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Qsave Elkey crede nel Vending

L’azienda di sistemi di pagamento ha inaugurato una nuova sede, ha portato a termine un importante aumento di capitale, ha lanciato la soluzione QESY per la gestione delle transazioni con un’unica piattaforma, ha investito e investirà in risorse umane di alto profilo

 

Antonino Cuttonaro

Tre anni per trasformare il gruppo QSAVE ELKEY: la visione del Presidente Antonino Cuttonaro ha preso forma. Ce ne racconta le evoluzioni e gli investimenti a cominciare da una nuova sede operativa a Collegno, prima cintura di Torino, di fronte alla fermata della metro “Fermi” e a due passi dalla tangenziale.

“La mia visione muove dalla fusione, in primo luogo del know-how e successivamente degli assetti strutturali, tra QSAVE Technology S.r.l., specializzata nelle soluzioni di gestione del buono pasto, ed ELKEY S.r.l. rivolta al Vending. L’obiettivo è di dare vita a nuove soluzioni di pagamento cashless. Nel 2020, il passo iniziale è stato modificare l’assetto societario. Il capitale è, infatti, stato sottoscritto interamente dalla famiglia Cuttonaro. La società così strutturata ha quindi acquistato da QSAVE Technology S.r.l. il ramo d’azienda comprensivo di tutti gli asset: il brand, in primis QSAVE, i contratti con gli emettitori e i clienti, i relativi software sorgenti, tra cui la soluzione BP360 per i buoni pasto, e tutte le altre soluzioni per la ristorazione collettiva di cui oggi è perciò titolare esclusiva”.

 

Signor Cuttonaro, sembra, paradossalmente, che la pandemia abbia rappresentato uno stimolo anziché deprimere la sua verve di imprenditore ambizioso e dinamico… O sbaglio?

Lo confermo. Supportati dall’altro nostro asset fondamentale, che è quello delle soluzioni di pagamento per il Retail, che ci ha consentito di darci fatturato costante anche nei momenti peggiori di questi due anni, abbiamo pensato di investire pesantemente nel Vending. Questo mercato ha dato segni di ripresa, almeno nel nostro caso, nell’ultimo quadrimestre 2021, quando però è intervenuta la mancanza di forniture e di componenti tecnici che non ci ha permesso di rispondere alla domanda crescente del mercato; un problema compensato parzialmente solo da un nostro previdente approvvigionamento di materiali e prodotti.

 

Quali sono stati gli investimenti sul piano strategico aziendale?

Oggi la QSAVE ELKEY S.p.A., oltre a dare continuità alle unicità realizzate in 30 anni di attività sia nella Ristorazione Collettiva che nella Distribuzione Automatica, si prefigge di essere un’azienda ICT all’avanguardia, che realizza soluzioni sempre più integrate, in grado di trasformare denaro contante, carta di credito e buono pasto in un vantaggio per il cliente sia esso un gestore o un consumatore finale.

A tal fine ha messo in pratica un piano strategico di sviluppo su vari livelli: finanziario e strutturale, innovazione tecnologica, incremento occupazionale.

 

Quali sono stati gli investimenti finanziari e strutturali?

Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, a dicembre 2020 è stato sottoscritto un aumento di capitale sociale da 200.000,00 a 500.000,00 Euro.

Per l’aspetto strutturale, l’azienda ha investito su una nuova sede operativa tale da permettere l’incremento produttivo e di supporto logistico. Inoltre, ha rinnovato integralmente le infrastrutture tecnologiche interne (reti server e quant’altro) per migliorare i servizi alla clientela.

 

Quali, nello specifico, gli investimenti nelle infrastrutture tecnologiche?

Il nostro maggiore investimento è legato a una batteria di server composto da più linee a fibra ottica indipendenti con ognuna i rispettivi backup, un generatore di corrente privato e soluzioni di business continuity. Abbiamo realizzato così una infrastruttura, interna ed esterna alla sede, in grado di gestire milioni di transazioni al mese.

 

Qual è stato l’andamento del fatturato di QSAVE ELKEY nel 2021?

