fenomeno è utile fare un passo indietro per comprendere l’origine e le diverse implicazioni di una disciplina che cambierà in modo pervasivo le nostre vite.
L’uomo ha da sempre investito risorse economiche ed intellettuali per cercare di estendere e moltiplicare le proprie capacità. Tutto ciò che ci circonda, dal piccolo utensile in cucina o nella cassetta del fai da te ai grandi mezzi meccanici e di trasporto, è un’estensione delle nostre mani o delle nostre gambe, un booster (come direbbero gli anglosassoni), un demoltiplicatore delle nostre capacità di manipolare le cose o di muoverci tra gli elementi.
L’informatica è nata con lo stesso scopo: per replicare e superare le capacità di calcolo dell’uomo. In particolare, la disciplina che chiamiamo Intelligenza Artificiale risale agli anni ‘50 del secolo scorso quando un gruppo di ricercatori statunitensi diede vita al primo progetto con l’ambizioso obiettivo di realizzare una macchina capace di simulare gli aspetti dell’apprendimento e dell’intelligenza umana. Il percorso è stato probabilmente più lungo e complesso del previsto; ad ogni modo l’idea di intelligenza artificiale a cui si tendeva era già allora molto vicina a quella a cui siamo oggi abituati anche nella vita domestica.
Pensiamo alle nostre interazioni quotidiane con Alexa o altri assistenti vocali o alla guida autonoma di alcune automobili elettriche rispetto ai contenuti straordinariamente visionari già presenti, ad esempio, nel film “2001 Odissea nello Spazio” di Stanley Kubrick, ideato quasi 60 anni fa. Il supercomputer di bordo HALL 9000 (Heuristic ALgorithmic), parla con l’equipaggio, governa l’interna astronave e arriva a pianificare l’eliminazione di alcuni componenti al fine di preservare l’obiettivo della missione.
L’intelligenza artificiale ha animato una delle sfide storiche più note nel lungo cammino dell’intelletto umano: la famosa partita di scacchi tra Deep Blue di IBM e Garry Kasparov. Nel 1996, per la prima volta nella storia un computer riuscì a vincere contro un campione del mondo. Oggi, anche grazie all’Intelligenza Artificiale, il computer non ha più rivali nel gioco degli scacchi.
COS’È L’INTELLIGENZA?
L’intelligenza è la capacità di mettere in relazione diverse esperienze e di affrontare situazioni nuove, superandole mediante soluzioni e pianificazione con l’utilizzo dei nostri elementi cognitivi che ci consentono di:
COS’È L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE?
L’Intelligenza Artificiale è un campo della scienza informatica che si occupa di creare sistemi e macchine in grado di eseguire compiti che richiedono tipicamente l’intelligenza umana. Questi sistemi sono in grado di apprendere dai dati, riconoscere modelli, adattarsi e migliorare le proprie prestazioni nel tempo.
Nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale esistono delle branche con obiettivi ed ambiti particolari. Ovviamente questi modelli possono essere combinati tra loro realizzando sistemi sempre più sofisticati e performanti.
MACHINE LEARNING
Branca dell’intelligenza artificiale basata sull’idea che i sistemi possano imparare dai dati, identificare i modelli e prendere decisioni con un minimo intervento umano. Si tratta quindi di un modello di apprendimento che mette la macchina nella condizione di adattarsi a eventuali nuovi set di dati, riuscendo così a risolvere un numero sempre maggiore (e sempre più complesso) di problemi. Questo modello ad esempio è già utilizzato per identificare il livello di rischio creditizio delle persone e nell’analisi di potenziali transazioni fraudolente.
La grande quantità di dati a disposizione e la velocità nel creare correlazioni rendono questo modello molto interessante per applicazioni di tipo diagnostico. Immaginate quanti dati dello stesso paziente e di altri milioni possono essere analizzati per rilevare eventuali patologie. Ovviamente non si tratta di un sostituto del medico ma di un grande supporto. Nei mesi passati è circolata la notizia che ChatGPT abbia correttamente diagnosticato una malattia rara neurologica alla mamma di un bambino di 4 anni che aveva consultato, senza successo, il parere di ben 17 medici.
