Serim e i suoi primi 40 anni

Vending soprattutto ma non solo. Oggi il Gruppo lombardo è una realtà con “più anime” e interessi allargati nei bar e nel catering. A Milano sta per partire il grande progetto “Il Mercato dell’Isola”

Bruno Mazzoleni

Il 2019 è un anno importante per il Gruppo Serim che festeggia il quarantennale di attività con un trend di continua crescita e un approccio sempre più innovativo e proattivo.

CHI È OGGI SERIM

Serim, oltre alla sede storica di Carugate, opera territorialmente con altre 5 sedi tra Lombardia, Piemonte, Liguria e Toscana; conta più di 500 collaboratori e un fatturato di circa 55 milioni di Euro, frutto di un rafforzamento delle strutture logistiche – tra le quali la nuova sede di Torino – delle strutture operative, come la nuova officina di Carugate (Milano), e una nuova politica commerciale volta a valorizzare gli aspetti qualitativi dei prodotti e del servizio offerto.

L’azienda è articolata, infatti, in 2 divisioni: il core business è ovviamente il servizio tramite distributori automatici, seguito dall’attività Bar e Catering che si concentra su questi specifici segmenti di mercato.

Un’azienda con “più anime”, in perfetta sintonia tra loro. Le attività sono sinergiche nei prodotti alimentari e nelle tecnologie d’utilizzo: ad esempio con una sola chiave si può consumare al distributore automatico, al bar e alla mensa.

La proposta di Serim è vasta e apprezzata in contesti differenti tra loro. Merito della capacità, altamente innovativa, di ampliare lo sguardo oltre i confini del Vending tradizionale.

“I nostri punti di forza – commenta Bruno Mazzoleni, amministratore di Serimsono il lavoro di squadra unito a una continua formazione del personale, ormai altamente specializzato e preparato per comprendere e interpretare le necessità di un mercato in perpetuo mutamento”.

 

LE STRUTTURE OPERATIVE

Serim oggi conta 6 sedi operative, 250 automezzi e oltre 20.000 m2 di uffici, laboratori e magazzini.

14.000 distributori automatici installati, 4.000 macchine OCS e circa 50 bar completano la grande forza competitiva di Serim.

Un volume d’affari con un trend sempre positivo che ha portato Serim ad ampliare gli spazi dedicati all’attività quotidiana: una nuova officina di 3.500 m2 coperti e 7.000 m2 esterni, completa di uffici per il personale tecnico e di una nuova regia per un’innovativa gestione degli operatori esterni.

Con oltre 100 milioni di consumazioni erogate ogni anno, Serim è in grado di servire piccole e grandi realtà: dagli uffici commerciali a strutture pubbliche e private, dagli studi professionali alle multinazionali.

LO SGUARDO SEMPRE AL FUTURO

Una realtà molto dinamica, insomma, quella di Serim: merito anche del turnover del personale interno, un cambio generazionale che, nell’ultimo decennio, ha contribuito a portare nuove idee, nuovi modelli organizzativi e una maggiore ricettività, soprattutto in fatto di tecnologie.

E questa percezione la si prova già quando si varca la soglia della sede principale di Carugate: nelle zone break, riservate ai dipendenti e alla clientela esterna, ci si trova di fronte a distributori di ultima generazione con touch screen e pagamenti digitali tramite App. Altro che semplici “macchinette”, i nuovi distributori sono il risultato di complessi processi di ricerca e tecnologia, ma allo stesso tempo, sempre più user-friendly e interattivi.

Grandi passi avanti sono stati compiuti anche nel campo dei sistemi di pagamento. Le “vecchie” monete stanno lasciando spazio a strumenti più innovativi e attuali quali smartphone, carte contactless e app.

E proprio in riferimento a questo nuovo modo di concepire la customer experience, Serim inaugurerà a breve le prime batterie di distributori “intelligenti” presso il Passante ferroviario di Milano: niente moneta, solo pagamenti contactless o tramite smartphone e Satispay, per un modello di locazione vending che l’azienda ritiene sia paradigmatico su come dovrà evolvere il nostro settore nell’interazione con una clientela sempre più giovane e digital.

Un rinnovamento del parco macchine e accessori iniziato ormai da tempo e che è stato incentivato anche dalle agevolazioni fiscali legate all’iperammortamento che ha portato Serim a investire pesantemente nell’Industria 4.0.

Partner del consorzio Coven, Serim ha accolto la proposta di Sitael S.p.A. di adottare il sistema di pagamento mobile e telemetria MatiPay e ora lo sta implementando sui 20.000 distributori sparsi su tutto il territorio di competenza per una gestione coordinata e all’avanguardia.

