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Confida cresce nei numeri e nelle attività

L’Assemblea dello scorso 8 giugno ha ospitato la relazione del presidente Massimo Trapletti: “Il Vending è sottostimato e attaccato. Dobbiamo tirare fuori l’orgoglio”

 

Massimo Trapletti

Sabato 8 giugno si è tenuta l’Assemblea Generale 2019 di Confida presso il Milano Luiss Hub, uno spazio polifunzionale promosso dall’Università Luiss in collaborazione col Comune di Milano che ospita al suo interno una business school, un’area dedicata alle start-up e una alla manifattura digitale. Un luogo simbolico, interamente dedicato all’innovazione, che Confida ha scelto per sottolineare gli sforzi che il settore e l’associazione stanno facendo per guardare al futuro.

L’Assemblea è stata aperta dal Presidente di Confida, Massimo Trapletti, che nel suo intervento ha presentato le attività che Confida sta portando avanti rispettando l’ambizioso Piano Quadriennale 2018-2022: la difesa del settore in Italia e in Europa, l’attenzione a cogliere le opportunità delle agevolazioni fiscali e dell’innovazione, la promozione di semplificazioni burocratiche e della crescita del comparto, il miglioramento dell’immagine del Vending soprattutto rispetto al consumatore, la crescita delle relazioni con gli stakeholder, lo sviluppo di Confida sia in termini di numero di associati, sia di servizi erogati, sia di attenzione ai territori.

Il Direttore di Confida, Michele Adt, dopo un’analisi della crescita dell’associazione negli ultimi anni (515 associati a fine 2018: +43 rispetto all’anno precedente), ha approfondito alcuni progetti a partire dall’attività che si sta facendo in Italia e in Europa per difendere il settore da un’interpretazione ideologica e fuorviante della Direttiva UE sulla Plastica (che penalizza il nostro settore senza portare reali vantaggi all’ambiente), all’opportunità operativa e fiscale dell’iperammortamento per le vending machines interconnesse, ai tavoli tecnici sui distributori automatici, allo studio affidato al Politecnico di Milano sui protocolli informatici del set

Michele Adt

tore. Un approfondimento è stato fatto anche sui nuovi servizi dell’associazione: dagli 8 sportelli di consulenza, alle commissioni tematiche, alla formazione professionale, alle convenzioni e all’attività di indagini e ricerche che sono state potenziate fino agli eventi per gli associati e al progetto “Vending Sostenibile”.

Nel pomeriggio invece si è tenuto, invece, il convegno “Il Vending del futuro: il consumatore al centro”. Aperto dal Presidente del Gruppo Giovani di Confida, Roberto Pace, ha visto la presentazione dello studio sul consumatore del Vending da parte di Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos. È seguito un dibattito, moderato dal giornalista Armando Garosci di Largo Consumo, con la partecipazione di Roger Botti, Direttore Generale di Robilant e  Matteo Flora, fondatore di The Fool.

 

LA RELAZIONE DI MASSIMO  TRAPLETTI: “TUTELARE IL VENDING ITALIANO”

“L’anno che abbiamo alle spalle è stato importante e impegnativo sia per l’Associazione, sia per il settore in un contesto politico ed economico non positivo. A fine 2018 l’Italia è entrata in recessione: negli ultimi due trimestri dell’anno il PIL è stato negativo e la crescita del +0,2% del primo trimestre del 2019 certamente non può rallegrarci. La situazione politica è confusa, sempre in bilico tra i contrasti delle due forze politiche che formano il Governo le quali hanno progetti e visioni opposte e non danno a noi imprenditori e ai consumatori quella necessaria stabilità per alimentare la fiducia che serve per la crescita.

In questo contesto negativo il nostro settore, però, non è stato a guardare, si è rimboccato le maniche e ha lavorato duro. Il 2018 si è chiuso per il Vending con una crescita del +3% del fatturato dell’automatico e anche il mercato del porzionato ha rallentato le perdite dopo anni di cali a doppia cifra dovuti alla concorrenza di altri canali. Segno che le aziende del nostro settore non si sono date per vinte: hanno studiato nuove strategie e le hanno messe in atto con successo.

