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La marcia inarrestabile delle “Top 100” del Vending italiano

Importante crescita di fatturato nel 2017, nettamente superiore ai valori generali di mercato. Aumentano gli utili e l’EBITDA grazie al miglioramento delle performance di alcune grandi realtà nazionali leader di settore

 

Pubblichiamo su questo numero di VM la nuova edizione dell’attesissimo studio sulle “Top 100” imprese di gestione del Vending italiano. Come sempre il lavoro è stato condotto con criteri scientifici da Cerved, il più grande Information Provider in Italia e una delle principali agenzie di rating in Europa, che utilizza la sua metodologia proprietaria per garantire una maggiore precisione delle elaborazioni e del benchmark tra le aziende.

Lo studio, unico in Italia, puntualizza i numeri del “core business” delle imprese di gestione, ovvero le vendite da somministrazione, analizzando direttamente ogni singola impresa che ha i “numeri” per far parte della classifica.

La prima edizione delle “Top 100” venne pubblicata sul numero 171 di VM (Gennaio/Febbraio 2001), quindi 17 anni fa, e, successivamente sui numeri 205, 231, 252, 262, 272, 281, 291, 300, 310, 320, 330 e 340. Quella attuale è, perciò, la quattordicesima edizione dello studio e prende in esame i bilanci dell’anno 2017.

Abbiamo usato – per questa prima parte – solamente i bilanci d’esercizio, rinviando i dati di consolidato e aggregato alla classifica dei “Grandi Gruppi” che verrà pubblicata sul prossimo numero di VM (gennaio-febbraio) assieme all’analisi finanziaria del dottor Franco Bompani.

 

Per la lettura completa di tutte le classifiche, anche in forma tabellare, visionare il PDF sottostante

 

LA CRESCITA DELLE “TOP 100”: I MOTIVI

Le “Top 100-2017” hanno registrato ricavi da somministrazione pari a 1.452.172.930 €uro, con un aumento del 6% rispetto alle “Top 100 – 2016” quando il totale era stato di 1.369.496.108 €uro. I raffronti tra le due annate vanno fatti, però, tenendo conto che, a ogni nuova edizione dello studio, c’è un certo turnover di aziende in classifica. Il trend positivo viene confermato, però, anche se si confrontano i ricavi delle “Top 100” di quest’anno con quelli espressi da queste stesse aziende nel 2016 (al di là che comparissero già nella classifica o meno). L’aumento è risultato, infatti, pari a 6,7%.

“Top 100”, quindi, sempre più forti in un contesto generale di mercato stabile. Come emerso dallo studio di settore di Accenture/Confida, il fatturato globale del comparto gestioni è stato, nel 2017, di 2.265.275.773 €uro (vending+ porzionato distribuito da gestioni), in aumento dello 0,7% rispetto al 2016 (quando era stato di 2.250.513.280 €uro), mentre le consumazioni sono state 6.238.298.857, ovvero -0,5% rispetto all’anno precedente (6.269.139.735).

A incidere sui macrodati c’è la ormai cronica diminuzione dei ricavi del comparto OCS (- 3,2% rispetto al 2016) a cui ha fatto da contraltare una crescita, seppur più contenuta, dell’automatico – con un +1,87% (1.865.378.753 €uro) come fatturato e un +1,31% come consumazioni (5.023.305.419) – che ha beneficiato dell’aumento nel consumo di bevande fredde (+5,01%) grazie alle alte temperature (soprattutto nel mese di luglio 2017) che hanno contribuito a una stagionalità estiva molto positiva. In particolare, sono cresciuti i consumi di acqua (+5,80%) che, con oltre 760 milioni bottigliette d’acqua erogate, ha costituito il secondo prodotto più venduto dalle vending machines dopo il caffè.

Le “Top 100” – forti di una presenza diffusa sul mercato, di clienti spesso di grandi dimensioni e di economie di scala favorevoli – hanno saputo sicuramente beneficiare del miglioramento del contesto macroeconomico dell’Italia. Secondo i dati Istat, nel corso del 2017 il tasso di disoccupazione è sceso di 0,5 punti percentuali: all’11,2% dall’11,7% dell’anno prima. Si è trattato del terzo calo consecutivo e del livello più basso dal 2013. Il numero delle persone in cerca di lavoro si è ridotto di oltre 100 mila unità (-105 mila, -3,5%).

