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D.A.I., Sogeda e Gimoka insieme per diventare i leader del Vending

Fioravante Allegrino: “Nuovi manager, M&A e occupazione. Ogni attività sarà rivolta alla crescita continua. Io e Ivan Padelli diversi ma complementari: tra noi l’intesa è totale”

 

Fioravante Allegrino e Ivan Padelli

D.A.I., Sogeda e Gruppo Gimoka: lavorare insieme per vincere insieme e diventare leader di mercato.

D.A.I. S.p.a. (Distribuzione Automatica Italiana) è frutto dell’unione di due aziende di punta del Vending: Union Cafè S.p.a. e Supermatic S.p.a. È stato un progetto fortemente voluto da Fioravante Allegrino e Ivan Padelli, azionisti di Union Cafè S.p.A., che avevano rilevato la maggioranza del capitale della società toscana nel 2017.

Dalla fusione di esperienze cinquantennali nel Vending era sorta così, nel gennaio 2019, una nuova realtà della Distribuzione Automatica: D.A.I. S.p.a. Un’azienda di oltre 400 addetti e con una significativa presenza nel Centro-Nord Italia: Lombardia, Veneto, Toscana e parte della Liguria.

Fin da subito, vista l’eterogeneità delle attività e la diversa collocazione geografica, era parso chiaro che D.A.I avrebbe rappresentato una realtà in progresso, destinata a una rapida evoluzione.

La conferma arriva ora con lo sviluppo di un progetto sempre più ambizioso: quello di una “Hot Beverage Company” di Vending e non solo.

Nascerà, infatti, una nuova società con la funzione di Holding, partecipata dai soci D.A.I. S.p.a., Sogeda S.r.l. e Gruppo Gimoka S.r.l. Un’autentica Hot Beverage Company a tutto tondo, capace di diventare punto di riferimento per l’innovazione, lo sviluppo di nuovi prodotti e l’apertura di nuovi mercati.

La forte integrazione valorizzerà le competenze specifiche delle singole aziende. Ci sarà un’integrazione verticale – dal know-how produttivo (torrefazione e solubili) alla capacità di erogare servizi complessi – ma anche orizzontale, tra i diversi segmenti e canali serviti: Distribuzione Automatica, Retail, e-commerce e Ho.Re.Ca. Il nuovo Gruppo vedrà D.A.I. S.p.a. unirsi a Sogeda S.r.l. – di proprietà della famiglia Allegrino e diventata in 50 anni il leader della Distribuzione Automatica sulla costa Adriatica, dalle Marche alla Puglia – e Gruppo Gimoka S.r.l.

La nuova Holding manterrà le partecipazioni attuali di alcune importanti realtà nazionali e internazionali. Grazie a un fatturato di circa 250 milioni di Euro annui e a oltre 1.200 collaboratori disporrà di nuove e ulteriori energie per investire e svilupparsi.

Per approfondire alcuni aspetti dell’operazione, VM ha intervistato il dottor Fioravante Allegrino.

 

Dottor Allegrino, avete già definito l’organigramma della “Hot Beverage Company”?

Ci sarà una holding di controllo unica, ma i rami operativi saranno gestiti da 2 società distinte: Sogedai S.p.a. per il mercato del Vending e il Gruppo Gimoka S.p.a. per la parte industriale, oltre ad altre società controllate e collegate ai due rami, sia in Italia che all’estero.

 

Da chi è composto il gruppo dirigente di Sogedai?

Il C.d.A. è composto dal sottoscritto nel ruolo di Presidente, Davide Padelli Vicepresidente e Walter Pennetta Amministratore Delegato, oltre ad Alessandra Zamperini, Consigliere con deleghe e responsabilità delle risorse umane, e Manuel Offredi, Consigliere e responsabile del mondo rivendita.

Nella Direzione dell’azienda abbiamo, inoltre, Francesco Frova (Direttore Generale), Luca Zecchetti
(Responsabile Commerciale),
Andrea Salvati (Responsabile Amministrativo) e Francesco Marconi (Responsabile Acquisti). Strategico è il compito di Marco Mossuto in qualità di responsabile del controllo di gestione operativo, IT e innovazione processi.

A loro si aggiungono i soci operativi impegnati in vari ambiti: Giampiero Zamperini, Stefano e Simone Arniani, Luca Giuliotti e Antonio Rotunno.

Alberto Marzolo avrà la piena responsabilità della Caffeus S.r.l., società dedicata totalmente alle attività in partnership con Nespresso.

Rudy Caretti sarà responsabile dell’attività finanziaria dell’intero gruppo. Rudy, seppur giovane, torna in Italia con un grande bagaglio di esperienza dopo aver lavorato per 19 anni a Londra, prima in Deutsche Bank e poi in Barklays Bank, proprio nell’ambito della finanza strutturata e nell’attività di M&A a sostegno di medie e grandi aziende.

È una squadra molto coesa di cui io e Ivan Padelli siamo fieri sia per la competenza di ciascuno che per la capacità che tutti hanno a focalizzarsi sull’obiettivo con concretezza e opportuna flessibilità.

Nell’ambito dell’intero gruppo possiamo anche vantare nomi di eccellenti manager impegnati nell’ambito industriale e già noti al Vending quali Giampaolo Arpe, Massimo Faravelli e Andrea Sandini.

 

Tanti nomi e tante funzioni. Ma alla base di grandi aggregazioni d’azienda non ci possono non essere, a fare da collante, valori umani condivisi e l’empatia. È stato così anche con la nascita della “Hot Beverage Company”?

I “valori”, come li ha definiti lei, sono stati, e sono ogni giorno, un fattore imprescindibile. Parlo della grande amicizia, della stima e del rispetto che vi è tra due persone, io e Ivan Padelli, diverse tra loro ma complementari e con tanta voglia di fare e, soprattutto, fare bene.

