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RIDUZIONE DELLA PLASTICA: CDA ENTRA IN REDAZIONE

L’impresa di gestione CDA entra nelle redazioni di alcuni quotidiani locali del Friuli Venezia Giulia all’interno di un progetto che ha come obiettivo la riduzione progressiva della plastica negli ambienti di lavoro. Un obiettivo condiviso con il Gruppo GNN Gedi News Network che per la propria svolta “green” ha voluto nelle sedi del “Messaggero Veneto” di Udine e de “Il Piccolo” di Trieste un distributore automatico per l’erogazione d’acqua in borracce e bicchieri. Il suo nome è Källa ed eroga acqua frizzante e naturale. E’ collegato alla rete idrica e grazie a lampade debaterizzanti e a un micro filtro a carboni attivi e argento, l’acqua è controllata, buona e priva di sedimenti.

La stessa filosofia – evitare la plastica, riutilizzare e riciclare – accomuna in redazione le macchine del caffè touch screen sulle quali sono state installate fotocellule che permettono di usare una tazza personale la cui presenza, rilevata, evita che sia erogato un bicchiere monouso. Nel caso non si disponga del proprio contenitore, al costo di 5 centesimi aggiuntivi il bicchiere erogato è in materiale biologico compostabile di carta e cartone.

Il progetto promosso dall’azienda dell’amministratore delegato Fabrizio Cattelan, include anche Tritech, il compattatore CDA che “premia” i comportamenti virtuosi e incentiva al corretto smaltimento dei rifiuti in un sistema win win. Come? Ogni volta che una bottiglia viene inserita in Tritech la chiavetta dell’utente viene ricaricata dei 10 centesimi di cauzione prelevati all’acquisto della bottiglietta stessa.

Con il distributore, CDA ha fornito in anche 240 Urban Bottle WAMI (acronimo della societĂ  benefica “Water with a Mission”) personalizzate con il logo delle due testate. A soli 15 centesimi, i giornalisti potranno riempire la propria borraccia, riutilizzabile all’infinito e fare del bene al prossimo donando  acqua potabile a chi non ha accesso alla risorsa idrica. CDA sta contribuendo, infatti, alla realizzazione di un acquedotto in un villaggio del Senegal. I numeri fotografano l’impatto stimato: l’acquedotto garantirĂ  acqua potabile a 26 famiglie per un totale di 467 persone.

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