Sul fronte dell’occupazione, l’Istat ha rilevato una crescita dell’1,2%, ovvero 265 mila persone in più al lavoro: il tasso di occupazione è salito al 58%, il livello più alto dal 2009, pur rimanendo 0,7 punti al di sotto del picco del 2008, il valore massimo pre-crisi. Il numero di occupati è risultato essere di 23 milioni e 23 mila unità. Nell’intero 2017, secondo gli Osservatori Statistici dell’Inps, le ore di cassa integrazione chieste sono state 351 milioni, con un calo del 39,3% sul 2016 (quando le ore erano state 581 milioni), il dato minimo dal 2008, anno di inizio della crisi economica.

Altro fattore da non trascurare nel processo di rafforzamento delle “Top 100” è stato, come sempre, l’intensificarsi delle operazioni di merger&acquisition che hanno visto protagoniste le principali realtà del settore. IVS Italia S.p.a., ad esempio, si segnala per l’acquisizione di diversi rami d’azienda. La controllata IVS Sicilia S.p.a. è cresciuta di circa 1,3 milioni di €uro grazie all’acquisizione del ramo vending della società Nuova Viba Vending S.r.l.

Sul fatturato di Gruppo Argenta S.p.a. ha inciso l’acquisizione del ramo vending della Camst Soc.Coop.ar.l. attivo a Bologna, Torino, Siena e Muggia (Triste). Camst era presente nella “Top 100 – 2016” al 34° posto con un fatturato di circa 7 milioni di €uro.

Gruppo Illiria S.p.a., nel corso del 2017 ha concretizzato l’acquisizione di 2 nuovi rami d’azienda da società operative nel Vending, per un investimento complessivo di poco meno di 900 mila €uro. Nello specifico, un’acquisizione ha riguardato l’operatività della sede di Bologna, mentre l’altra quella lombarda.

Il bilancio di Serim S.r.l. è stato caratterizzato dall’attuazione, in termini operativi e gestionali, dell’operazione straordinaria di fusione per incorporazione delle società interamente possedute Ge-Bar S.r.l. , Tecnomatic S.r.l. e Vela Service S.r.l., oltre alla pluralità di operazioni di acquisizione concluse e perfezionate nel corso del 2016 e all’ulteriore espansione generata dall’acquisizione di 8 altri rami d’azienda.

Trattandosi, nei casi ora elencati, di aziende espressione di grandi gruppi nazionali, la loro analisi sarà soggetto di un più dettagliato approfondimento nel consueto studio che sarà pubblicato sul prossimo numero di VM.

Le ditte Espresso Time S.r.l. e Ada Vending S.r.l. giustificano a bilancio la loro crescita superiore al milione di €uro con le aggregazioni aziendali e le acquisizioni di rami di azienda conclusi tra il 2016 e 2017.

Per fornire ai nostri lettori una fotografia più specifica delle migliori performance di fatturato nel 2017, pubblichiamo, a pag. 16, il ranking con le 10 aziende “campioni” per questo tipo di dato. Tra le notizie contenute nelle varie note integrative dei bilanci segnaliamo: Roma Distribuzione 2003 S.r.l. (+61,6%) ha acquisito GDL S.r.l., C&C S.r.l. e RH24 S.r.l.; Orasesta S.p.a. (+41,4%) ha incorporato le società controllate D.A.S. Distributori Automatici Savonesi S.r.l., Dimac S.r.l. e Break Point S.r.l.; Point Service S.r.l. (+35%) ha incorporato le controllate Re Point S.r.l. e Ma&Co S.r.l.; Venturi Caffè S.r.l. (+30%) è cresciuta grazie anche alle installazioni effettuate presso due clienti di rilevanti dimensioni (imprese industriali). Interessante la nota presente nel bilancio della Royal Coffee S.r.l. (+24,9%), new entry nella nostra classifica: “L’esercizio 2017 ha fatto registrare un notevole incremento del fatturato rispetto all’esercizio precedente, confermando quindi l’efficacia della gestione societaria tendente a mantenere bassi i costi di esercizio (…). Anche quest’anno abbiamo sfruttato la normativa legata al superammortamento prevista per gli investimenti in impianti e macchinari e si è provveduto a un sostanziale ricambio del parco macchine in funzione. Questa sostituzione continua dei distributori da un lato appesantisce la nostra struttura ma è oggi l’unico modo per essere competitivi sul mercato, in quanto tutte le gare pubbliche a cui partecipiamo chiedono come requisito essenziale la sostituzione delle macchine installate anche se perfettamente funzionanti e con pochi anni di vita”.

 

MAI COSÌ FORTE IL PESO DELLE “TOP 100”

Tirando le somme, l’andamento delle “Top 100” – i cui ricavi complessivi del 2017 sono i più alti in 14 edizioni dello studio – certifica una sempre maggiore concentrazione di fatturato nel mercato italiano della Distribuzione Automatica.

