Usiamo tutti i giorni l’elettricità senza pensare ai pericoli che essa comporta perché la consideriamo sicura. Questo ci fa però dimenticare che l’elettricità è sicura solo se la usiamo in “maniera sicura”. La fretta ci può indurre a sottovalutare i pericoli e a ignorare le norme di sicurezza. Un difetto apparentemente insignificante di un cavo può avere esiti fatali; l’elettricità è invisibile, inodore e non presenta pericoli evidenti tanto da farci sottostimare i potenziali rischi a cui andiamo incontro durante l’attività che comporta l’utilizzo di fonti elettriche. Con questo nostro articolo, e pur con i limiti che lo spazio sulla rivista ci impone, vogliamo fare il punto soffermandoci su alcune situazioni critiche e sulle principali norme di sicurezza da adottare.
La prima cosa che deve sapere chi interviene su un impianto elettrico è: conosco i pericoli e dove devo prestare particolare attenzione? Si ha una situazione di pericolo nel momento in cui una persona tocca un elemento sotto tensione, ad esempio quando:
Esistono fondamentalmente tre tipologie di infortunio da elettrocuzione:
Nel caso degli infortuni causati dall’elettricità, la gravità delle lesioni dipende soprattutto da due fattori: dall’intensità della corrente e dalla durata del passaggio attraverso il corpo. Il passaggio della corrente è particolarmente pericoloso se il flusso di corrente verso terra viene favorito da elementi metallici e da terra o prato umidi. Suole di gomma o pavimenti resistenti al passaggio della corrente quali parquet o pavimenti in materia sintetica riducono leggermente il pericolo.
Sull’intensità della corrente che attraversa il corpo influiscono i seguenti fattori:
Ma quali sono gli effetti sul nostro corpo in funzione dell’intensità di corrente?
Fino a 1 mA la corrente non è praticamente percepita, mentre già a 5 mA avvertiamo un formicolio con la possibilità di rilasciare immediatamente il conduttore con cui siamo entrati in contatto.
A 15 mA si possono manifestare crampi muscolari e difficoltà respiratorie con probabile impossibilità di rilascio del conduttore.
A 50 mA è presente insufficienza respiratoria che può essere seguita, poco tempo dopo, da arresto cardiaco o fibrillazioni ventricolari. Se la persona non viene subito soccorsa, muore dopo pochi minuti.
A 80 mA sopravviene probabile decesso con fibrillazioni ventricolari in un lasso di tempo da 0,3-1 secondi.
Oltre che pericolosa per gli effetti sul corpo, un utilizzo errato della corrente elettrica è la causa di incendio più frequente con conseguenti gravi danni anche alle strutture immobiliari. Ma come e perché si sviluppa un incendio riconducibile a un problema elettrico? Spesso l’evento è riferibile a un guasto tecnico, con la corrente che fluisce al di fuori del percorso stabilito (corrente di guasto), provocando quindi l’incendio. Ma molto più spesso l’innesco dell’incendio è provocato da una sollecitazione eccessiva degli apparecchi elettrici che, a causa del surriscaldamento dei cavi di alimentazione (notoriamente con la corrente elettrica si produce calore) possono risultare una fonte di innesco di altri materiali limitrofi.
A protezione dell’impianto elettrico viene utilizzato un sistema semplice ed efficace: l’interruttore differenziale. Il principio di funzionamento dell’interruttore differenziale si basa sul confronto tra le correnti entranti e le correnti uscenti nel conduttore polare e nel conduttore neutro. Se questo equilibrio viene disturbato, ad esempio se si ha un passaggio di corrente attraverso un corpo umano o verso il conduttore di protezione, l’interruttore differenziale interrompe subito la corrente. Questo dispositivo è estremamente efficace e dopo la sua introduzione il numero degli eventi infortunistici ascrivibili al rischio elettrico è drasticamente diminuito. Come tutte le apparecchiature, per garantirne l’efficacia nel tempo, l’interruttore differenziale deve essere sottoposto a regolare e periodica manutenzione. Per garantire la propria sicurezza, gli apparecchi (tra cui anche quelli portatili) devono essere usati sempre con un interruttore differenziale. Sui cantieri e all’aperto, l’impiego di un interruttore differenziale è obbligatorio da vari anni, mentre spesso manca negli impianti più vecchi o in caso di ristrutturazioni effettuate prima dell’introduzione di questo obbligo.
Vediamo ora come funzionano i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti. Per dispositivo di protezione contro le sovracorrenti si intende:
I dispositivi di protezione contro le sovracorrenti sono concepiti per attivarsi in presenza di una determinata corrente chiamata corrente di apertura. Se l’intensità della corrente supera la corrente di apertura, il flusso di corrente viene interrotto automaticamente; più la corrente supera la corrente di apertura, più rapida è la disattivazione. I dispositivi di protezione contro le sovracorrenti proteggono gli impianti elettrici e i dispositivi elettrici contro il surriscaldamento provocato da sovraccarichi e cortocircuiti, ma non proteggono una persona in caso di contatto con elementi sotto tensione.
Utilizzate solo apparecchi a norma e in perfetto stato, controllate l’apparecchio, il cavo, la spina e la presa prima dell’uso, leggete attentamente le istruzioni per l’uso e le indicazioni relative alla sicurezza in esso contenute, utilizzate sempre gli apparecchi elettrici con un interruttore differenziale, fate attenzione alle situazioni pericolose (ad es. pavimenti umidi) e intervenite subito in caso di anomalie (ad es. se è scattato un fusibile o l’interruttore differenziale).
Se non in possesso di specifiche capacità e formazione d’ambito (qualifica di PES Persona Esperta art. 37 comma 1 – art. 82 comma 1b e comma 2 D.Lgs. 81/2008 – Accordo Stato-Regioni 21.12.2011 – Norma CEI 11-27 2021), non eseguite interventi strutturali sull’impianto. Fate sempre eseguire gli interventi rischiosi da una persona autorizzata per l’installazione di impianti elettrici, la modifica di impianti o apparecchi elettrici, la manutenzione e riparazione di apparecchi elettrici. Contribuite a garantire la vostra sicurezza e quella dei vostri collaboratori.
Effettuate la manutenzione regolare dell’impianto elettrico e di tutti i suoi componenti. Per la manutenzione di apparecchi elettrici bisogna osservare i seguenti punti:
In un’azienda nella quale sono presenti vari macchinari e apparecchi elettrici, è necessario seguire una procedura specifica sulla base di un piano di manutenzione. Solo in questo modo si garantisce una manutenzione affidabile e competente.
Nelle aziende il datore di lavoro è responsabile dell’osservanza delle regole citate.