Una scelta avveniristica che ha contribuito anche a migliorare l’efficienza del servizio offerto oltre che ad aumentare la qualità percepita dal cliente, vista la gestione più accurata degli eventuali guasti tecnici o vuoti prodotto.

La Distribuzione Automatica fa ormai parte della quotidianità delle persone ed è fondamentale per Serim offrire un servizio tailor-made – prosegue Bruno Mazzoleni – . L’attenzione al cliente si traduce in diversi ambiti. In termini di assistenza tecnica: l’operatore è, infatti, in grado di intervenire entro 2 o 3 ore dalla chiamata d’intervento. In termini di varietà di prodotti, poiché con un solo distributore si riescono a offrire dalle 40 alle 60 referenze e non si parla solo dei classici snacks ma anche di prodotti freschi o addirittura di DPI. In termini di design, con una spinta personalizzazione estetica dei distributori e delle strutture automatiche”.

 
UN’AZIENDA CONCRETAMENTE SOSTENIBILE

Ma ci sono altre tematiche sulle quali Serim si sta muovendo e per le quali sta attivando risorse interne e rivedendo il tradizionale modo di fare Vending.

Per il tema del “plastic-free”, Serim, oggi sta utilizzando bicchieri monouso in carta e palette caffè in legno ma, in un’ottica futura, si è già posta un prestigioso obiettivo. Vorrebbe cioè aderire al progetto RiVending, fortemente sostenuto da Confida, da Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e Unionplast (Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche – Federazione Gomma Plastica): un circolo virtuoso che mira al recupero e riciclo separato, a favore di un’efficiente ed effettiva economia circolare.

Il concetto di sostenibilità ambientale non si limita al Vending ma anche alle divisioni bar e catering dove l’azienda già utilizza prodotti monouso compostabili e riciclabili. Entro fine anno, Serim prevede di uniformarne tutta la linea.

Anche in fatto di salute, Serim si impegna a incentivare la sana alimentazione e un salutare stile di vita.

Da qualche anno, l’azienda aderisce, infatti, al Programma WHP (Workplace Health Promotion), il piano “Aziende che Promuovono la salute” che, in collaborazione con ASL Milano 2, ha come obiettivo la promozione dei cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro al fine di renderli favorevoli all’adozione consapevole e alla diffusione di stili di vita salutari, concorrendo alla prevenzione delle cosiddette NCDs (malattie croniche).

Per la divisione Vending, Serim è promotrice dell’avveniristico “Progetto EAT Alimentazione Sostenibile” del Gruppo San Donato. I distributori automatici “Alimenta la tua Salute” sono rivoluzionari: rappresentano alternative sane al “junk food” che l’ambiente “obesogeno” ci propone a ogni angolo sotto forma di distributori automatici di snack, bibite e merendine di bassa qualità.

I prodotti presenti nei distributori “Alimentazione Sostenibile” sono stati selezionati in base a severi criteri, limitando gli zuccheri aggiunti che favoriscono l’accumulo di tessuto adiposo a livello addominale e l’insorgenza di patologie croniche quali diabete, malattie cardiovascolari e carie.

GLI INIZI DI SERIM… CORREVA L’ANNO 1979

Serim nasce nel 1979 – ricorda Mazzoleni – . Io sono entrato in azienda nel 1981 per sviluppare l’area commerciale, dopo un’esperienza in Zanussi di Valbrembo, oggi Evoca. Mosso da entusiasmo e determinazione, nel 1983 ho proseguito in autonomia, con solo due collaboratori, nell’avventura di Serim. Adesso posso dire che è stata una bella sfida – totalizzante perchè non esistevano orari e momenti di riposo – ma che mi ha regalato grandi soddisfazioni professionali. Serim, per fatturato, si attesta stabilmente tra le prime dieci realtà di settore a livello nazionale. Ciò è anche frutto dell’impegno di allora”.

Alla base del concetto di sostenibilità di Serim c’è una continua ricerca di materie alternative, ponendo particolare attenzione all’aspetto qualitativo e prediligendo, soprattutto per i segmenti Bar e Catering, prodotti proveniente da agricoltura biologica, equo solidali, a KM Zero, NO OGM e senza conservanti.

Con l’idea fissa che il consumatore finale debba essere al centro del processo produttivo, Serim propone anche una linea dedicata a varie intolleranze o allergie: gluten-free, alimenti a basso contenuto calorico e a maggior contenuto in micronutrienti e antiossidanti, senza zucchero per diabetici, farine integrali o farro.