DEEP LEARNING/NEURAL NETWORKS
Tipo di machine learning che addestra il computer ad eseguire attività in maniera simile a quella umana, come riconoscere il parlato, identificare immagini o fare previsioni su prodotti basandosi sugli interessi e sui bisogni dell’utente. Invece di organizzare i dati per eseguire equazioni predefinite, il deep learning imposta dei parametri di base sui dati ed istruisce il computer affinché impari da solo (quindi non richiede apporto esterno umano come addestratore), riconoscendo i modelli attraverso molteplici livelli di elaborazione
Questo metodo consente di ottenere ottimi risultati nel campo del Languange Processing e Computer Vision (che rappresentano delle specializzazione dell’universo AI)
NATURAL LANGUAGE PROCESSING
L’elaborazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing) è una branca dell’intelligenza artificiale che supporta i computer nella comprensione, interpretazione e utilizzo del linguaggio umano.
L’NLP aiuta i computer a comunicare con gli umani nella loro lingua, li rende capaci di leggere un testo, ascoltare la voce, interpretarla, misurare il sentiment (vale a dire il livello di gradimento dell’utente in un determinato contesto) e determinare quali sono i contenuti più importanti.
Questa branca trova utilizzo naturale nelle chatbot, ovvero gli assistenti vocali, e in tutte le attività che richiedono interpretazione, traduzione e correzione di testi.
COMPUTER VISION
Computer Vision è un campo dell’intelligenza artificiale che addestra i computer a interpretare e comprendere il mondo visivo. Con l’utilizzo di immagini digitali provenienti da fotocamere e video e attraverso modelli di deep learning, le macchine possono identificare e classificare accuratamente gli oggetti e quindi reagire a ciò che “vedono”.
GENERATIVE AI: IL VENDING NELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Elaborazione originale di contenuti di vario tipo attraverso lo studio di dati e modelli e la distribuzione dei dati a disposizione. Questa è una delle nuove frontiere sicuramente più affascinanti perché tocca la sfera dell’immaginazione che l’uomo continua a considerare una sua prerogativa unica e filosofica.
Esistono diverse piattaforme in grado di produrre contenuti originali ti tipo testuale o immagini/video.
A questo proposito abbiamo fatto un test e chiesto di produrre tre contenuti (un’immagine, uno slogan e una poesia) a diverse piattaforme utilizzando le seguenti descrizioni.
Immagine
Produci un’immagine di un distributore automatico in una ambientazione tipo “Blade Runner”.
Poesia
Scrivi una poesia con max 60 parole dedicata al distributore automatico di caffè.
Slogan
Produci uno slogan per Venditalia la fiera di riferimento mondiale della Distribuzione Automatica.
Il sistema ha proposto l’immagine, la poesia e lo slogan che vedete in questa pagina e contestualmente ha fornito “l’esegesi” di quest’ultimo. “Questo slogan enfatizza l’esperienza sensoriale e l’innovazione che i visitatori possono aspettarsi alla fiera, collegando il mondo del Vending con le idee fresche e stimolanti che si possono scoprire in questo evento di portata globale”
Come potete vedere il risultato è tutt’altro che banale e sicuramente molto ben centrato sul tema.
ASPETTI CRITICI DELLE APPLICAZIONI AI
L’AI richiede l’elaborazione di enormi quantità di dati. La protezione della privacy e la sicurezza dei dati personali sono questioni cruciali. Le vulnerabilità possono portare a gravi conseguenze.
Qualcuno ricorderà che il sito ChatGPT ad un certo fu bloccato in Italia dall’Autorità Garante della Privacy per raccolta non trasparente dei dati personali ed assenza di sistemi per la verifica dell’età dei minori.
Gli algoritmi di apprendimento automatico possono ereditare o integrare pregiudizi dai dati di addestramento. Questo può portare a discriminazioni o decisioni sbagliate.