A seguito del nuovo assetto societario, l’azienda ha scelto di concentrarsi solo sui propri servizi e le proprie soluzioni, abrogando alcune attività non considerate più strategiche per la nuova identità.

Fortunatamente, il fatturato mancante relativo all’esercizio 2019 e la perdita pandemica del 2020 sono stati completamente ripristinati nel 2021, con anzi un incremento significativo rispetto all’obbiettivo che ci eravamo proposti a inizio anno.

 

Il Vending è coinvolto in operazioni di integrazione tra grandi operatori del comparto gestioni. Pensa che un’evoluzione simile toccherà presto anche ai fabbricanti di sistemi di pagamento? QSAVE ELKEY è interessata a operazioni di M&A/Partnership?

Credo che le grandi acquisizioni che abbiamo visto nell’ultimo quadrimestre da parte di gestori siano necessarie in un settore come il Vending, gravato dalla crisi Covid-19 e quindi obbligato all’ottimizzazione per garantirsi una sana ripresa.

Pertanto, le stesse operazioni sarebbero auspicabili anche nel mercato dei pagamenti dove sarebbe necessario trovare partnership per completare i servizi che ruotano intorno al d.a.: gestionali, app, telemetria, ecc. Per d.a. non ci si riferisce solo al classico food, ma anche a servizi “self” come i locker, i distributori di acqua pubblica, ecc.

 

Avete lanciato qualche mese fa la soluzione PosLess®. Ci ricorda di cosa si tratta?

La tecnologia PosLess®  si basa sullo standard PCI CPOD “Conctaless Payments on Commercial Of-The-Shelf”, recentemente rilasciato dall’EBA (European Banking Authority).

Consente di abilitare qualsiasi distributore automatico nell’accettazione di ogni tipo di pagamento effettuato con digital wallet, favorendo un’esperienza completamente contactless tra esercente e utente, senza l’utilizzo di un dispositivo eftPOS.

PosLess® permette di utilizzare il sistema di pagamento scelto dall’utente senza l’uso di APP specifiche del gestore e di mantenere qualsiasi altra modalità di pagamento tradizionale (moneta, banconote chiavetta). Tutti vantaggi evidenti per i gestori vending replicabili in altri ambienti: parcheggi, casette dell’acqua, autolavaggi, ecc.

 

Il 2022 riserverà un’importante novità per i gestori Vending. Di cosa si tratta?

Abbiamo realizzato la nuova soluzione QESY per la gestione delle transazioni attraverso un’unica piattaforma, senza il necessario utilizzo dei tradizionali “EFTpos” e sempre per il tramite della nostra tecnologia registrata PosLess®.

La nuova piattaforma multi-transazionale, oltre a essere in grado di ottimizzare tutte le modalità di pagamento (dalle transazioni non bancarie – come i benefit aziendali – ai pagamenti con monete, banconote e operazioni bancarie stesse) potrà sostenere e gestire diversi servizi anche in funzione di specifiche esigenze, come la verifica della maggiore età e sino alla trasmissione dei corrispettivi, con l’obiettivo di salvare il valore di ogni cliente.

 

È un sistema verticale che integra anche i pagamenti mobile? È implementabile con nuove funzionalità?

Il vantaggio che offre QESY è proprio la possibilità di essere completamente upgradabile. Partiamo dalle funzionalità base del Master DA con chiavetta e periferiche di pagamento tradizionale, aggiungiamo la possibilità di controllo e configurazione da remoto, per passare poi a versioni più complete con un display per la gestione degli “alternative payments” sino a introdurre molte altre funzionalità creabili a seconda delle esigenze applicative che ogni gestore vorrà offrire ai propri clienti.

 

QESY fa riferimento solo a distributori automatici di ultima generazione?

No nel modo più assoluto, anzi è questo è il suo più grande pregio. QESY trasforma un d.a. di vecchia generazione in uno compatibile con l’Industria 4.0. Quindi diventa strategico per il gestore, soprattutto per adeguare il suo parco alle esigenze del cliente.

 

Quanto rappresenta, in termini di valore aggiunto per il Vending, il fatto che QSAVE ELKEY sia un’azienda multicanale?

