Sono circa 2.000 le aziende che hanno confermato la loro partecipazione al grande hub internazionale dell’ospitalità professionale in programma a Fiera Milano di Rho dal 18 al 22 ottobre. Ruolo centrale per il settore Caffè/Bar/Vending. Oltre 500 appuntamenti tra eventi, contest e showcooking
Ristorazione, pasta, pizza, gelato, caffè, bar, arredo e bakery: tutto in un’unica manifestazione. Le parole che, ai cinque angoli del pianeta, celebrano il successo del Made in Italy si ritrovano “sotto lo stesso tetto” alla 41°edizione di Hostmilano (fieramilano, dal 18 al 22 ottobre 2019), l’appuntamento che nel mondo dell’ospitalità è diventato un vero e proprio sinonimo di innovazione e di “fucina” di tendenze, oltre che il luogo ideale per incontrare le più importanti realtà del settore, nazionali e internazionali.
Lo dimostra il fatto che, a un mese dall’inaugurazione, sono circa 2.000 le aziende che hanno confermato la loro partecipazione (+8% rispetto alla stessa data del 2017), con circa 800 realtà straniere (+10%), queste ultime in rappresentanza di 54 Paesi (tra le new-entry ci sono Albania, Argentina, Colombia, Iran, Lettonia, Libano). Guardando ai dati degli espositori e alla suddivisione per macrosettori si scopre che la ristorazione professionale, insieme a Pane/Pizza/Pasta, rimane l’ambito più rappresentato (43,94%), seguito da Caffè/Tea/Vending/Gelato/Pasticceria (37%) e dall’Arredo/Tavola (19,1%).
I visitatori e i professionisti troveranno, durante i 5 giorni della manifestazione, un fitto menu di esibizioni e show-cooking; campionati e percorsi del gusto; tavole rotonde e sfide tra maestri pasticceri, chef stellati, baristas e designer. Il tutto si accompagnerà al più grande osservatorio del settore Ho.re.Ca. in fatto di novità e trend, approfonditi fin nei loro aspetti più glamour.
Oltre 27 miliardi di Euro nel 2018, con la previsione di superare quota 31 miliardi entro il 2021. Se i dati del Sistema Informativo Ulisse confermano come il giro d’affari legato al commercio mondiale delle Apparecchiature Professionali non conosca battute d’arresto (con l’Italia che resta al primo posto nella classifica dei Paesi esportatori), la stessa cosa si può dire della vocazione di Hostmilano a essere, edizione dopo edizione, sempre più hub dell’equipment globale. Lo dimostra, solo per fare un esempio, il capitolo partnership, mai come quest’anno ricco di un network realizzato con le più importanti associazioni del comparto, italiane e internazionali. Queste ultime provenienti dai maggiori mercati di riferimento della manifestazione – come Regno Unito e Nord America, Spagna e America Latina – e tutte, non a caso, presenti a ottobre a Milano per sfruttare le occasioni di business e networking di Host. Un network nato e cresciuto nelle ultime edizioni e che ha come obiettivo quello di concentrare un numero sempre crescente di decision maker del settore, per favorire l’incontro tra una domanda e un’offerta internazionale e qualificata.
A rendere ancora più evidente lo sguardo che l’appuntamento di Fiera Milano intende gettare oltreconfine sarà la folta rappresentanza di hosted buyer. Grazie anche alla collaborazione con ICE Agenzia, saranno, infatti, oltre 1.500 addetti gli addetti ai lavori di 80 Paesi, con l’80% di turnover, provenienti principalmente da USA, Canada, Medio Oriente, UAE, Cina e Russia.
Per il caffè è il momento di osare. Caffè ai superfood, Nitro Coffee, Goth Latte – ai carboni attivi – caffè all’uovo o agli estratti di fiori: sono le 5 tendenze più d’avanguardia individuate da una recente ricerca internazionale. E poi c’è il must estivo del cold brew e vanno sempre forte specialty, monorogine ed estrazioni alternative.
Come trasformare queste suggestioni creative in moltiplicatori del business, magari anche grazie all’ibridazione con altri settori come il pastry e il bakery? Al Sic – Salone Internazionale del Caffè, storico appuntamento ospitato all’interno di HostMilano – coloro che hanno fatto della passione per il caffè la loro professione troveranno non solo tutti i più importanti attori della filiera italiani e internazionali, ma anche un palinsesto di eventi, contest e momenti di formazione, con la presenza dei più quotati baristas mondiali. E un’opportunità unica di conoscere in anteprima le tendenze di domani in termini di format, layout e innovazione tecnologica.
L’Italia sta diventando sempre più un laboratorio di nuove tendenze della caffetteria: anche il Paese che ha inventato l’espresso scopre, infatti, le nuove estrazioni e gli aromi originali. E dall’incontro fra tradizione italiana e novità cosmopolite nascono proposte originali e interessanti pronte a essere replicate nel mondo.
Merito certo dell’arrivo anche in Italia delle grandi catene internazionali, ma anche di una pattuglia sempre più folta di baristi in grado di proporre, come dei veri e propri sommelier, prodotti diversi, raccontando a chi sta dall’altra parte del bancone le qualità di ogni proposta.
Merito anche della famosa “Terza Onda”, che portando in primo piano monorigine ed ”Ethical sourcing”, ha cambiato la percezione del mondo del caffè. A cominciare dall’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità (dalle capsule monouso prodotte con materiali riciclabili all’utilizzo di tecnologie sempre più green) o dalla ricerca di un prodotto che deve essere sempre unico e originale. Come? Grazie a strumenti come le certificazioni, al packaging accattivante, a location attrattive e, da non dimenticare, a tazzine personalizzate per forma, spessore e capacità. Perché avere un modello esclusivo in relazione alle diverse tipologie di caffè e di preparazione della bevanda è uno di quei fattori in grado di rendere unica l’esperienza per il consumatore finale.
Che tutto ciò che ruota intorno al caffè sia in piena salute lo confermano anche i dati del Sistema Informativo Ulisse. Il commercio mondiale del comparto Caffè/Macchine per Caffè/Vending Machine ha raggiunto nel 2018 un nuovo massimo, superando quota 17 miliardi di Euro (l’aumento medio nel decennio in corso è stato prossimo al 10% annuo). E non è tutto, perché le prospettive di crescita dell’intero settore riguardano anche gli anni fino al 2022 (+6,1% medio annuo in Euro).
In buona salute appaiono, in particolare, i segmenti Premium-Price (nel periodo 2008-2018 il loro market share è passato dall’11,2% al 25,7% del totale mondiale) e quelli di fascia Medio-Alta, che hanno aumentato di quasi 7 punti la propria incidenza rispetto a 10 anni prima.
Per quanto riguarda l’export, a trainare la domanda di importazioni a elevato valore aggiunto sono mercati come Francia, Regno Unito, Germania, Olanda, Spagna, Canada e USA, a cui si sono aggiunti, negli ultimi tempi, Cina e Hong Kong, Sud Corea, Emirati Arabi Uniti e Australia.
Tra le mete delle vendite italiane del comparto – con i suoi 2,7 miliardi di Euro nel 2018, il Belpaese si conferma il leader globale nelle esportazioni Premium-Price e, specificatamente, nei distributori automatici – ci sono soprattutto Germania, Francia, Stati Uniti, Russia (in crescita), Regno Unito e Austria.
Info su: www.host.fieramilano.it, @HostMilano, #Host2019.
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