Ad esempio, negli Stati Uniti è rilevante il caso COMPAS, un algoritmo utilizzato dal sistema giudiziario per valutare la probabilità di recidiva degli imputati. Il sistema presentava un forte pregiudizio per i trasgressori neri rispetto ai caucasici (con un percentuale doppia dei primi rispetti ai secondi).
Nei Bias aggiungiamo anche le cosiddette “allucinazioni”, ovvero errori o abbagli che possono risultare evidenti per la mente umana ma sfuggire alla logica dell’Intelligenza Artificiale. L’allucinazione grossolana scredita il sistema che la genera anche quando dovesse produrre nella maggior parte dei casi degli output di grande qualità. Ad esempio, l’immagine (creata con AI) a supporto del tema etico descritto di seguito presenta un’incongruenza della posizione della donna con il carrozzino rispetto al suo incedere.
L’automazione guidata dall’AI potrebbe ridurre la necessità di lavoro umano in alcune aree. È importante bilanciare l’efficienza con l’impatto sociale. La risposta, in questo caso, non è diversa da quella che si potrebbe dare per ogni tipo di rivoluzione industriale e tecnologica. Molti posti di lavoro saranno rimpiazzati dai computer, ed in particolare da sistemi dotati di AI, ma saranno richieste nuove competenze e quindi nuovi ruoli. La questione sta nell’anticipare il mercato e scegliere i percorsi compatibili con queste nuove traiettorie lavorative.
L’uso intensivo di risorse computazionali per l’addestramento dei modelli di AI ha un impatto ambientale. La ricerca di soluzioni sostenibili è essenziale.
L’AI può essere utilizzata per scopi militari, sollevando preoccupazioni etiche riguardo all’automazione della guerra e alla responsabilità delle decisioni.
Sebbene sia ancora lontana, l’idea che l’AI possa superare l’intelligenza umana solleva domande sulla nostra stessa esistenza e controllo.
L’AI richiede una regolamentazione adeguata a garantire un uso responsabile e sicuro. Dobbiamo affrontare sfide etiche e giuridiche.
Su questo tema facciamo un esempio pratico: immaginiamo un’auto a guida autonoma che si trova improvvisamente davanti una donna con un carrozzino. Non c’è lo spazio per frenare e ha tre possibilità
Impattare solo il carrozzino
Sterzare per impattare solo la donna
Sterzare per invadere la corsia opposta dove sta arrivando un camion
In questa circostanza, la guida autonoma può essere programmata per scegliere in base a criteri predefiniti oppure in base a criteri casuali.
È evidente che si aprono scenari complessi di tipo etico e di conseguenza commerciali (chi acquisterebbe un’auto programmata per sacrificare, seppur in circostanze estreme, lo stesso guidatore?).
L’Intelligenza Artificiale generativa (di cui abbiamo visto alcuni esempi pratici) introduce un tema delicato e complesso sulla proprietà intellettuale. Chi avrebbe titolo su un progetto (immagine, video o scritto) generato da un sistema AI? Il produttore del sistema o chi ha prodotto gli input per generarlo? Se nel progetto vengono a sua volta utilizzati elementi oggetto di proprietà intellettuale chi ne risponderebbe?
Meta ha recentemente dichiarato di voler mantenere il massimo della trasparenza coi propri clienti e quindi ha annunciato che in futuro tutti i contenuti prodotti da Intelligenza Artificiale saranno identificati opportunamente con la scritta “Made with AI”.
IN CONCLUSIONE…
L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia straordinaria che sta trasformando il nostro mondo in modi mai visti prima. Con una comprensione approfondita delle sue potenzialità e delle sue sfide, e soprattutto combinando sapientemente l’uomo e la macchina, possiamo guidare l’evoluzione dell’AI in modo responsabile e sfruttarne appieno i benefici per l’umanità.
È lecito pensare che presto ci porremo la domanda se un contenuto, un pubblicità, una persona con cui si sta chattando siano “umani” o partoriti dall’Intelligenza Artificiale. Questo stesso articolo potrebbe essere stato scritto da un HALL dei nostri tempi…