E’ stata l’Agenda 2030 il fil rouge del CSR Day di Animaimpresa svoltosi a Udine lo scorso 19 ottobre e che quest’anno è coinciso con la tappa ufficiale del Roadshow Nazionale di Confindustria, ideato per presentare alle aziende del territorio il Manifesto sulla Responsabilità Sociale per l’Industria 4.0, lanciato a gennaio di quest’anno.
Tra le aziende del territorio chiamate a testimoniare il proprio impegno sul fronte della Responsabilità Sociale d’Impresa è stata presentata la CDA di Talmassons (UD), che ha illustrato le iniziative intraprese quest’anno attraverso uno strutturato piano di welfare aziendale per il benessere dei propri collaboratori e i tanti progetti a favore del territorio in cui opera l’azienda. «Nel 2016 e 2017 avevamo scelto di condividere con il nostro personale parte degli utili, con il 2018 – ha dichiarato Fabrizio Cattelan, CEO di CDA – abbiamo proseguito su questa strada, attraverso la distribuzione di 30mila euro, puntando, in aggiunta, sul welfare aziendale con un piano strutturato che comprende scuola, informazione, sanità, spesa alimentare e agevolazioni in azienda. CDA, inoltre, vive in stretta interdipendenza con la comunità locale: se da un lato offre lavoro, dall’altro dipende anche dalla qualità della vita del territorio in cui opera, quindi per CDA è importante restituire al territorio stesso parte dell’energia che riceve attraverso, ad esempio, la sponsorizzazione di associazioni sportive e culturali e la promozione di iniziative sociali. Si tratta di aspetti importanti che spingono la competitività dell’azienda che non offre più semplicemente un posto di lavoro, ma diventa attrattore di talenti». A conclusione del suo intervento, Cattelan ha ricordato: «Sempre più si sente parlare delle 5 “R” del welfare generativo: oltre a raccogliere e redistribuire è necessario rigenerare le risorse, facendole rendere grazie alla responsabilizzazione legata a un nuovo modo di intendere diritti e doveri sociali perché sono le persone che fanno la differenza e giocano un ruolo sempre più strategico».
L’evento, che ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico sia di imprenditori sia di giovani studenti interessati ad approfondire il tema della moderna gestione aziendale, è stato aperto dalla presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, che ha sottolineato non solo quanto sostenibilità e innovazione siano i pilastri dello sviluppo economico del Paese, ma anche quanto le imprese siano il motore di questo cambiamento.
I lavori del panel di esperti sono stati introdotti, invece, da Rossana Revello, Presidente del Gruppo Tecnico Responsabilità Sociale d’Impresa di Confindustria nazionale, che ha illustrato i contenuti del Manifesto, che affronta tematiche quali l’attenzione ai problemi socio-ambientali e il sostegno all’innovazione di strategie aziendali orientate al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. «La Responsabilità Sociale d’Impresa – ha rimarcato Revello – rappresenta un asset strategico per le politiche industriali ed è inoltre un fattore essenziale di competitività, capace di creare valore condiviso per tutti. Dobbiamo quindi contribuire a renderla un nuovo paradigma economico. La nostra – ha aggiunto l’esponente di Confindustria nazionale – è una chiamata all’azione dell’imprenditoria italiana. Non si tratta solo di una consapevolezza come cittadini, ma anche della necessità di un cambio di visione. Occorre, infatti, ragionare e continuare a lavorare su un differente modello di sviluppo, che alla sostenibilità e all’innovazione coniughi la responsabilità».