Alla scorsa Assemblea mi ero presentato con un programma per il quadriennio 2018-2022 che il Consiglio Direttivo ha approvato e che insieme stiamo realizzando. Questo programma è finalizzato a valorizzare il nostro settore troppo spesso sottostimato e attaccato. Che siano l’aumento dell’I.V.A., i corrispettivi, la sana alimentazione o adesso la plastica, il Vending, si trova troppo spesso oggetto di ingiustificati attacchi e tentativi di penalizzarlo.

Per questo dobbiamo tirare fuori l’orgoglio, dobbiamo difenderci e nel contempo far conoscere di più il nostro settore, quanto di buono fanno ogni giorno le nostre imprese e i nostri dipendenti per i clienti, i consumatori e il Paese.

 

IL VENDING AL CONTRATTACCO

In questo senso, abbiamo innanzitutto rafforzato la nostra presenza nell’associazione europea (EVA) anche grazie alla presidenza di Paolo Ghidotti, e al lavoro di 4 consiglieri italiani (Davide Celin, Massimo
Daolio, Alberto Giavoni e Michele Adt).
Abbiamo svolto un ruolo da leader in particolare sulla Direttiva Europea sulla Plastica, rafforzando l’incisività dell’associazione europea sulle istituzioni di Bruxelles per far sentire la voce del Vending.

Anche se si trattava di una partita molto difficile (il monouso in plastica è un prodotto italiano che i parlamentari di altri Paesi non erano interessati a difendere), non abbiamo desistito: abbiamo presentato emendamenti, abbiamo ingaggiato un ex presidente del Parlamento europeo come consulente (Mario Mauro), abbiamo parlato con molti parlamentari e, attraverso di loro, raccolto firme. Il Vending ha potuto presentare le sue ragioni e le sue soluzioni al Parlamento Europeo.

Non potevamo dare per persa questa battaglia senza combatterla (come forse avrebbe preferito qualche nostro collega straniero…): in primis per i nostri associati e gli amici che producono i prodotti monouso in plastica (penso in particolare alle aziende di palette che vedono il loro futuro incerto a causa di questa Direttiva) ma non solo. Anche per i gestori, per cui questi prodotti sono essenziali per svolgere il proprio servizio, e per tutto il settore.

Ora la battaglia si è spostata in Italia dove stiamo lavorando affinché la legge che recepirà la Direttiva non sia più restrittiva della Direttiva stessa come sta succedendo in Francia – dove hanno anticipato di un anno l’abolizione delle palette in plastica e stanno ragionando sull’abolizione anche di bicchieri in plastica e di quelli in carta con pellicola in plastica – o in Slovenia, Paese che si vanta di essere il primo che abolirà le bottiglie monouso in plastica, o ancora in Germania dove stanno applicando una pesantissima tassa sui bicchieri monouso in plastica per scoraggiarne l’uso.

Non vi nego che anche qui da noi la strada è in salita. Il progetto “Plastic Free Challenge” del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, le spinte di molte associazioni ambientaliste (Legambiente in primis) e la strumentalizzazione politica di molti rappresentanti delle istituzioni locali hanno promosso interpretazioni della Direttiva più restrittive e penalizzanti, in particolare per il nostro settore.

Anche qui non ci diamo per vinti: abbiamo promosso incontri, l’ultimo in Senato sotto il cappello di “Fare Ambiante”, e prodotto materiali per gli associati perché i primi che possono fare qualcosa per “fare chiarezza” sulle normative sulla plastica, invece, siamo proprio noi che tutti i giorni con i nostri commerciali siamo presso i clienti.

I mass-media, le associazioni ambientaliste e i politici stanno rappresentando in maniera fuorviante i contenuti della Direttiva, inserendo nel divieto anche i bicchieri e le bottiglie di plastica che non ci sono. Siamo noi che dobbiamo fare “contro informazione”. Non dobbiamo perdere alcuna occasione di spiegare ai nostri clienti e alle istituzioni locali cosa dice veramente la Direttiva. Non dobbiamo permettere queste fughe in avanti che trovano spazio e credito grazie “all’ignoranza” dei contenuti della direttiva.

