Le rivendite del Vending italiano: sale il fatturato, ferma la redditività

L’Analisi di Bilancio delle “Top – 2018” mostra un comparto che produce ricavi ed è poco indebitato ma con indici finanziari altalenanti

 

L’analisi di bilancio relativa alle “Top” Rivendite del Vending italiano su base fatturato 2018 prende spunto dalla prima parte dello studio uscita sul numero precedente di Vending Magazine (n. 360, dicembre 2019). I diversi parametri di lavoro stabiliti dalla nostra testata e da Cerved rispetto allo scorso anno, hanno fatto sì che siano entrate nello studio 10 nuove aziende.

Innanzitutto sono da fare alcune precisazioni relativamente alle metodologie e ai dati utilizzati.

Per quanto concerne tre aziende – Liomatic S.p.a., D.A.I. S.p.a. e G.E.O.S. Sardegna S.r.l. – l’attività prevalente è quella di gestione. L’unico dato disponibile riconducibile esclusivamente all’attività di rivendita è il fatturato, pertanto è il solo valore considerato nell’analisi.

In alcune tabelle, e per determinati valori, sono presenti celle che riportano la dicitura n.c. (non calcolabile). Questo significa che, a partire dai bilanci disponibili, non è stato possibile ricavare un dato affidabile secondo le procedure adottate da Cerved.

Al netto della classifica per fatturato, non compaiono nell’analisi – che riguarda solo le società di capitali – le aziende Ennegi di Nunzio Galano&C S.a.s. (società di persone), Vending Service (che è diventata una S.r.l. il 31/12/18) e M.D.A. Service S.r.l. (il bilancio non era ancora presente nel database di Cerved il 9/1/2020).

 

SALE IL FATTURATO

Il fatturato cumulato 2018 delle “Top Rivendite” è pari a 264.182.741 €, a cui corrisponde un fatturato medio di 10.567.310 €, in aumento del 29,3% rispetto ai dati del 2017 e del 34,9% rispetto al 2016.

 

STABILE IL RISULTATO NETTO

A fronte di un fatturato in crescita, il Risultato netto medio resta sostanzialmente stabile, passando dai 288.907 € del 2016, ai 279.093 € del 2017, ai 296.497 € del 2018.

 

INDICI FINANZIARI ALTALENANTI

Questo andamento determina una contrazione di uno dei principali indicatori di redditività, il ROS, Return on sales, che si ottiene rapportando il risultato operativo al fatturato. Il margine operativo sulle vendite passa dal 6,4% del 2016, al 5,6% del 2017, al 5,1% del 2018.

Invece, l’andamento del ROE, la redditività rispetto al Patrimonio Netto investito dai soci, è altalenante, passando dall’8,50% del 2016, al 7,53% del 2017 e all’8,23% del 2018.

Il ROI medio, che rappresenta la redditività della gestione caratteristica, e che dipende dal Risultato operativo e dal Capitale investito, è in aumento, passando dal 6,62% del 2016, al 5,91% del 2017 e all’8,14% del 2018. Quindi cresce la redditività rispetto agli investimenti in capitale fisso e in capitale circolante.

C’è un peggioramento di alcuni indicatori squisitamente finanziari, che, comunque, si mantengono su livelli buoni o comunque accettabili.

Il rapporto di indebitamento medio del 2018 è pari a 0,89, contro lo 0,66 del 2017 e lo 0,65 del 2016. Quindi il valore è in peggioramento ma si mantiene su buoni livelli.

Gli oneri finanziari medi sul fatturato sono allo 0,34%; erano lo 0,10% nel 2017 e lo 0,17% nel 2016.

Gli oneri finanziari sul MOL mostrano un deciso incremento, passando allo 6,15% del 2018 rispetto all’1,77% del 2017 e al 2,53% del 2016.

In generale il comparto delle Rivendite presenta un rapporto di indebitamento basso e un peso degli oneri finanziari trascurabile per molte delle realtà prese in esame dallo studio.

