Nel 2017 sono tornati a crescere i consumi degli italiani nel food&beverage, che aumentano in valore del 3,2% per un totale di 244 miliardi di Euro, di cui 160 miliardi tra le mura domestiche e 84 miliardi fuori casa. E’ quanto dichiarato da Emanuele di Faustino, analista Nomisma, che precisa che l’incremento a valori correnti rispetto al 2016 è pari al 3,3% a livello totale.
Nel caso dei consumi a casa la crescita è del 2,2%, per il fuori casa +5,4%. Il consumatore italiano sembra meno attratto dai prezzi civetta: continuano a scendere (30,6% nei primi sei mesi del 2017) gli acquisti in promozione pur rimanendo significativi nel carrello della spesa, ma siamo lontani dai livelli pre-crisi (22%). Secondo Nomisma oggi la distribuzione moderna (GDO) investe sempre più in referenze ad alto valore aggiunto, con prodotti ad elevato contenuto salutistico o di servizio saliti al 25% rispetto al 15% di 30 anni fa, ed è meno focalizzata nei beni di prima necessità. Una vera e propria impennata si registra nei prodotti biologici a marchio dell’insegna distributiva, con 22 catene con referenza a marchio bio.