Oltre ad aver promosso incontri, convegni e riunioni con i rappresentanti delle istituzioni, stiamo diffondendo il progetto RiVending che può rappresentare un argine al dilagare del “plastic free”. Stiamo, infine, intraprendendo delle azioni legali, da soli e con altre associazioni, per bloccare delle ordinanze locali particolarmente dannose per la nostra attività.

Andremo avanti. Anche se la partita è difficile, Confida combatterà con tutte le sue forze per mitigare l’impatto della Direttiva in Italia.

 

LEADER NEL MONDO CON VENDITALIA

Per quanto riguarda Venditalia, l’edizione 2018 che abbiamo alle spalle ha registrato dei numeri eccezionali: oltre 300 espositori provenienti da 20 Paesi (i cui 5 principali sono stati: Spagna, Germania, Olanda, Gran Bretagna, Cina), con una crescita del 12% rispetto alla precedente edizione. I visitatori sono stati più di 15mila provenienti da 103 Paesi. I visitatori stranieri sono cresciuti del 20% facendo di Venditalia una fiera sempre più internazionale: la più importante del Vending al mondo.

Per questo voglio ringraziare il Presidente di Venditalia, Ernesto Piloni, che ha fatto un ottimo lavoro, e gli staff di Venditalia e di Confida che hanno contribuito al successo della manifestazione, oltre a tutte le aziende che ci hanno investito e che l’hanno frequentata.

Segnale di questa crescente importanza della nostra fiera è anche il fatto che, per la prima volta, Venditalia è stata inaugurata alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni: dalla Regione Lombardia, al Comune di Milano, a Confcommercio, ai massimi esponenti di Fiera Milano che hanno potuto vedere l’importanza del settore.

Un’altra novità è stata il palinsesto di convegni, organizzati su temi di attualità e che sono stati tutti apprezzati.

L’evento serale presso lo “Spirit de Milan”, che ha visto la presenza di oltre 700 persone, è stata la degna conclusione di un’edizione di successo.

Ma per la fiera del 2020, che si terrà tra il 20 e il 23 maggio 2020, sono già in cantiere diverse altre novità: prima fra tutte il trasferimento della manifestazione presso il sito espositivo di Rho Fiera, più grande e più moderno, che ci permetterà di crescere ulteriormente.

Oltre a ciò, stiamo promuovendo il nostro evento in Oriente e, in particolar modo, lo abbiamo fatto alla fiera di Guanzhou in Cina e lo faremo a quella della Tailandia a ottobre. Abbiamo firmato un accordo con Guangdong Grandeur International Exhibition Group, società che allestisce manifestazioni fieristiche in China e Thailandia, con l’obiettivo che promuovano, in tutti gli eventi  del Vending da loro organizzati, il Venditalia.

 

IL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI

Confida, anche attraverso la propria rete associativa (EVA a livello europeo, Confcommercio in Italia e Anima per le tecnologie), monitora le normative di interesse per il settore e la relativa attività interpretativa degli organi istituzionali nazionali e locali. Approfondisce le tematiche attraverso le competenze dei componenti degli organi direttivi dell’Associazione e delle commissioni e infine, laddove risulta necessario, interviene nell’interesse del settore attraverso un’attività di lobbying.

Della plastica si è già detto, ma quest’anno abbiamo lavorato su molte questioni.

I corrispettivi del Vending, che non vanno dimenticati perché sappiamo che nel 2023 terminerà la fase transitoria e si passerà alla cosiddetta fase a regime. La Commissione Fiscale di Confida ha continuato a lavorare sul tema. Ancora oggi purtroppo i gestori vivono con disagio la concorrenza sleale di alcuni operatori che non sono in regola con le norme. Abbiamo rappresentato in più occasioni, non ultimo agli Stati Generali 2018 in presenza del Vice Direttore della Agenzia dell’Entrate, Dott. Savini, questo disagio e continueremo a farlo affinché lo sforzo sostenuto per l’adeguamento sia riconosciuto e rispettato.

Sempre con il Dott. Savini abbiamo approfondito la tematica del passaggio a regime e abbiamo avuto qualche rassicurazione sulla conferma dell’infrastruttura oggi utilizzata.

Abbiamo, inoltre, approfondito tematiche di importanza per le imprese come il GDPR Privacy e gli Indici di Affidabilità Fiscale che sostituiranno gli Studi di Settore.

