Un’azienda visionaria che ha trasformato un “sogno” in un’importate realtà industriale del nostro Paese, con un fatturato di tutto rilievo e un organico di 31 dipendenti. Alba Tramezzini ha festeggiato, lo scorso 1° aprile, 40 anni di storia, e non si è trattato di uno scherzo – vista l’usanza di identificare questa data con il “pesce d’aprile” – ma del compleanno di una delle ditte più solide nel mercato degli snack e sandwich farciti. Quello che era iniziato come un progetto quasi “futuristico” del suo fondatore, Antonio Albano, è diventato, nel tempo, un’azienda di produzione dinamica, con forte capacità legata all’innovazione e con un know-how di grande valore.
“La storia di Alba Tramezzini – spiega il CEO Mimmo Albano, figlio di Antonio – si intreccia con le vicende umane di mio papà Antonio. A soli 27 anni era un agente di commercio di successo, ma un incidente lo costrinse a diversi mesi di malattia e al suo rientro l’azienda decise di non sostenerlo più. Fu costretto a reiventarsi la vita e la scintilla scoccò nel 1976 quando, in un viaggio di lavoro a Milano, venne a scoprire dei toast confezionati sottovuoto e decise di contattare la ditta produttrice per importarli in Puglia. Purtroppo, però, questi prodotti presentavano dei problemi di conservazione. Scelse, quindi di fare di testa sua”.
Antonio disegnò, di sua sponte, un logo, creandolo con una “A” al centro di un sole e di un gabbiano. In quel momento nacque la Alba Tramezzini: era il 1978. Il sogno che nessuno riuscirà mai a strappargli – frutto di sacrifici, cadute e vittorie – era il primo marchio dell’attività che partì in un locale di appena 60 mq.
Dopo pochi anni Antonio capii, però, che non si poteva lavorare in spazi così angusti. Si spostò, quindi, a Taranto in 230 mq, lanciando un nuovo tramezzino buono, innovativo e di qualità (con tutte le materie prime prodotte in loco) che, primo in Italia, veniva confezionato singolarmente e in automatico. La concorrenza nell’area di Taranto fu sbaragliata e la Alba Tramezzini cominciò a inserire i suoi prodotti nelle aziende più importanti della zona e negli ambienti militari. Da allora la crescita dell’azienda pugliese è stata quasi inarrestabile.
Negli anni ’90 la Alba si trasferì a Talsano, una borgata di Taranto, in uno stabilimento di 400 mq, allargando la produzione a panini, pizzette e focacce.
Un momento di difficoltà e riconversione arrivò nel 1997. Con la scomparsa del servizio di leva obbligatorio, Alba Tramezzini vide drasticamente calare le forniture per i reparti delle forze armate. A questo punto entrò in scena Mimmo, figlio di Antonio, che, non ancora ventenne, comprese, dopo attenti studi, che occorreva una nuova sperimentazione: ovvero realizzare dei tramezzini in “atmosfera modificata” per allungarne la shelf-life e potersi allargare in nuovi mercati. Alba investì pesantemente in tecnologia e si arrivò a un prodotto che poteva conservarsi per più di 1 mese. Le intuizioni di produzione, processo e marketing di Mimmo si rivelarono, quindi, vincenti e spalancarono all’azienda pugliese le porte dell’Italia. Con l’ampliamento della struttura fino a 900 mq la Alba Tramezzini era ormai una realtà nazionale.
Nel 2007 si compì il salto di qualità definitivo con l’apertura di un nuovo stabilimento di Faggiano, in una struttura di circa 3.000 mq altamente performante. Le produzioni venivano ora fatte in “clean room”, per evitare qualsiasi contaminazione. La capacità produttiva, in gran parte automatizzata, salì a 50mila pezzi per turno e le materie prime venivano prodotte quasi tutte in sede (pane, maionese, salse, ecc.). Sempre in quell’anno, l’azienda rilevò l’intera rete commerciale di un competitor storico di Bologna.
Nel 2009, Alba Tramezzini, fino ad allora focalizzata sull’Ho.Re.Ca., vide nel Vending una nuova opportunità di sviluppo e iniziò a creare formati speciali dedicati ai distributori automatici.
Nel 2013, in occasione dei 35 anni dalla fondazione, Alba presentò una prima linea brevettata di prodotti da scaldare in pochi secondi e inaugurò un laboratorio qualità che portò all’ottenimento di prestigiose certificazioni internazionali: IFS (International Food Standards) e BRC (British Retail Consortium-Global Standard Foods).
Altri riconoscimenti arrivarono alla fiera Venditalia del 2014, in cui l’azienda pugliese vinse il primo premio del concorso “Packaging for Vending” con una linea di panini microondabili. Nel 2015 Alba fece un altro passo in avanti acquisendo gli impianti produttivi e il marchio della Idea Fresco S.r.l. di Monastier (Treviso), specializzata nella produzione del tramezzino veneziano.
La presenza capillare nel Vending italiano di Alba Tramezzini è attualmente garantita da un agente per ogni regione e dal supporto del centro logistico di Sommacampagna (Verona).
“Quando abbiamo iniziato il nostro percorso, l’obiettivo era di realizzare dei prodotti di facile consumo, di servizio, ma con tutte le garanzie in termini di igiene e sicurezza – spiega Mimmo Albano – . Da allora abbiamo fatto molta strada e i traguardi raggiunti confermano la validità di un’intuizione che continua a rinnovarsi attraverso l’innovazione, la diversificazione e la specializzazione, come nel caso della linea di prodotti realizzata per il settore del Vending. A 40 anni di distanza, il successo dell’azienda si basa sullo sviluppo del concetto originale di prodotto-servizio che tiene conto dei nuovi stili di vita e di consumo, grazie a un continuo impegno nei confronti dei nostri clienti con i quali siamo cresciuti fino a diventare ciò che siamo oggi. Attualmente possiamo vantare una presenza importante su tutto il mercato nazionale in più settori oltre a essere attivi in 7 Paesi esteri”.
Nei prossimi mesi sarà inaugurato il terzo stabilimento di circa 2000 mq – adiacente alla sede principale di Faggiano – esclusivamente dedicato alla produzione dei prodotti da forno, e verrà avviata l’ottava linea di confezionamento, a conferma che Alba Tramezzini non si accontenta mai ma vuole sempre il meglio per sé e i suoi clienti. “Il 2019 sarà l’anno in cui saranno presentate importanti novità per il canale del Vending, settore in cui la nostra azienda investe molto in ricerca e sviluppo – conclude Mimmo – . All’ultimo Venditalia, durante la festa organizzata all’interno dello stand, abbiamo ricevuto tantissimi attestati di stima da parte di clienti, operatori del settore e amici e questo è stato il modo migliore per celebrare il nostro anniversario”.