Il report di sostenibilità CDA 2018-2020, che l’azienda pubblica dal 2011, è stato presentato venerdì 11 giugno in Confindustria Udine durante l’evento “Società Benefit: nuovo paradigma e vantaggi” alla presenza della presidente Anna Mareschi Danieli: i dati, tengono conto anche del 2020, inquadrando la struttura e l’andamento aziendale, la governance, gli impegni sotto il profilo ambientale – in termini di emissioni, consumi energetici, rifiuti – e sociale – verso il proprio personale, il territorio -, nonché gli strumenti per la lotta allo spreco alimentare che un’azienda operante nel vending si trova a fronteggiare.
«CDA intende proseguire, grazie alla nuova formula della Società Benefit, con l’impegno in tutti i campi della sostenibilità – afferma Fabrizio Cattelan, CEO di CDA -. Nel 2016 e 2017 avevamo scelto di condividere con il
nostro personale parte degli utili, con il 2018 e il 2019 abbiamo deciso di puntare ulteriormente sul welfare aziendale con un piano strutturato che è stato mantenuto anche nel 2020 e che ci ha permesso di sostenere le
famiglie dei nostri collaboratori in un periodo complesso come quello che abbiamo vissuto.
«Attraverso un’indagine interna che viene riproposta ogni anno – prosegue Cattelan – vengono identificati i bisogni concreti dei lavoratori e le tipologie d’intervento più idonee in tema di assistenza sanitaria, educativa, economica, sociale. Così, è stato possibile selezionare una rosa di servizi e strumenti utili e tangibili per i lavoratori CDA e, di conseguenza, anche per i loro familiari. Il nostro obiettivo – ha concluso il CEO – è lavorare sempre più a favore di una dimensione aziendale in cui i lavoratori si sentano a proprio agio».
Per questo motivo, l’azienda sta anche lavorando per ottenere la certificazione di qualità “Family Audit”, promossa dalla Provincia Autonoma di Trento, l’unica in Italia relativa alle procedure di conciliazione vita privata – lavoro e di conseguenza al welfare aziendale. «Questo perché – continua Cattelan – i nostri collaboratori sono preziosi per il buon andamento dell’azienda che ha registrato una crescita costante nel fatturato che, nel 2018 e nel 2019, ha sfiorato i dieci milioni di euro e nel 2020, nonostante la diminuzione, ci ha permesso di contenere l’impatto della crisi economica generata dall’epidemia da Covid 19 ».
L’azienda ad oggi, conta 70 dipendenti, tutti inquadrati a tempo indeterminato, con un alto tasso di anzianità di servizio: «Il fatto che il 55% del personale abbia più di dieci anni di servizio significa che CDA è un ambiente di lavoro positivo». Analizzando i dati si scopre, infatti, che il 21% dei dipendenti lavora in azienda da più di 20 anni, il 55% tra i 10 e i 20 anni, il 10% tra 5 e 10 anni, il 14% da meno di 5 anni.
In termini ambientali, l’inserimento in azienda del primo mezzo completamente elettrico è stato l’evento che ha segnato il 2020. Cresce infatti anche la flotta automezzi all’insegna del verde con obiettivo il contenimento delle emissioni nocive. All’interno di un progetto a lungo termine di sensibilità green e mobilità sostenibile, l’azienda è stata la prima in Italia, per il settore vending, a dotarsi di un furgone elettrico per le consegne giornaliere.
Il modello, un Man eTGE prodotto dalla tedesca MAN SE del gruppo Volkswagen e distribuito dalla locale Nordiesel, ha già percorso oltre 11.000 km con un risparmio di oltre 4 tonnellate di Co2 per il 2020. Il veicolo ad
emissioni zero, si ricarica dell!80% in soli 45 minuti ed è stato assegnato ad un giro locale proprio per impattare in modo positivo sull’ambiente del territorio che ha visto crescere e prosperare l!azienda.
Dal 1976, anno della sua fondazione, CDA ha affrontato un percorso che gradualmente ha portato l’azienda sulla strada dell’innovazione. Nel 2020 infatti, ha assunto anche lo status di Società Benefit confermando la scelta
di continuare a seguire la strada della sostenibilità nel settore della distribuzione automatica, avviata oramai da oltre 10 anni, operando in modo responsabile, trasparente e sostenibile per le comunità con le quali interagisce attraverso un modello di business basato sulla creazione di valore e sulla tutela del bene comune. Sono tre gli ambiti di intervento inseriti nello statuto societario sui quali l’azienda intende focalizzarsi per i prossimi anni, specificati in oltre 6 obiettivi di beneficio da raggiungere. Riguardano principalmente il supporto al territorio del Friuli Venezia Giulia in cui opera in termini di sostegno alle associazioni, enti e organizzazioni locali; la tutela dell’ambiente attraverso l’uso e la promozione di fonti di energia rinnovabili, la riduzione dei rifiuti e dello scarto alimentare; la crescita professionale e personale dei propri collaboratori e l’incentivo, attraverso anche i prodotti dei propri distributori, ad un corretto e sano stile di vita privilegiando la partnership con imprese produttrici del settore alimentare e non solo, investendo sulla formazione del personale e con uno spiccato orientamento alla green philosophy e alle soluzioni per il benessere della persona.
Secondo il report di sostenibilità 2018-2020, oggi CDA eroga 19 milioni di consumazioni da distributori automatici e utilizza 62 tonnellate di caffè in grani ogni anno, impiegando 38 automezzi per il rifornimento di
1.200 clienti nel Nordest. 110.000 sono i kW prodotti annualmente dall’impianto fotovoltaico aziendale che garantiscono il 53% di energia autoprodotta.
Negli anni CDA non si è limitata alla distribuzione automatica, diventando punto di riferimento del settore, ma si è distinta con successo in progetti legati alla Responsabilità Sociale d’Impresa, alla salvaguardia dell’ambiente,
alla riduzione dello spreco alimentare e alla diffusione di corretti stili di vita attraverso la sana alimentazione.
Il report 2018/2019/2020 è scaricabile su: www.cda.it