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Incidenti aziendali: il grande indiziato è il cellulare

Un’analisi svolta con criteri scientifici dall’INAIL conferma l’esistenza di un’associazione tra incidenti stradali e utilizzo dei dispositivi mobili. Problema molto sentito nel Vending dove il mezzo di trasporto è per gli ARD un luogo di lavoro

 

Nonostante la moderna tecnologia abbia contribuito alla diminuzione degli effetti derivanti dagli incidenti stradali, questi ultimi restano purtroppo una delle principali cause di morte tra la popolazione e rappresentano un rilevante problema di sanità pubblica per gli elevati costi umani, sociali ed economici. Secondo i dati INAIL sono poi tra le principali cause di morte sul lavoro, confermando così la pericolosità della strada come “luogo di lavoro”.

Considerando l’elevata percentuale di addetti del settore Vending che quotidianamente utilizzano il mezzo di trasporto come principale strumento di lavoro, riteniamo opportuno soffermarci sull’argomento valutando cause, associazioni e comportamenti che possono quantomeno contribuire a ridurre la numerica degli incidenti. Allo scopo di comprendere appieno le dinamiche degli eventi infortunistici “in itinere” nel triennio 2016-2018, l’INAIL ha condotto un’analisi del fenomeno, studiando i dati relativi agli incidenti avvenuti con mezzi di trasporto (fonte Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Municipale ed ACI) dalla quale sono emersi dati molto interessanti ai fini della prevenzione.

 

RAPPORTO TRA TRAFFICO TELEFONICO E INCIDENTI STRADALI

Dalla ricerca condotta dall’INAIL, l’utilizzo del telefono cellulare durante la guida rappresenta statisticamente una delle forme di distrazione maggiori.

Sulla base dei dati incidentali rapportati alla geo-identificazione del luogo resi disponibili da un operatore telefonico, è stato possibile associare, senza alcuna riserva e dubbio, l’esistenza di un rapporto tra incidente e utilizzo del cellulare. L’analisi condotta sui dati degli incidenti stradali con modalità di tipo occupazionale (sia quindi nel caso di itinere che durante le normali ore di lavoro) ha consentito di collegare il volume delle connessioni con il rischio di incidente stradale.

Nella fig. 3 sono riportati alcuni tipici andamenti orari del volume di traffico telefonico con stima delle persone presenti in aree centrali di metropoli come Torino, Milano, Roma e Palermo in una giornata tipo (5 marzo 2015) con incremento nelle ore centrali e decremento nelle ore serali e notturne.

Enorme la massa di dati rilevati e archiviati per la comprensione delle circostanze dell’evento:

  • data, ora e località dell’evento,
  • organo di Polizia che ha rilevato l’evento,
  • tipologia di strada,
  • tipologia del fondo stradale,
  • presenza segnaletica,
  • condizioni metereologiche,
  • natura dell’incidente,
  • tipo e quantità dei veicoli coinvolti,
  • conseguenze fisiche alle persone.

Impressionanti i dati dell’ultimo anno analizzato (2015) dove si evidenziano ben 174.448 eventi che hanno provocato la morte di 3.428 persone e il ferimento di 246.920, dove gli eventi sono ripartiti anche in funzione delle strade urbane, extra-urbane e autostrade (vedi tabella 1 a pag. 25).

Dall’indagine INAIL emergono poi ulteriori informazioni relative al fattore stagionale, dove con 17.448 eventi registrati, il mese di luglio appare il mese con maggiore frequenza di incidenti sia per le strade urbane che extra-urbane e con il maggior numero di morti (394). Il mese di febbraio, al contrario, risulta essere il periodo con minor numero di incidenti e di vittime. Il picco orario con il maggior numero di incidenti con feriti e morti si registra tra le 8 e le 9 del mattino, un secondo intorno alle 13 e, infine, tra le 18 e le 19.

 

INCIDENTI STRADALI NEL VENDING

L’analisi e il monitoraggio degli infortuni sul lavoro ha determinato un dato a cui l’Istituto presta grande attenzione: il 14% degli infortuni è rappresentato dall’incidente stradale ma, dato ancora più rilevante, ben il 50% delle morti per infortunio sul lavoro è da attribuire a incidente stradale. Opportuno preliminarmente distinguere l’infortunio sul lavoro che vede coinvolto un mezzo di trasporto in due macro categorie:

in occasione di lavoro con mezzo aziendale coinvolto,

in itinere con mezzo pubblico-privato coinvolto o a piedi.

Anche in questo caso, prendendo a riferimento i dati dell’ultimo anno analizzato (2015), le denunce di infortunio con il coinvolgimento del mezzo di trasporto sono state 90.287 con 504 morti. In generale oltre il 77% degli eventi è da riferirsi a infortuni in itinere (con una trasversalità comune a tutte le tipologie di attività), ma sicuramente più importante è la lettura del dato per categoria Ateco che per il settore del Vending la gestione INAIL classifica alle voci “G” (commercio ingrosso e dettaglio) e “H” (trasporto e magazzinaggio) e per la cui interpretazione rimandiamo alla attenta lettura delle tabelle 4 e 5 qui sotto.

Interessante, infine, il dato regionale come da Figura 7.

 

CONCLUSIONI E COMMENTI

L’analisi condotta dall’INAIL ha quindi confermato una indiscutibile correlazione tra l’utilizzo del cellulare (in particolare il numero di connessioni internet, il ricevimento e invio di mail, l’attività su Facebook e WhatsApp) e il rischio di incidente stradale con una maggiore incidenza di eventi durante le normali ore lavorative.

Sicuramente interessanti i dati statistici rilevati e relativi alle morti per incidente stradale:

  • gli eventi (54%) sono accaduti entro un raggio di 15 km dalla propria abitazione,
  • la maggior parte degli eventi (77%) sono accaduti su strade extra-urbane,
  • gli eventi sono accaduti con scarsa luminosità (29%) e con situazioni meteo critiche (43%),
  • i giorni più a rischio (55%) sono i primi tre della settimana e, in particolare, il mercoledì,
  • a livello di geolocalizzazione il Nord Italia rappresenta il 61% degli eventi (Emilia-Romagna 20% e Lombardia 17%),
  • contenuti al 13% gli incidenti in quasi tutte le regioni del Sud Italia.

Alla luce dello studio e della approfondita ricerca statistica realizzata dall’INAIL, ancora una volta ci sentiamo, quindi, di sottolineare l’importanza in primis della comprensione del fenomeno e della necessità di agire in termini di prevenzione mediante una profonda azione di sensibilizzazione nei confronti dei lavoratori che utilizzano quotidianamente il mezzo di trasporto. Sempre in considerazione del massivo impiego dell’automezzo per lo svolgimento delle attività tipiche del Vending e al fine di contenere il rischio potenziale, è indispensabile attuare un’attenta e costante attività manutentiva dei mezzi, eventualmente associata a interventi di formazione nell’ambito della guida sicura.

 

 Bruno Scacchi

 S.A.I. CONSULTING S.a.s.

Sicurezza Lavoro & Ambiente

consult.626@gmail.com

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