Il 28 settembre si è svolto a Roma, presso l’Hotel NH Vittorio Veneto, il convegno organizzato da Confida per l’approfondimento di due tematiche di particolare interesse per le imprese del Vending: gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (o ISA), che a partire dal 2019 sostituiranno gli Studi di Settore, e il Regolamento Europeo sulla Privacy (o GDPR).
Al convegno erano presenti, in rappresentanza di SOSE (la società creata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Banca d’Italia per l’elaborazione degli studi di settore) Fabio Zaccaria (Responsabile Rapporti con Agenzia Entrate e Associazioni di Categoria), Danilo Ballanti (Responsabile Elaborazione ISA), Maria Laura Giubbilei (Responsabile Analisi Statistica), Daniele Terriaca (Analista Economico) e Emiliana Di Maio (Responsabile Analisi Economica). In particolare, è stata illustrata l’applicazione degli ISA “AM86U” per le imprese che effettuano commercio a mezzo di distributori automatici.
Per l’approfondimento sulle nuove normative in materia di Privacy era, invece, presente il Responsabile del Settore Legislativo di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Roberto Cerminara, che ha analizzato alcuni aspetti tipici dell’attività del Vending alla luce del nuovo GDPR (per approfondimenti vedere l’articolo del convegno di Milano pubblicato sul numero di aprile/343 della rivista ndr). Molte le imprese della Distribuzione Automatica presenti in sala che hanno potuto ricevere chiarimenti sulle nuove normative.
Nel corso del workshop di Roma è stato affrontato, con particolare riguardo al settore del Vending, il passaggio, che può definirsi epocale, dal precedente sistema degli Studi di Settore al nuovo sistema degli Indici Sintetici di Affidabilità (I.S.A), introdotti dall’art. 9 bis della Legge n. 96/2017.
L’elemento di rottura con il passato è rappresentato dall’abbandono del vecchio sistema “presuntivo” e autoreferenziale, basato sui dati statici in possesso dell’Amministrazione Finanziaria – secondo una visione repressiva “ex post” del rapporto con il contribuente – ha favore di un metodo di indagine fondato sul dialogo preventivo e dinamico, attraverso l’analisi, per più periodi d’imposta, di informazioni ed elementi conoscitivi, anche mediante la consultazione di banche dati esterne (es. utenze acqua, luce, Inps, ecc.).
Dal punto di vista pratico, a ciascun soggetto esercente attività di impresa, arti o professioni verrà attribuito un “indice”, da 1 a 10, che stabilirà il livello di affidabilità fiscale. Più basso sarà il valore dell’indice, minore sarà l’affidabilità del soggetto, più alto sarà il valore, più alta sarà l’attendibilità fiscale. In caso di alto indice di affidabilità, il nuovo sistema prevede un meccanismo premiale in favore dei più virtuosi, che comporta una serie di benefici per tali contribuenti (semplificazione degli adempimenti ed esclusione dai controlli).
Verrà, quindi, abbandonato il concetto di “congruità”. Si ragionerà, invece, in termini di contribuenti “virtuosi” e “non virtuosi: a fronte di una serie di agevolazioni in favore dei primi, come detto, per i secondi, al contrario, il voto scenderà e scatterà il rischio di una verifica fiscale.
Particolare importanza, nel nuovo sistema, rivestono i Modelli Organizzativi di Business (M.O.B.), quale struttura della Catena del Valore alla base del processo di produzione del bene o del servizio. I M.O.B. consentiranno di analizzare la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa rispetto al settore e ai valori medi delle imprese appartenenti al medesimo M.O.B. Cosa che era impossibile fare con gli Studi di Settore.
Le principali caratteristiche (innovative) degli ISA sono quindi:
1. L’analisi dei comportamenti dei contribuenti su un periodo di imposta di 9 anni, al fine di comprendere l’andamento economico dell’impresa e personalizzare i risultati di indagine in funzione della specifica situazione del singolo contribuente.
2. La distribuzione dei soggetti in gruppi omogenei in base ai fattori che denotano e definiscono il M.O.B.
3. L’incrocio con altre banche dati istituzionali, al fine della qualità e della trasparenza.
4. La gradualità della valutazione del contribuente, con un punteggio di affidabilità premiale da 1 a 10 (indicatori elementari di affidabilità), in contrapposizione alla valutazione dell’anomalia attraverso degli indicatori elementari in una scala da 1 a 5.
Nel nuovo modello, la stima complessiva del grado di affidabilità prevede, in aggiunta alla valutazione del livello dei ricavi e del valore aggiunto (e conseguentemente del reddito), anche una preventiva analisi di normalità e coerenza economica delle relazioni tra i dati di natura contabile attraverso la verifica di correttezza degli elementi di carattere strutturale (es. dati relativi alla base occupazionale dichiarata o alla percentuale di energie lavorative impiegate nell’attività dal titolare, dai soci o altri collaboratori).
Accanto alla valutazione degli ammortamenti, degli accantonamenti, o delle altre poste di natura finanziaria o straordinaria, l’Agenzia delle Entrate monitorerà la gestione del magazzino del contribuente. Il tempo di giacenza della merce e la sua rotazione contribuiranno, infatti, ad escludere l’anomalia della gestione, in funzione della virtuosità del contribuente. Tale elemento è di particolare interesse nel settore del Vending (codice AM86U). Il Gestore, in futuro, dovrà confrontarsi con l’Amministrazione fiscale anche su questo punto. La giacenza per un tempo eccessivo delle merce farà, infatti, scattare l’anomalia, con conseguente abbassamento dell’indice di affidabilità.
Con riferimento agli indicatori elementari di anomalie, nel campo della Distribuzione Automatica occorrerà porre attenzione alle informazioni relative alla componente del lavoro prestato in forma di lavoro non dipendente (soci, collaboratori familiari etc.), in quanto sia l’incongruità tra dati e informazioni presenti nei diversi modelli di dichiarazione, ovvero emergenti da banche dati esterne, sia l’anomalia rispetto agli indicatori riferibili a situazioni di normalità/coerenza del profilo contabile e gestionale potranno portare ad un rating più basso e, perciò, a eventuali ispezioni fiscali.
Avv. Eugenio Tristano
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