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DIRETTIVA SUP: IL GOVERNO APRE AI MATERIALI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI

Nel Consiglio dei Ministri di giovedì 5 agosto 2021 è stato votato il recepimento della Direttiva 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti in plastica sull’ambiente, la cosiddetta “Direttiva SUP” (Single Use Plastics).

Il decreto legislativo esclude dal divieto di immissione sul mercato i prodotti plastici monouso realizzati in materiale biodegradabile e compostabile (certificato conforme allo standard europeo della norma UNI EN 13432 o UNI EN 14995), con percentuali di materia prima rinnovabile uguali o superiori al 40%, o superiori almeno al 60% dal 2024, secondo specifiche condizioni. Questo qualora non vi siano alternative riutilizzabili ai prodotti di plastica monouso destinati ad entrare in contatto con alimenti (Parte B dell’Allegato) e in altre specifiche condizioni.

Esclude, inoltre, dal divieto i rivestimenti in plastica inferiori al 10% del peso totale del manufatto, che invece sono inclusi nella Direttiva Europea.

Segnaliamo, inoltre, che al comma 2 dell’Art. 5 è previsto che la messa a disposizione sul mercato interno dei prodotti per cui è prevista la restrizione è consentita fino all’esaurimento delle scorte, a condizione che possa esserne dimostrato l’acquisto da un fornitore in data antecedente alla effettiva decorrenza del divieto.

Infine, l’Art. 14 indica le sanzioni. Per l’immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti per cui è prevista la restrizione è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 Euro a 10.000 Euro.

Come riporta “Il Sole 24 Ore” la norma prevede anche misure di sostegno alle imprese per la loro “riconversione” da plastica tradizionale a prodotti consentiti e incentivi sotto forma di credito d’imposta per la produzione di manufatti riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile o compostabile.

Il decreto legislativo, dopo l’approvazione in via preliminare da parte del Consiglio dei Ministri, verrà trasmesso alle Camere che potranno approvare alcune osservazioni, non vincolanti, sul testo. Successivamente, il testo del decreto legislativo sarà esaminato una seconda volta dal Consiglio dei Ministri, in via definitiva, in seguito alla quale ci sarà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Dalla pubblicazione in Gazzetta le misure contenute nel decreto legislativo saranno in vigore.

In merito alle tempistiche necessarie per svolgere i predetti passaggi segnaliamo che le Camere hanno a disposizione fino a 45 giorni per fornire le osservazioni sul testo a partire dalla ricezione del testo stesso da parte del Consiglio dei Ministri.

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