Questa deduzione è frutto di un semplice calcolo. Partendo dai dati dello Studio Congiunturale di Settore di Confida/Accenture – fatturato di 2.265.275.773 €uro, consumazioni pari a 6.238.298.857 e prezzo medio a battuta che è rimasto fermo a 0,36 cent. (e questo non è un bel segnale…) – nel 2017 il peso delle “Top 100”, in termini di fatturato, è stato di circa il 64% sul totale di mercato, 3 punti in più rispetto al 2016. Nel 1999, prima edizione dello studio, l’incidenza era stata di appena il 32,84%: la metà.

Adottando gli stessi parametri, si ha che il numero di erogazioni realizzato nel 2017 dalle “Top 100” è ammontato a 4.033,81 milioni di unità, dato in aumento rispetto a quello della classifica delle “Top 100 – 2016” (3804,15).

IVS Italia S.p.a. e Argenta S.p.a. hanno un’incidenza del 35% sulle “Top 100 – 2017”: stessa quota dell’anno precedente.

Le prime 10 aziende della classifica, con un fatturato di 848.748.078 €uro, valgono il 58,5% delle “Top 100” e il 37,5 del totale del comparto gestioni in Italia.

Il resto del mercato rappresenta, quindi, il 36% del settore gestioni. Dopo aver analizzato i dati dell’Agenzia dell’Entrate sulla Certificazione dei Corrispettivi e della Camera di Commercio di Milano e dopo aver consultato Accenture e Cerved, si è deciso di stimare in circa 2.300 il numero di imprese di gestione operanti in Italia provviste di un minimo di visibilità. Escludendo, quindi, le 100 aziende “Top”, le restanti 2.200 si dividono il rimanente giro di affari di 813.102.843 di €uro con un fatturato medio di circa 370 mila €uro ciascuna. Il Vending resta, quindi, frazionato come numero di imprese.

Da segnalare che – superata la 100a posizione del ranking – Cerved registra la presenza di una trentina di aziende con ricavi superiori ai 2 milioni di €uro.

 

INESPUGNABILE LA LEADERSHIP DI IVS E ARGENTA, BALZO DI ORASESTA

IVS Italia S.p.a. e Gruppo Argenta S.p.a. continuano a essere i dominatori della classifica ed entrambe segnano un aumento dei ricavi rispetto al 2016.

La prima in classifica è, come sempre, IVS Italia S.p.A, avendo ottenuto un fatturato vending di 288.870.000 €uro (+7,2% sul 2016). Segue Argenta con un fatturato di 217.265.000 €uro (+3,1% sul 2016).

Al terzo gradino del podio rimane Ge.S.a. S.p.a., con un fatturato stabile di 66.972.000 €uro. In quarta posizione si conferma Liomatic S.p.a., che, però, dopo anni di contrazione dei ricavi da “gestione vending”, è tornata a crescere raggiugendo un fatturato di 53.479.123 €uro (+3,5% rispetto al 2016).

Balzo in avanti di Orasesta S.p.a. che, grazie alle operazioni di consolidamento citate poc’anzi, scavalca, in un colpo solo, D.A.EM. S.p.a. e Sigma S.p.a., attestandosi all’ottavo posto.

La centesima posizione di quest’anno è occupata dalla ditta lombarda EVS Service S.r.l. con un fatturato di 2.965.000 €uro, valore che ha rappresentato la soglia per far parte della nostra prestigiosa classifica. Un dato superiore rispetto a quello della 100a posizione dello scorso anno quando la Ristovending S.r.l. aveva chiuso la graduatoria con ricavi pari a 2.790.000 €uro. La 100a posizione nel 2002 era occupata dalla Bar Matic S.r.l. con un fatturato di appena 1.885.947 €uro.

Sono 15 le ditte che hanno avuto una contrazione di ricavi rispetto al 2016; erano state 25 nelle “Top 100” dello scorso anno.

 

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE “TOP 100”

Abbiamo analizzato la dislocazione geografica delle “Top 100 – 2017”. Nella classifica ufficiale compaiono le sedi legali delle aziende. Per questa ricerca abbiamo usato, invece, come riferimento la sede centrale operativa. È la Lombardia la regione più rappresentata nello studio di VM/Cerved con 18 aziende seguita dal Veneto con 11, dall’Emilia-Romagna con 10 e da Lazio e Piemonte con 9. Sono 2 le regioni senza rappresentanti nelle “Top 100”: Molise e Basilicata.