 

LE OPPORTUNITÀ DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI

A questo proposito Confida ha ottenuto qualcosa di storico. Grazie alle competenze della nostra filiera e alla caparbietà con cui l’Associazione ha più volte sottoposto il suo dossier al Ministero dello Sviluppo Economico, siamo riusciti a far inserire i distributori automatici all’interno dell’elenco degli strumenti “iperammortizzabili” sulla base del Piano Impresa 4.0.

E non solo l’agevolazione fiscale è stata confermata anche per quest’anno, ma per la fascia di investimento annuo entro i 2,5 milioni l’aliquota è stata aumentata al 270%.

Voglio lanciare un appello sia ai gestori, sia ai fornitori di tecnologie: sfruttiamo questa opportunità unica per finanziare l’innovazione del nostro settore. Ma facciamolo subito.

Non sappiamo, infatti, se, dati gli investimenti che il Governo ha messo su provvedimenti quali il Reddito di Cittadinanza e “Quota 100”, ci saranno sufficienti risorse per confermarlo nel 2020.

Ai gestori dico di non aver paura di innovare, approfondendo l’opportunità e gli strumenti che consentono alle vending machines di comunicare in maniera bidirezionale con l’azienda.

Ai fornitori di tecnologie dico, invece, di investire in soluzioni che aiutino i gestori a fare questa trasformazione tecnologica. Questi strumenti devono rispettare i requisiti dell’Impresa 4.0 ma non solo. Devono poter dare un servizio che faccia fare un salto di qualità alle imprese di gestione: allarmi macchina, gestione dei prodotti e dati di vendita in tempo reale da remoto devono facilitare l’attività del gestore e non complicarla.

Il mio messaggio è chiaro: lavoriamo tutti insieme come una filiera perché l’obiettivo è comune.

 

PROMUOVERE LE SEMPLIFICAZIONI

A seguito dell’importante risultato ottenuto da Confida con il Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 222 (SCIA 2), che ha semplificato le comunicazioni relative all’installazione e disinstallazione dei distributori automatici, riducendole a una sola comunicazione semestrale, Confida ha continuato a lavorare per l’applicazione di questa semplificazione ed è più volte intervenuta a seguito di casi, segnalati dagli associati, in cui l’applicazione locale della normativa non era corretta.

 

COMBATTERE I FURTI E GLI SCASSINAMENTI

Un tematica molto sentita dalle imprese di gestione riguarda i frequenti furti e scassinamenti ai distributori automatici, in particolare nelle locazioni del settore pubblico e della sanità.

Confida ha realizzato un monitoraggio in collaborazione con Accenture sul fenomeno. Ha avviato rapporti con i “Tavoli Sicurezza” di Confcommercio e ha partecipato agli Stati Generali della Sicurezza organizzati dall’OSSIF (Centro di ricerca sulla Scurezza Anticrimine dell’ABI – Associazione Bancaria Italiana), richiedendo per le imprese del settore: maggiori controlli, soprattutto nei luoghi più colpiti (in primis scuole e ospedali); semplificazioni degli adempimenti burocratici che sono il lato più impegnativo e complicato della vicenda.

Non siamo molto confidenti sui risultati, in quanto rappresentiamo un problema poco rilevante rispetto agli innumerevoli casi di micro criminalità presenti nel Paese. Ma non ci daremo per vinti.

 

CONOSCERE IL SETTORE

Abbiamo innanzitutto potenziato le ricerche di mercato che mettiamo a disposizione gratuitamente degli associati in modo da orientarsi meglio in un settore in rapido cambiamento.

Accanto al consueto Studio di Settore che Confida realizza in collaborazione con Accenture, abbiamo promosso, grazie al Gruppo Giovani di Confida, un’indagine sul consumatore del Vending realizzata con un importante istituto di ricerca qual è Ipsos.

Abbiamo dato vita a due nuove Commissioni su “Category Marketing” e “Innovazione tecnologica e di mercato”, al fine di affiancare gli imprenditori a orientarsi in un momento di cambiamenti come quello che stiamo vivendo.