Per ogni valore esaminato è stata inoltre individuata una “Top 5” delle migliori aziende.

 

RICAVI: GUIDA LA VENDOMAT

La rivendita leader per quanto riguarda i ricavi è Vendomat S.p.a., con 39.250.000 €; seguono Liomatic S.p.a. (31.013.486 €) e General Vending S.p.a. (27.466.000 €). Queste 3 aziende hanno il fatturato in crescita rispetto all’anno precedente del 7%, 8% e 9%.

 

LUDOMATIC LA MIGLIORE COME ROI

Per il ROI in testa alla classifica troviamo Ludomatic Vending Group S.r.l. col 61,6%; al secondo posto Ge.O.S. Campania S.r.l. col 19,9% e quindi Parivend S.r.l. col 12,5%.

 

IL ROE PREMIA LA GE.O.S. CAMPANIA

Il ROE è appannaggio di Ge.O.S. Campania S.r.l. con il 50,2%, che precede Ludomatic Vending Group S.r.l. (43,0%) e Sima Service S.r.l. (36,8%).

 

DI DONATO “TOP” COME MARGINE SULLE VENDITE

Il ROS vede prima in classifica la Di Donato Vending S.r.l. con un margine sulle vendite del 10,3% (era al terzo posto nel 2017); seguono Agnelli Piero S.r.l. (10,1%) e Systema Vending S.r.l. (7,9%) che era al primo posto nel 2017.

 

AGNELLI PIERO COL MINOR INDEBITAMENTO

Per gli indicatori relativi all’indebitamento sono molte le aziende a mostrare livelli particolarmente bassi. Nello specifico, il rapporto di indebitamento di Agnelli Piero S.r.l. si ferma allo 0,26, mentre R.R. Vending S.R.L. è allo 0,29 e Vendomat S.p.a. allo 0,32.

 

DI DONATO, R.R. E SYSTEMA SENZA ONERI FINANZIARI

Tre aziende non evidenziano oneri finanziari (Di Donato Vending S.r.l., R.R. Vending S.r.l. e Systema Vending S.r.l.) e diverse altre rivendite hanno valori prossimi allo zero.

 

SALGONO I COSTI DI GESTIONE

Per quanto riguarda i consumi di materie rispetto al totale dei costi, il valore medio è in leggera diminuzione (82,21% nel 2018 rispetto all’82,87% del 2017 e all’83,2% del 2016). Questo sta a significare che l’incidenza dei costi di gestione è in aumento.

 

 

Per leggere tutto il report cliccare qui (solo per abbonati) a pag. 36

 

 

NOTA METODOLOGICA

Indici di redditività:

ROE – Return on Equity: (Risultato netto rettificato/Patrimonio netto ante distribuzioni deliberate)*100

ROI – Return on Investent: (Oneri finanziari + Risultato netto rettificato + Voci di lavoro)/Capitale Raccolto*100

ROS – Return on Sales: (Utile corrente ante gestione finanziaria + voci aggiuntive)/Ricavi netti *100

Rapporto di indebitamento: (Debiti consolidati + totale passivo a breve termine)/Patrimonio netto

MOL, Margine Operativo Lordo:

A.1 “Ricavi operativi” (in cui si ricomprendono anche recuperi di costi, royalties, contributi promozionali da fornitori ecc.) se dettagliabili dalla voce A.5 “Altri Ricavi”

+ Variazione rimanenze semilavorati e prodotti finiti

+ Capitalizzazioni di immobilizzazioni materiali

+ Contributi in conto esercizio

– Acquisti netti

+ Variazione materie prime

– Costi per servizi e godimento di beni di terzi (in cui si ricomprendono anche costi operativi che l’azienda ha ricompreso nella voce B.14 “oneri diversi”, qualora dettagliati in Nota Integrativa)

– Costo del lavoro.

EBITDA: MOL + Saldo ricavi e oneri diversi non rientranti nel concetto di attività caratteristica

 

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