Prendendo a campione le aree Nielsen, la suddivisione è la seguente:

Area 1: (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia): 32

Area 2: (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna): 29

Area 3: (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna); 22

Area 4: (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia): 17

 

Evoluzione Vendite delle “Top 100”

(in milioni di €uro)

Anno Fatturato Top 100 (milioni di €uro) Incremento % su anno precedente Quota di mercato
1999 350,4 N.D. 32,84%
2000 426,9 +21,8% N.D.
2001 488,6 +14,5% N.D.
2002 531 +8,7% 36,56%
2003 539 +1,5% N.D.
2004 699,2 +29,7% N.D.
2005 747,6 +6,9% 46,32%
2006 851,3 +13,87% N.D.
2007 1.015 +19,4% 48,97%
2008 1.149 +13,2% 54,86%
2009 1.139 -0,9% 58,09%
2010 1.227 +7,7% 58,34%
2011 1.295 +9,26% 60,10%
2012 1.330 +2.7 62.22%
2013 1.329 -0.13% 61.5%
2014 1.260 -5,14% 59%
2015 1.315 +4,37% 58%
2016 1.370 +4,08% 61%
2017 1.452 +6% 64%

 

N.D.: Non Disponibile

 

 

RISULTATO NETTO: IL TREND È POSITIVO GUIDA IVS, BENE SELLMAT

Vira verso l’alto, nel 2017, il trend del risultato netto delle “Top 100”. Si è passati, infatti, da un risultato negativo di -8.758.300 €uro delle “Top 100 – 2016” a quello positivo di 51.488.360 €uro di quest’anno. Allora le aziende considerate furono 98 contro le 99 del 2017, anche se bisogna tenere conto che, nel caso della Distributori Automatici Maghetti, l’utile di 17.000 €uro è riferito ai soli 7 mesi in cui la ditta lombarda ha mutato ragione sociale da S.n.c. a S.r.l. con relativo obbligo di deposito del bilancio in Camera di Commercio: il dato non è perciò pienamente raffrontabile con quello del 2016 che comprendeva i 12 mesi di attività. L’andamento positivo viene confermato anche se si confronta il risultato netto delle “Top 100” di quest’anno con quello espresso da queste stesse aziende nel 2016 (al di là che comparissero già nella classifica o meno).

Per le aziende che hanno più ambiti d’operatività, ma il cui business principale, in termini percentuali, è la gestione, abbiamo preso in considerazione il risultato netto complessivo. Pellegrini S.p.a. non è stata compresa nel ranking degli Utili/Perdite in quanto il dato non risulterebbe significativo perché l’attività specifica di Vending incide per circa l’1% del fatturato totale.

Al vertice della classifica c’è IVS Italia S.p.a. con un utile 2017 di 7.214.000 €uro da 1.349.000 €uro del 2016. Al secondo posto exploit della Sellmat S.r.l. che vede aumentare il suo utile da 1.157.000 €uro del 2016 a 3.269.000 €uro del 2017.

A incidere in positivo sul risultato netto delle “Top 100” è il miglioramento dei dati di alcuni grandi realtà nazionali – Argenta S.p.a., Liomatic S.p.a., Supermatic S.p.a. e Ge.S.a S.p.a. – che sono passate da pesanti perdite nel 2016 a emettere utili.

Le imprese in perdita nelle “Top 100-2017” sono 5 contro le 15 dello scorso anno.

 

L’EBITDA – IL VALORE DELLE AZIENDE

Come nelle precedenti edizioni dello studio, abbiamo riclassificato le “Top 100” secondo l’EBITDA di ciascuna, stilando così una classifica riferita a questo particolare indicatore di bilancio comunemente utilizzato – moltiplicandolo per un fattore negoziato tra le parti – per determinare il valore attribuibile a una gestione.

L’analisi è stata fatta secondo la metodologia proprietaria di Cerved che ha scelto di utilizzare l’EBITDA, scostandolo dal MOL, in quanto, secondo tale metodologia, esso rappresenta il Margine generato dall’attività Operativa (MOL) e il risultato generato dall’attività “accessoria”, ovvero considerando la parte di ricavi e oneri che le aziende nei bilanci indicano come “ricavi e proventi diversi”. Questa scelta deriva dalla necessità di un parametro più stabile e omogeneo tra i diversi soggetti appartenenti al campione di analisi. In particolare, analizzando alcuni bilanci del settore, si è visto come uno stesso fenomeno di costo (es. costi per posizionamento distributori automatici presso i clienti) sia contabilmente trattato in modi differenti; in alcuni casi direttamente come costo operativo (acquisti, servizi), mentre in altre aziende la stessa componente  viene rappresentata come costo accessorio e, quindi, contabilizzato negli oneri diversi di gestione.