Il tema della responsabilità sociale per Serim ha un valore imprescindibile e, per questo motivo, l’azienda sostiene numerosi progetti sportivi, nel settore giovanile, e sociali, sempre con l’obiettivo di incentivare le attività utili al benessere delle persone.

IL MERCATO ZARA: SERIM NON È SOLO VENDING

Serim è sempre “in movimento” e alla ricerca di novità stimolanti tanto da cogliere le opportunità anche provenienti da altri settori. Alla luce di questa filosofia, nell’ultimo anno è stata creata una newco, la Mediolana, che si occuperà della progettazione e gestione del “Mercato Comunale Coperto Zara”, sito in Piazzale Lagosta, 7 a Milano.

La struttura verrà trasformata in una vera e propria realtà polifunzionale, che affiancherà alla vendita di generi alimentari la somministrazione di alimenti e bevande, come anche attività artigianali o di erogazione di servizi e, infine, attività formative e culturali su cibo, salute ed educazione alimentare al fine di coinvolgere il più possibile gli abitati del quartiere e, perché no, anche portare una dimensione turistica, magari, addirittura internazionale.

Il Mercato Comunale Coperto Zara – primo mercato “plastic free” in Italia – vuol essere un giocatore “vitale” per uno stile di vita sano. Fornirà ai consumatori i prodotti sani e promuoverà altrettante sane abitudini: ad esempio la diffusione di ricette e dimostrazioni dal vivo, cucina, cene di comunità o programmi educativi per le scuole, i bambini e famiglie. L’obiettivo è di rinnovare uno spazio pubblico interno ed esterno e farlo diventare attraente e flessibile. Un luogo di incontro per la gente del quartiere per stimolare il dinamismo dell’area anche al di là del mercato. Sarà un luogo dove sostare e soffermarsi, un luogo dove socializzare contribuendo all’interazione sociale.

Un impatto “positivo”

Il mercato Zara si prefigge un approvvigionamento locale legato all’ambiente. Si creerà cioè una filiera corta, portando i produttori e i fornitori a spiegare ai clienti come nasce il loro prodotto.

Altro aspetto che il Mercato intende perseguire è contribuire alla riduzione della quantità di rifiuti. Lo si farà sposando l’esclusione di plastica dal Mercato. Tutti i fornitori dovranno adeguarsi a tale filosofia e inoltre, per meglio diffondere alla comunità il messaggio, gli stessi potranno utilizzare lo spazio dedicato al sociale presente all’interno della struttura come vetrina per mostrare al pubblico quali sono stati i criteri etici e pratici che hanno fatto di loro delle aziende ecologiche.

Il mercato Zara ha anche l’obiettivo di promuovere la consapevolezza di nutrirsi o consumare a basso impatto ambientale, come ridurre il cibo sprecato nelle famiglie con l’introduzione di nuove abitudini alimentari. Così facendo l’intero quartiere avrà una forte immagine positiva sociale, ambientale e culturale. Perché non dobbiamo dimenticare che l’alimentazione è cultura. All’interno del mercato il cliente avrà la possibilità di trovare ogni tipo di alimento sano che potrà consumare sul posto, portarselo a casa o ordinandolo via internet. Oltre agli orari di apertura dalle ore 8 alle ore 24, il punto di forza del Mercato Zara sarà il rapporto diretto tra venditore e ospite cliente e l’appartenenza di questo luogo agli abitanti del quartiere.

Questa iniziativa, promossa dal Comune di Milano con l’intento di rivalorizzare una buona parte delle sue aree metropolitane, è stata presentata lo scorso luglio nella “vecchia” struttura del mercato. All’incontro sono intervenuti il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e Bruno Mazzoleni in qualità di titolare del nuovo progetto architettonico. All’incontro hanno partecipato parecchi mass-media sia della stampa generica che specializzata. Sul sito www.serim.it si possono trovare i resoconti di diversi quotidiani (Corriere della Sera, Il Giorno, La Repubblica, ecc.) e i video e le foto pubblicati dal profilo facebook di Vending Magazine.

Con questa sempre maggiore diversificazione dell’attività, come vedremo allora Serim tra 10 anni?Sicuramente alle prese con nuove sfide – conclude Bruno Mazzoleni –. La nostra realtà è sempre alla ricerca di stimoli ed opportunità. Non ci fermeremo sicuramente. Il cambio generazionale, che già si sta concretizzando, contribuirà a rendere ancora più viva questa mentalità.”

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