La diversità di genere come fattore per raggiungere migliori risultati aziendali. Esiste una correlazione positiva fra presenza al femminile in ruoli apicali, maggiore Sostenibilità e migliori performance delle imprese. Questo è quanto emerge dalla ricerca effettuata da Cerved Rating Agency su circa 26mila piccole e medie imprese italiane con management e consiglio di amministrazione con una presenza femminile di almeno il 30%.
“Uno dei fattori per misurare la sostenibilità delle imprese è la raggiunta parità di genere e il pieno godimento di eguali diritti fra donne e uomini, fattori indicati anche nell’Agenda 2030 tra i 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile – afferma Fabrizio Negri, amministratore delegato di Cerved Rating Agency – . Per l’Italia questo è un punto di attenzione perché si trova sotto la media europea nel Gender Equality Index. La ricerca che abbiamo svolto con il contributo degli analisti del nostro Team ESG Solutions ci ha rivelato che la diversità di genere all’interno delle imprese porta numerosi benefici e maggiore Sostenibilità”.
La parità di genere è uno dei fattori chiave per quantificare la Sostenibilità delle imprese. I rating ESG (Environmental Social and Corporate Governance) e gli assessment ESG di Cerved Rating Agency misurano le iniziative aziendali intraprese per la gestione dei fattori Ambientali, Sociali e di Governance nello svolgimento del proprio business e si basano sull’adesione ai criteri del Global Compact delle Nazioni Unite e della Convenzione Internazionale sui Diritti Umani, sulle regole del lavoro, sul rispetto per l’ambiente e sulla lotta alla corruzione. La ricerca è stata sviluppata da Cerved Rating Agency e presentata durante l’evento “ESG connect” del 30 settembre.
Nei grafici si ritrovano evidenze che provano la relazione tra diversità di genere e risultati aziendali.
Cerved Rating Agency ha condotto uno studio su un campione di circa 26.000 PMI italiane, con un fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di Euro, distinguendo tra aziende aventi meno e più del 30% di donne nel Consiglio di Amministrazione, per valutare se la diversità di genere possa influenzare la probabilità di default (PD) nel corso di più anni, partendo dal 2015.
Dalle risultanze ottenute emerge una correlazione fra diversità di genere e merito creditizio: la probabilità di default delle aziende è più bassa in quelle con una percentuale di donne nell’organo di amministrazione maggiore del 30%. Ad esempio nel 2020, come si può vedere dal grafico, la probabilità di default è mediamente del 4,56% per le imprese con un CdA avente più del 30% di donne contro il 5,24% per le imprese con una minore componente femminile all’interno del proprio organo di amministrazione. La probabilità di default è cresciuta per effetto della crisi pandemica, ma permane il minor rischio creditizio per le imprese aventi una maggior componente femminile all’interno del CdA.
Da un sotto campione di 500 PMI per cui Cerved dispone anche di informazioni relative a metriche ESG, emergono risultati molto interessanti rapportando la maggiore presenza di donne nel management e diversi indicatori di Sostenibilità.
Meno infortuni, più dipendenti sotto i 30 anni e minori tassi di turnover, confermano come le aziende con una maggiore presenza femminile all’interno del management siano più sostenibili.
Nello studio elaborato da Cerved Rating Agency risulta, infatti, come il 93% delle PMI osservate abbia un organico con più donne, in media +20%, quando la componente femminile nel management supera il 30% rispetto a quando è inferiore del 30%.
Le aziende con un management femminile superiore al 30%, rispetto a quelle <30%, hanno una quota dipendenti Under 30 superiore mediamente di oltre il 20%. In 6 su 10 dei settori analizzati, le PMI aventi una maggiore presenza femminile all’interno del proprio management presentano un tasso medio di turnover in entrata superiore del 138% e un turnover in uscita inferiore mediamente di oltre il 20% rispetto alle aziende con una minor presenza femminile.
Inoltre, quando le manager donne sono superiori al 30%, il 73% del campione presenta un tasso di infortunio sul lavoro medio inferiore del 22% rispetto alle imprese con percentuale di manager donne sotto al 30%. Questo ultimo dato viene, inoltre, confermato e migliorato, raggiungendo il 40%, se allarghiamo il campione a oltre 3.600 PMI.
Cerved Rating Agency (CRA) è l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese non finanziarie italiane e delle emissioni di titoli di debito. L’agenzia, inoltre, valuta la sostenibilità degli operatori economici (imprese, istituti finanziari, assicurazioni) sviluppando soluzioni innovative grazie a una metodologia ESG in linea con le best practice internazionali.
Cerved Rating Agency è tregistrata quale Agenzia di Rating di Credito Europea ai sensi del Regolamento CE n. 1060/2009 e sottoposta alla vigilanza dell’European Securities and Markets Authority (ESMA) e riconosciuta quale External Credit Assessment Institution (ECAI) ai sensi del regolamento CE n. 575/2013.
Cerved Rating Agency attraverso il Dipartimento ESG Solutions, costituito da un team dedicato e altamente qualificato sulla tematiche di Sostenibilità, fornisce agli operatori economici, finanziari e non, che adottano la Sostenibilità nel proprio modello di business, servizi in linea con le best practices internazionali quali Rating ESG, ESG Assessment, ESG Supply Chain/Value Chain Assessment, Advisory ed External Review per prodotti di finanza sostenibile. Inoltre, attraverso soluzioni analitiche proprietarie, dati, studi e ricerche, supporta le attività di analisi e la comprensione degli scenari macroeconomici.
Cerved Rating Agency adotta un approccio rigoroso nell’analisi dei fattori ESG, applicando una metrica standardizzata proprietaria, in linea con gli standard internazionali di analisi dei rischi ESG.