Le “Top 100 – 2017“ hanno fatto registrare, in valore assoluto, un EBITDA di 230.140.000 €uro, con un +11,06% rispetto a quanto espresso dalle stesse aziende nel 2016.  Non ci sono aziende che hanno un EBITDA negativo. Sono 30 le realtà che hanno registrato una contrazione di EBITDA; cifra inferiore rispetto al 2016 quando erano state 44.

In percentuale, rispetto al fatturato, le “Top 100 – 2017” hanno registrato un’EBITDA del 15,85%.

Come nel 2016, il primo posto è occupato da Gruppo Argenta con 39.550.000 €uro.

Si evidenzia nella classifica il calo di EBITDA, rispetto al 2016, di alcuni grandi gruppi nazionali: la stessa Argenta ma anche D.A.EM., Liomatic, Sigma e Supermatic. Nel caso di Argenta, si evince dal bilancio che l’EBITDA 2017 “risente principalmente del marcato aumento dei costi operativi, con particolare riferimento ai costi per servizi e godimento beni di terzi e ai costi del personale” (…).

Abbiamo altresì dedicato una colonna al valore presunto delle imprese di gestione, moltiplicando per 6 volte l’EBITDA: un fattore più alto rispetto al passato ma ritenuto maggiormente in linea con i valori emersi da alcune recenti operazioni di M&A. Il valore globale delle “Top 100” risulta essere  di 1.380.840.000 €uro. Naturalmente si tratta del cosiddetto “enterprise value”. Se volessimo calcolare il reale valore di mercato di ogni singola azienda, ovvero l’eventuale prezzo di cessione, all’enterprise value bisognerebbe sottrarre l’indebitamento finanziario netto.

Per fornire ai lettori una fotografia più specifica delle migliori performance di EBITDA nel 2017, pubblichiamo, come nel caso del fatturato, il ranking delle 10 aziende “best”.

Per le aziende che hanno più ambiti d’attività d’impresa ma il cui business principale, in termini percentuali, è la gestione vending, abbiamo preso in considerazione l’EBITDA complessivo. Pellegrini S.p.a. non è compresa nel ranking in quanto il dato non risulterebbe significativo perché l’attività specifica di Vending incide per circa l’1% del fatturato totale.

La Distributori Automatici Maghetti S.r.l. e La Rocca S.n.c. non sono presenti nella classifica in quanto non ci hanno fornito l’EBITDA.

CHI ESCE E CHI ENTRA NELLE “TOP 100” DEL 2017

Facendo un raffronto fra la classifica delle “Top 100 – 2017” e quella del 2016, si nota che 7 aziende presenti un anno fa non appaiono più in questa edizione dello studio. Per contro altre 7, assenti nel 2016, sono ora presenti.

 

CHI ESCE (è indicata la posizione occupata nelle “Top 100 – 2016” e il fatturato)

CAMST – Coop. A.R.L. (34° posto – 6.982.000 €uro), ceduto il ramo d’azienda vending attivo a Bologna, Torino e Murgia (Trieste) a Gruppo Argenta S.p.a.; il fatturato vending di Camst è sceso nel 2017 a 1,2 milioni di €uro.

La Folgorina S.n.c. (39° posto – 6.502.000 €uro), non ha voluto fornire i dati di bilancio 2017.

Re.Point S.r.l. (57° posto – 4.834.000 €uro), incorporata in Point Service S.r.l.

Dimac S.r.l. (76° posto – 3.668.000 €uro), incorporata in Orasesta S.p.a.

DBM Next Generation S.a.s. (89° posto – 3.200.000 €uro), acquisita l’attività da Ororo Vending S.r.l.

Friul Service S.r.l. (94° posto – 2.837.000 €uro), perché il fatturato 2017 non rientra nella classifica delle “Top 100”.

Ororo Vending S.r.l. (99° posto – 2.790.000 €uro), perché il fatturato 2017 non rientra nella classifica delle “Top 100”.

 

CHI ENTRA (è indicata la posizione occupata nelle “Top 100 – 2017”)

Roma Distribuzione 2003 S.r.l. (70° posto)

Mastria Vending S.r.l. (75° posto)

La Rocca S.n.c. (86° posto)

Valmatic S.r.l. (94° posto)

Sud Matic S.r.l. (96° posto)

Royal Coffee S.r.l. (98° posto)

Espresso Uno Più S.a.s. (99° posto)

 

 

A cura di Enrico Capello

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