 

FORTI INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE

Potenziando la comunicazione esterna di Confida, hanno cominciato a proliferare articoli sui mass-media che hanno parlato del Vending. È stata creata una commissione “ad hoc” dedicata alla comunicazione che realizzerà nei prossimi mesi delle ricerche sulla reputazione di settore che ci serviranno come punto di partenza per una grande campagna sulla qualità del Vending che sarà oggetto dell’attività del prossimo anno.

Abbiamo, inoltre, promosso un evento che si è tenuto a maggio a Milano in collaborazione col “Sole24Ore”, a cui hanno partecipato oltre 200 aziende, finalizzato a valorizzare la D.A. come importante canale distributivo alimentare e a condividere gli sviluppi tecnologi e gestionali delle nostre imprese. L’obiettivo è stato quello di farci conoscere e di far avvicinare al Vending le multinazionali del Food.

 

PROGETTI PER UN’IMMAGINE POSITIVA

In questo caso abbiamo fatto leva sull’iniziativa “Vending Sostenibile”, che Confida ha creato dal 2014 e che è cresciuta di anno in anno grazie alla collaborazione di quanti hanno dato il loro contributo nell’omonima Commissione interna.

Sul tema della plastica abbiamo promosso, insieme a Corepla (Consorzio del riciclo della plastica) e Unionplast (Associazione dei produttori di prodotti in plastica), il progetto RiVending, un circuito virtuoso di recupero e riciclo di bicchierini e palette del caffè. Il nostro obiettivo è farlo patrocinare al Ministero dell’Ambiente come vero progetto che mira al riciclo del 100% dei prodotti tecnici in plastica usati nel Vending.

Abbiamo partecipato alla prima edizione della “Milano Green Week” e dato vita al premio “Cresco Award” con cui ogni anno Confida promuove un Comune che si è distinto per un progetto di sostenibilità legato al Vending.

Per promuovere la qualità e le nuove tecnologie del Vending abbiamo, infine, partecipato a Milano Food City, con l’installazione di due smart vending machines che hanno offerto gratuitamente bevande calde al pubblico.

Questo tuttavia è solo l’inizio di un’attività che dovrà crescere anno dopo anno perché il nostro successo dipende anche dalla capacità di migliorare costantemente il servizio, l’offerta alimentare, le tecnologie e l’immagine che sia i clienti che i consumatori ne hanno.

Abbiamo poi potenziato le relazioni con gli stakeholder, incontrando numerosi rappresentati delle istituzioni a livello nazionale e locale. Abbiamo, inoltre, migliorato i rapporti e creato alleanze con le altre associazioni industriali della filiera: il convegno di aprile sulla Direttiva sulla Plastica in Senato, che ha coinvolto 7 associazioni, ne è stato un esempio.

 

NUOVO STANDARD DI SETTORE

Per accompagnare la crescita e l’innovazione nel Vending abbiamo promosso 8 nuovi Sportelli di Consulenza, potenziato la formazione online e d’aula e promosso gruppi di lavoro.

Su spinta del Presidente dei Fabbricanti, Roberto Pellegrini, abbiamo affidato al Dipartimento di IOT del Politecnico di Milano uno studio volto a trovare un nuovo protocollo informatico per il Vending con l’indicazione che sia uno standard adeguato alle nuove esigenze tecnologiche della Distribuzione Automatica a cui l’EVA-DTS non riesce più a dare una risposta adeguata.

 

AUMENTANO GLI ASSOCIATI

Abbiamo investito più risorse economiche in servizi e progetti per gli associati: eventi, indagini e ricerche, formazione, convezioni e sportelli consulenza.Questo impegno nel far crescere i servizi e nel promuovere l’attività di Confida presso le aziende non associate sta dando i suoi frutti.

Il Bilancio 2018 si è chiuso con un’importante crescita delle entrate, generata soprattutto dall’ingresso di 43 nuovi associati.

 

VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI

Anche a livello territoriale, stiamo lavorando per far crescere la presenza di Confida. Sottolineo il lavoro del Presidente dei Gestori, Pio Lunel, che sta girando tutti i territori portando informazioni, consulenza e raccogliendo le richieste di approfondimenti delle delegazioni di Confida.

Concludendo, ringrazio tutto lo staff di Confida per questo primo anno di lavoro insieme: senza il loro impegno nulla di quanto ho esposto si sarebbe realizzato”.

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