Come già detto, questo elemento ci ha consentito non solo di mantenere il fatturato ma di dare linfa a investimenti in un settore completamente “atterrato” dalla pandemia. Inoltre, ci dà la possibilità di ampliare la visione delle applicazioni “self” che non riguardano solo la Distribuzione Automatica, ma tutti i mercati dove si applicano pagamenti automatici o digitali.

Il concetto di self-service ormai è totalmente pervasivo, limitato dai mercati ma non dai clienti che ne possono usufruire, i quali sono sempre più preparati e disponibili di quanto crediamo. Questo significa che permettiamo ai gestori di ampliare la propria visione di mercato e di rispondere alle nuove esigenze dei clienti con qualcosa di più e di diverso dagli altri.

 

L’azienda sta investendo anche nelle risorse umane?

Il successo ottenuto ha favorito l’incremento occupazionale.

QSAVE ELKEY, oltre a valorizzare le risorse interne con corsi di formazione, ha potenziato la propria struttura con l’inserimento di figure altamente professionali e qualificate, a partire da un IT Manager, con l’obbiettivo di creare un gruppo di giovani informatici con specializzazioni in più ambiti.

Contestualmente, la società si è potenziata anche in altri reparti quali l’area commerciale, l’assistenza, il magazzino e i servizi generali, aumentando del 40% il livello occupazionale.

Questo per noi è stato solo l’inizio; l’azienda è in costante ricerca di figure professionali tecniche-commerciali da inserire in organico.

 

Due sono le frasi che lei ha voluto rimarcare durante questa nostra chiacchierata: “QSAVE ELKEY è un’azienda di digital trasformation”, “QSAVE ELKEY da azienda di prodotto ad azienda di servizi”. Ci può specificare meglio queste sue affermazioni?

Da sempre la mia filosofia aziendale è stata stimolata dall’innovazione sia nei prodotti che nelle soluzioni, ma soprattutto nelle modalità con cui li abbiamo proposti nel Retail. È da 20 anni che le nostre offerte sono caratterizzate dal servizio, ma nel Vending, radicato a concetti tradizionali, abbiamo fatto un po’ fatica a inserire nuovi concetti. Oggi riteniamo che il mercato sia maturo per accettare anche nuove soluzioni e noi vogliamo cogliere questa opportunità, proponendo qualcosa di nuovo sia in termini di soluzioni appunto che in termini commerciali.

Questa per me sarà la vera sfida dei prossimi anni: trasformare il concetto di Box Mover di “hardware più software” (chiavette, accettatori di banconote e monete, POS e lettori) in una proposta di soluzioni in cui l’hardware è una mera scelta funzionale, dove è sull’applicazione che si concentrano gli investimenti e gli upgrade funzionali. Perché domani potrebbero esserci già altre modalità d’uso e forme di pagamento o addirittura di scambio digitale che non conosciamo, ma che dobbiamo avere la possibilità di implementare e governare subito.

 

Nonostante il protrarsi della pandemia resta fiducioso sul futuro del Vending?

Il mio ottimismo, ancorché innato, si fonda sulla storia. Da sempre assistiamo a crisi e rinascite. Per me la crisi va trasformarta in opportunità.

La pandemia ci ha fatto fare un salto tecnologico che in condizioni normali avremmo magari compiuto in un decennio. Lungi da me dall’auspicare pandemie, ma la realtà è questa.

La percentuale d’uso dei pagamenti elettronici rispetto a quelli tradizionali si è ribaltata. La propensione verso i pagamenti digitali ha raggiunto i massimi livelli. L’utilizzo di qualsiasi strumento informatico da parte di ogni livello generazionale si è sviluppato in misura inimmaginabile a inizio 2020.

Siamo di fronte a un cambio epocale, ma anche a una imminente crisi che è dovuta alla mancanza di approvvigionamento della componentistica e dall’aumento vertiginoso dei prezzi degli articoli convenzionali. Allora ritengo che sia il momento giusto per cambiare passo. Ed è su questo cambiamento che punto per il futuro del Vending.

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