Di tempra forte. Sagacemente ambizioso. Le avversità mai considerate un alibi ma un pungolo a migliorarsi. Mario Toniutti, Direttore Generale e Vice Presidente del Gruppo llliria, dietro l’eloquio brillante e vivace, che lo rende adatto a un importante ruolo istituzionale come quello da lui ricoperto negli ultimi 4 anni, in qualità di Vice Presidente di Confida, rispecchia i tratti tipici del friulano: equilibrio nelle valutazioni, mai arrendevole, orgoglioso nel difendere le proprie convinzioni. Gli stessi valori che caratterizzano Illiria, gruppo di gestione da 60 milioni di Euro di ricavi nel 2021 (ma erano 75 prima della scure della pandemia), 500 dipendenti, circa 30.000 distributori automatici installati e 14 filiali sparse in 8 regioni: dal Friuli Venezia-Giulia, che vale il 55% del fatturato, a Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto-Adige, Emilia-Romagna, Marche e Lazio.
Negli scorsi mesi, Illiria era stata data vicina a chiudere un’importante operazione di business combination su base nazionale. L’accordo è poi saltato all’ultimo, ma lungi dal piangersi addosso, l’azienda ha rivisto e rilanciato i suoi progetti di crescita. Da qui a tre anni, Illiria vuole diventare un big-player del mercato da 100 milioni di Euro.
Direttore Mario Toniutti, qual è stato il trend di mercato di Illiria nei primi due mesi del 2022?
Purtroppo l’andamento è proseguito con le stesse percentuali negative dell’analogo periodo del 2021, con gennaio “discretamente peggio” di febbraio. Ci sono, però, differenze sostanziali tra le aree metropolitane (-35% a Roma e Milano) rispetto alle piccole provincie (-15% tra Marche, Veneto ed Emilia).
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