Ivan, con il suo estro, l’intuizione e la poliedricità, ed io con il mio carattere più riflessivo e razionale ci completiamo alla perfezione. Entrambi siamo determinati e tenaci per il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi che ci siamo prefissati. Tutto questo, però, guardando sempre al futuro delle nuove generazioni.

Ed è per noi, quindi, motivo di grande soddisfazione che due giovani di talento, Davide e Marco Padelli, siano impegnati nei più alti livelli di direzione avendo dimostrato grandi competenze nonché passione e determinazione per questo lavoro.

 

Come avverrà l’integrazione di 4 business diversi tra loro: Vending, Retail, e-commerce e Ho.Re.Ca?

L’Ho.Re.Ca e l’e-commerce saranno integrate totalmente nel ramo industriale, mentre il Vending seguirà le specificità della propria attività, sia per logistica che per i servizi operativi. Particolare attenzione sarà data alla verticalizzazione dei prodotti “core” tramite i canali Vending ed e-commerce. Inoltre, saranno comuni e integrate le politiche di brand in aggiunta alla gestione finanziaria di gruppo.

 

L’integrazione riguarderà anche la supply chain dei fornitori di D.A.I. e Sogeda?

In verità le politiche di acquisto e la gestione dei rapporti con i fornitori sono integrate già da un paio di anni; queste continueranno, mantenendo il criterio di partnership come elemento cardine.

 

In che modo la tecnologia vi sta aiutando nelle attività che ci ha descritto finora?

È un elemento fondamentale per lo sviluppo del progetto, perchè determinante per l’organizzazione aziendale, per il controllo di gestione e per le nuove evoluzioni del mercato. La telemetria e il DigitalSign sono e saranno centrali nel nostro progetto e proprio per questo avremo una funzione direzionale totalmente dedicata a ciò.

 

Gli investimenti passeranno anche attraverso operazioni di M&A e da una quotazione in Borsa?

Riteniamo che questo sia un momento importante per sviluppare aggregazioni sinergiche e, dato l’ampio mercato in cui siamo presenti, prevediamo buone opportunità di M&A.

Relativamente alla quotazione in Borsa, oggi è prematuro parlarne, ma, se in futuro dovessimo ritenerlo utile al progetto, potremmo prenderla in considerazione.

 

Un’operazione che coinvolge 1.200 collaboratori può suscitare interrogativi sul fronte occupazionale. Come verrà gestito questo aspetto così delicato?

Non ci saranno stravolgimenti relativamente al personale, ma riorganizzazione e ottimizzazione della struttura, cercando di evitare forti traumi. Tutto questo nonostante la criticità derivante dai grandi condizionamenti che la pandemia ha portato al nostro mercato.

 

Siete interessati a un’espansione estera dell’attività di gestione e rivendita o il vostro “core” resterà l’Italia”?

Al momento siamo concentrati sul mercato polacco, in cui operiamo con la società Ploh!, e su quello romeno con Eur Comtur. In entrambi i casi si tratta di attività in forte sviluppo, con buone opportunità di ulteriore crescita, pur essendo già tra le prime tre aziende per volume di affari sia in Polonia che in Romania, dove impegniamo complessivamente oltre 300 collaboratori.

L’allargamento ad ulteriori Paesi non è escluso ma… tempo al tempo.

 

L’integrazione tra gestori e fabbricanti può diventare una consuetudine nel Vending? Mesi fa c’era stata, ad esempio, l’operazione IVS-Lavazza…

Possiamo dire che l’integrazione di filiere è una strategia in atto in diversi settori perché può dare ottimi risultati sia in termini di turnover che di marginalità. Ancor più nel nostro settore la presenza imponente e capillare di aziende, nel famoso ultimo miglio, amplifica i vantaggi dell’integrazione di filiera. Questo è il motivo per il quale, non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa, c’è grande fermento e grande attenzione verso il Vending da parte dell’industria dei prodotti alimentari, soprattutto di quella degli ingredienti per bevande calde.

Siamo in una fase generale di cambiamento. Ad esempio dall’introduzione dello smart working sicuramente non avremo vantaggi, ma starà a noi capire quali altri variazioni ci saranno nelle abitudini dei consumatori per cogliere quelle a noi più favorevoli.

 

Quali i vantaggi per un gestore dalla sinergia con un produttore e viceversa?

Oltre a quelli già detti, reputo che la vicinanza del produttore al mercato, tramite la Distribuzione Automatica, consenta una rapida e proficua attività di R&D tale da generare risultati interessanti per entrambi.

 

 

GIMOKA ON AIR SU RAI E SKY

Una donna si rilassa su una spiaggia caraibica. Uno sportivo si gode un paesaggio fra montagne maestose. Ma qual è il vero segreto del loro piacere? Estraniarsi dalla quotidianità grazie a un espresso Gimoka. È questo il concept della nuova comunicazione sviluppata da EY Yello con la casa di produzione Big Mama.

Per i due flight – 8/28 novembre e 20 dicembre/9 gennaio – Gimoka ha deciso di concentrare i passaggi sulle reti RAI e SKY, utilizzando anche i loro servizi Raiplay e Sky on demand sempre più apprezzati dal grande pubblico.

Una campagna d’impatto, sviluppata in “prime time” con una fortissima presenza sul canale ammiraglia Rai1. I periodi di pianificazione scelti sono tra i più importanti dell’anno, in cui ci sono i maggiori ascolti e si concentrano i migliori programmi televisivi.

Con questa operazione, che incrementa la visibilità del marchio sul consumatore finale, Gimoka si afferma come uno dei principali player europei del caffè e secondo torrefattore in Italia.

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