Permacrisis: è la parola dell’anno secondo il dizionario inglese Collins, dopo Lockdown scelta nel 2020 e NFT nel 2021, quest’ultima acronimo/abbreviazione per “Non Fungible Token”, cioè il “certificato digitale unico, riportato in una blockchain, che viene utilizzato per registrare la proprietà di un bene come un’opera d’arte o un oggetto da collezione”.
Sono queste le parole o frasi che “riflettono il nostro linguaggio in continua evoluzione e le preoccupazioni di coloro che lo usano”.
Permacrisis significa “crisi permanente, vocabolo che descrive la sensazione di vivere un periodo di crisi senza tregua; il termine fu coniato negli agitati anni ’70, ma è entrato ora prepotentemente nell’uso comune”. Parliamo, quindi, di un periodo esteso di instabilità e insicurezza. D’altra parte, dopo il Covid, il Lockdown e il conseguente crollo del PIL, il successivo fortissimo aumento delle materie prime e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con addirittura il rischio di una terza guerra mondiale e di “olocausto nucleare”, questo sentimento di insicurezza e di forte incertezza verso il futuro è oltremodo comprensibile.
Il Vending, però, è un settore diverso, temprato dal lavoro di tanti operatori e da prassi consolidate nell’affrontare le difficoltà. Il Vending è un settore resiliente, consapevole dei problemi ma abituato a sfidarli e a guardare al futuro con ottimismo.
Nel sondaggio che abbiamo effettuato tra un gruppo di imprese di gestione sull’andamento del giro d’affari dei primi 9 mesi del 2022 – di cui trattiamo diffusamente in un articolo su questo numero di Vending Magazine – emerge che il 75% dei partecipanti, nonostante il periodo “faticoso”, è ottimista circa il futuro della propria azienda e il 25% è “né ottimista, né pessimista”. Nessuno si è dichiarato pessimista. E questa non è una novità. Anche in una precedente indagine effettuata a fine 2020, dopo un periodo durissimo, il 57% degli interpellati si era dichiarato ottimista circa il futuro, facendo emergere che non c’era rassegnazione e si aveva voglia di riprendere a lavorare e a crescere. Solo il 10% si era detto pessimista, mentre il 30% si poneva in una situazione intermedia: né pessimista, né ottimista.
Lo scorso anno avevamo ripetuto il nostro studio ed era emerso, anche in quella occasione, che il 74% era ottimista circa il futuro della propria azienda.
Un altro dato che viene a galla è la volontà e l’attitudine a fare squadra. Nella ricerca di mercato effettuata abbiamo vagliato la disponibilità a partecipare a un “Osservatorio Permanente del Vending” che possa mettere a disposizione della filiera del settore, con cadenza periodica e in modo continuativo, una serie di informazioni utili per indirizzare la gestione e le scelte aziendali e per prendere delle decisioni quindi più ponderate. Noi crediamo che ci sia una grande necessità di questo strumento nel Vending, per fornire indicazioni trimestrali sull’andamento dei ricavi, delle erogazioni, dell’occupazione, le prospettive di sviluppo, il sentiment di mercato, ecc.
Il 56,25% del nostro campione di gestori ha dichiarato la propria disponibilità a far parte dell’Osservatorio. Questo è un dato molto positivo, che ci rende fiduciosi. Significa che la Distribuzione Automatica sta evolvendo sempre di più, abbandonando una miope visione “particulare” e dimostrandosi finalmente bendisposta a unire le forze per evolvere insieme.
Franco Bompani
Presidente Eidos Consulting S.r.l.