La recente ricerca compiuta da EVA sul mercato del Vending evidenzia che, a seguito della crisi provocata dall’epidemia
COVID-19, in tutta Europa è aumentato in modo sostanziale l’interesse nei confronti del pagamento cashless: ben il 41% dei gestori prevede, infatti, una maggiore domanda di soluzioni di pagamento senza contante.
“Le motivazioni sono facili da intuire – afferma Mario Majo, Direttore Commerciale di Coges – . Le notizie sui media e i timori per il contagio hanno spinto i consumatori di tutto il mondo a limitare l’utilizzo del contante, anche in misura secondo alcuni sproporzionata rispetto al rischio reale. Questo ha senza dubbio un impatto anche nel Vending.”
Nel Vending esistono diverse tecnologie che possono soddisfare la richiesta di un pagamento cashless. Esse godono di maggiore o minore popolarità anche per le abitudini consolidate nei diversi mercati nazionali. Quali le proposte di Coges per l’Italia?
In Italia, tanto i gestori quanto gli utenti dei distributori automatici conoscono bene la praticità della chiave ricaricabile MyKey, il prodotto più rappresentativo del catalogo di Coges.
La famosa “chiavetta” è ormai sinonimo di pausa caffè. I supporti Mifare o LEGIC funzionano allo stesso modo. Questi dispositivi sono già “cashless” in quanto consentono un’interazione con il contante circoscritta nel tempo e limitata al momento della ricarica, peraltro possibile anche con carte di pagamento. Sono quindi sufficientemente sicuri e igienici per la maggior parte delle locazioni.
Sta riscuotendo sempre più successo anche il pagamento tramite applicazioni per smartphone. Quali sono i vantaggi di questa tecnologia anche in termini di sicurezza ed igiene?
Le app per smartphone sono apprezzate dai gestori perché consentono una maggiore interazione con il consumatore e mettono a loro disposizione grandi quantità di dati sulle preferenze e i consumi degli utenti ed efficienti strumenti di analisi.
Questa soluzione rappresenta un’altra valida alternativa al contante nella fase di lotta al COVID-19. L’app Pay4Vend di Coges prevede, a questo proposito, la ricarica sia tramite contanti che tramite circuiti elettronici (Paypal, carte di Pagamento): di conseguenza l’utente può limitare o persino evitare completamente l’uso del contante per il pagamento al distributore automatico.
All’estero la carta di credito è considerata il cashless per antonomasia, ma nel Vending italiano questo strumento stenta a decollare. È arrivata, finalmente, l’occasione giusta per l’affermarsi di un nuovo metodo di pagamento?
In Europa l’utilizzo di carte di credito nel Vending è stato finora limitato alle locazioni pubbliche di grande scorrimento, anche se alcuni mercati nazionali rappresentano delle notevoli eccezioni. La contingenza attuale potrebbe rappresentare un momento di svolta anche per questa tecnologia.
Gli utenti sono abituati a utilizzare sempre più frequentemente le proprie carte di credito, magari in forma virtualizzata sullo smartphone o addirittura sullo smartwatch: mi riferisco ad Apple Pay o a Google Pay. Coges ha recentemente presentato il nuovo lettore di carte di credito PMT Nebular Pay, ideale per portare anche nel Vending il pagamento elettronico con carte di credito e debito contactless con la stessa semplicità di un lettore di chiavi e tessere.
Un lettore di carte di credito come il PMT Nebular Pay di Coges potrebbe essere il prodotto ideale per intercettare le nuove esigenze anche in termini di igiene e sicurezza. Compatibile con tutte le carte contactless, evita non solo l’utilizzo del contante per il pagamento ma anche il contatto o l’inserimento della carta di credito nel lettore, riducendo la necessità di pulizia o igienizzazione del dispositivo. Oltre che per l’acquisto dal distributore automatico, il lettore di carte di credito può essere utilizzato per la ricarica delle chiavi MyKey o di supporti Mifare direttamente in macchina o attraverso la stazione di ricarica dedicata.
Quali sono i punti di forza di questo nuovo lettore di carte di credito?
Spesso nel Vending vengono proposte delle soluzioni tecnologicamente avanzate ma in qualche modo “insolite” per quanto riguarda la user experience. Cioè viene chiesto all’utente di interfacciarsi con il dispositivo automatico diversamente da come lo utilizzerebbe, per esempio, in un negozio fisico. Sicuramente anche questo aspetto ha rappresentato una barriera alla diffusione dei lettori di carte di credito nel Vending.
Nebular Pay garantisce invece un’esperienza utente di comprensione immediata: per effettuare il pagamento basta semplicemente avvicinare la carta di credito o lo smartphone al lettore, senza digitare un PIN o premere pulsanti, mentre importi e messaggi vengono visualizzati sul display del distributore automatico. Anche per il pagamento con carte virtuali non è necessario scaricare alcuna applicazione.
Abbiamo mirato a proporre un lettore di carte che non richiedesse all’utente una fase di apprendimento, ma che fosse coerente con le abitudini con cui ha già familiarità nella vita di tutti i giorni.
Inoltre, Nebular Pay non necessita di connettività dedicata (SIM, modem, ecc.) perché la comunicazione con l’Istituto bancario è fornita tramite l’attivazione del servizio di connettività Nebular: in questo modo la connessione è gestita direttamente dal sistema di pagamento Coges e vengono abilitati tutti i servizi di Nebular (rimborso da remoto, programmazione da remoto, cambio prezzi da remoto, vendite real-time e molto altro).