“Nel 2019 i pagamenti con carta in Italia salgono a 270 miliardi di Euro, con una crescita annua del +11%. L’utilizzo è legato sempre più ad acquisti quotidiani come dimostrano la crescita delle transazioni pro-capite (83 nel 2019 rispetto alle 71 dell’anno precedente, +17%) e il calo del valore medio di ogni transazione intorno ai 53,7 € (circa 3 € in meno rispetto al 2018) – dichiara Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano – . L’incremento riscontrato, seppure più alto della media europea guardando ai dati 2018 (+16%), non risulta però sufficiente per permettere all’Italia di scalare la classifica continentale e andare oltre la 23° posizione (su 27) nella quale già si trovava, ben lontana dai Paesi più performanti come Danimarca, Svezia e Finlandia, che registrano oltre 300 transazioni pro capite all’anno”.
“Tra i pagamenti con carta, continua a crescere il Contactless, arrivato a 63 miliardi di Euro (nel 2018 era a 40,5 miliardi) e a circa 1,5 miliardi di transazioni nel 2019 (+67% rispetto al 2018) – aggiunge Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments – . La crescita del Contactless non è solo una “cannibalizzazione” dei pagamenti con carta tradizionali, ma anche una sostituzione dei pagamenti di minore importo, solitamente effettuati in contante”.
Il mercato eCommerce (acquisti da PC, Smartphone o Tablet) in Italia nel 2019 cresce del 15%, raggiungendo quota 30,3 miliardi pagati con carte o wallet. Come avviene ormai da qualche anno, la componente che sta contribuendo maggiormente all’aumento di questi numeri è lo Smartphone: il Mobile Commerce vale, infatti, ormai il 40% del totale mercato eCommerce (era il 34% nel 2018), ossia 12 miliardi di Euro nel 2019, in crescita del 33%.
Queste alcune delle evidenze emerse dalla nuova edizione dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.
Gli Innovative Payments in Italia nel 2019 valgono oltre 3,1 miliardi di Euro (+109% rispetto al 2018).
I pagamenti attivati da Smart-phone (Mobile Payment) raggiungono quota 1,83 miliardi per un totale di 58 milioni di transazioni. Nel giro di 12 mesi il numero di italiani che ha utilizzato questa mobilità è triplicato, raggiungendo i 3 milioni.
I pagamenti con Smartphone al di fuori dal punto vendita fisico sfiorano quota 1,24 miliardi di Euro (+29%).
I pagamenti con Smartwatch e Wearable nel 2019 toccano 70 milioni di Euro: un mercato che sta muovendo ancora i primi passi ma che nei prossimi anni vedrà gli oggetti connessi “indossabili” affiancare lo smartphone nelle abitudini degli italiani.
In un contesto di un generale allargamento dell’abitudine agli strumenti digitali su tutte le fasce di età, lo Smartphone conferma di essere diventato uno dei mezzi preferiti dagli utenti in tutti i campi del mondo finanziario e transazionale, dal banking, all’eCommerce, fino ai pagamenti nelle sue varie forme.
“È stata condotta un’indagine quantitativa su un campione di 2.000 individui, rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 64 anni, utenti di internet – afferma Flora Bova, Client Manager-Customer Experience-Insights Division di Kantar, partner della ricerca –. Il 93% degli intervistati dichiara di avere almeno un conto corrente, la quasi totalità del campione ha una carta di pagamento. Il 78% di chi non possiede un conto, infatti, utilizza una carta prepagata. Ogni intervistato possiede mediamente oltre 2 carte di pagamento (2,3); nel 62% dei casi si tratta di carte di debito. Il 94% degli intervistati possiede uno Smartphone e il 40%, dichiara di essere in possesso di un dispositivo abilitato all’utilizzo dell’NFC per effettuare pagamenti Contactless. Inoltre, il 74% degli intervistati usa lo Smartphone per effettuare pagamenti. Sono tuttavia i Wearable quelli più usati per i pagamenti: un quarto di chi li possiede ha già effettuato un pagamento Contactless e il 53% del campione si dichiara propenso ad utilizzare il Wearable per pagare nel 2020”.
Un fattore in comune a tutte le iniziative di successo che si stanno sviluppando è la collaborazione fra i diversi player, che in molti casi è
coopetizione tra attori/competitor (possono avvenire tra attori bancari e non, tra fornitori di servizi ed esercenti, tra produttori di device e startup…).
Se in un primo momento le banche del mondo occidentale avevano iniziato a offrire soluzioni NFC in autonomia tramite sistemi Cloud all’interno dei propri Wallet o delle proprie app bancarie, ad esempio, le stesse hanno poi privilegiato soluzioni terze offerte in partnership con i grandi attori tecnologici basate sull’hardware del device o sui sistemi operativi. La collaborazione, per ora, risulta vincente per tutti: da un lato le banche offrono ai loro clienti servizi di pagamento facili da utilizzare, dall’altro i produttori di device hanno fidelizzato i propri clienti o ottenuto nuovi ricavi derivanti dalle fee applicate ai pagamenti.
“Dal lato della user experience, qualsiasi oggetto connesso e intelligente già oggi può potenzialmente abilitare un pagamento: oggetti indossabili, elettrodomestici, altoparlanti, automobili. In questi casi, saranno i produttori a giocare un ruolo fondamentale nei prossimi anni, realizzando applicazioni ad hoc per integrare i diversi sistemi di pagamento”, conclude Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments.
L’edizione 2019-2020 dell’Osservatorio Innovative Payments è realizzata con il supporto di Banca IFIS, Banca Mediolanum, Edison, Enel, Eni, HYPE, Ingenico Italia, Intesa Sanpaolo, Mastercard, Nexi, PAX Italia, Pay Replay, PayPal, Plick, Postepay, Sinergia – Iccrea Banca, SisalPay, UBI Banca, Unicredit, UnipolSai; Agos, Banca Cambiano 1884, Banca di Asti, Banca Popolare di Sondrio, Banco BPM, Banco Desio, BNL – Gruppo BNP Paribas, Cassa Centrale Banca – Gruppo Bancario, Custom, Deloitte Digital, ING, Konvergence, Mercury Payment Services, MSC Cruises, SIA, Sparkasse – Cassa di Risparmio.