In virtù di una trentennale esperienza nel settore del Vending, Aristea è un marchio che ormai non ha più bisogno di presentazioni tra i gestori della Distribuzione Automatica.
Partendo da un know-how tecnologico e produttivo di tutto rispetto, maturato nel corso degli anni, la dinamicità e lo spirito di innovazione portano l’azienda di Battipaglia (Salerno) a mantenersi costantemente al passo con i tempi per proporre soluzioni sempre più rispondenti alle domande dei clienti e all’evoluzione dei suoi mercati di riferimento.
In quest’ottica di crescita rientra il recente investimento realizzato per dotarsi di un moderno complesso industriale fornito delle più avanzate tecnologie nel campo dell’estrusione e della termoformatura in PET.
Nei nuovi stabilimenti di Aristea viene prodotta, infatti, una gamma di bicchieri articolata in ben 10 referenze, diverse per capacità e dimensioni; un assortimento che spazia dal 200 al 630 cc e che, quindi, è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza del consumatore: dal classico bicchiere d’acqua alla pinta per la birra. I lusinghieri risultati conseguiti con queste referenze e il significativo trend di crescita hanno spinto Aristea a implementare ulteriormente la gamma, realizzando articoli in 4 colorazioni di tendenza. Questa linea così articolata è stata poi arricchita con coperchi per bicchieri, coppette e insalatiere trasparenti.
Pertanto, attualmente, Aristea è un produttore italiano di primissimo livello, in grado di offrire ai clienti una gamma completa e profonda di prodotti in PET.
Aristea ha sempre investito ingenti risorse nel settore del Vending. L’obiettivo è di fornire non solo prodotti di ultima generazione ma anche una serie servizi che diano totali garanzie al cliente: dalla produzione al consumo. Infatti, oltre all’elevata qualità intrinseca dei prodotti a marchio Aristea, l’azienda di Battipaglia aggiunge un plusvalore dato da una serie di accorgimenti presi nelle fasi di carico e trasporto che fanno sì che il cliente benefici della puntualità e dell’efficienza delle consegne. Ciò è di vitale importanza soprattutto per i piccoli operatori che, avendo poco spazio a disposizione nei loro magazzini, chiedono l’approvvigionamento di piccole quantità con una certa frequenza.
Attualmente la gamma di prodotti di Aristea destinati al Vending è vasta e adatta a coprire ogni tipo di esigenza manifestata dal mercato europeo: bicchieri per l’automatico, per il semiautomatico e per il manuale, bicchieri trasparenti da 240 cc, bicchieri thermo, nonché tazze, palette e bicchieri personalizzati per importanti brand internazionali.
La varietà di prodotti e la pluralità di soluzioni che Aristea è in grado di fornire ai clienti fanno sì che l’azienda campana possa intrattenere rapporti commerciali con tutti i Paesi Europei, inclusi quelli dell’Est, con i Paesi nordafricani e con il Medio Oriente. Ovviamente, la differenziazione e la varietà della gamma dei prodotti da sole non basterebbero al conseguimento di questi risultati. Una copertura estesa e molto professionale di agenti e distributori specializzati nel Vending rappresenta un supporto indispensabile per la proficuità dei rapporti commerciali di Aristea.
Per adattarsi alle esigenze del mercato, Aristea ha di recente ampliato la gamma per venire incontro alle esigenze di un mercato caratterizzato dalla crescente uso dei kit. I bicchieri di nuova generazione, alcuni dei quali venduti in film termoretratto per il canale Retail, hanno una variante in flowpack destinata all’inserimento nei kit utilizzati dagli operatori del settore della Distribuzione Automatica. Aristea è in grado, quindi, di recepire sempre le nuove esigenze che emergono dal mercato e di fornire risposte immediate grazie alla propria versatilità e la sua capacità produttiva.
Le ultime novità in casa Aristea – che verranno presentate a fieramilanocity dal 6 al 9 giugno prossimi (Padiglione 4, Stand C05) – riguardano sia la forma che il colore dei bicchieri destinati al Vending.
Sono stati lanciati sul mercato 2 bicchieri da 160 cc (sia con corpo liscio che cerchiato) con una silhouette moderna caratterizzata da una forte differenza di diametro tra bocca e fondello che conferisce al prodotto un aspetto slanciato senza andare a discapito della funzionalità. Inoltre, oltre alla versione classica in bianco e marrone, i bicchieri sono stati prodotti in 3 colorazioni moderne e accattivanti che accoppiano al bianco dell’interno il giallo, il verde mela e l’azzurro.
A questi bicchieri da 160 cc sono stati aggiunti bicchieri da 70cc per caffè che si articolano in ben 5 colorazioni vivaci e attraenti (giallo, verde mela, fucsia, arancio e azzurro).
La gamma dei prodotti Aristea è visibile su www.aristeaspa.it.
La scelta di investire nel PET è legata all’attenzione che l’azienda rivolge da sempre alle tematiche ambientali, come testimoniano le certificazioni di sistema ISO 14001 e EMAS. Inoltre, dal 2012 Aristea ha avviato la produzione di una nuova gamma di prodotti ancora più eco-sostenibili, contenenti plastica riciclata da post-consumo (R-PET), che hanno ottenuto il marchio di conformità ecologica “Plastica Seconda Vita” (PSV food contact, mix eco) dell’IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo), attraverso gli audit di certificazione eseguiti dall’IIP (Istituto Italiano Plastici).
Attraverso l’utilizzo di R-PET Aristea chiude così il “ciclo virtuoso” della filiera del riciclo della plastica. Al fine di impedire la migrazione di eventuali contaminanti presenti nel materiale riciclato si è strategicamente deciso di utilizzarlo dietro una barriera funzionale, così come previsto dall’art. 13 comma 2 del Regolamento UE 10/2011.
I prodotti contenenti r-PET sono, infatti, costituiti da un materiale multistrato a forma di “sandwich” composti da uno strato interno centrale di spessore maggiore – fatto con un mix di polietilentereftalato riciclato proveniente dalla raccolta differenziata di plastica da post-consumo (R-PET) – e PET vergine. Allo scopo di verificare l’idoneità e l’efficacia della barriera funzionale costituita dagli strati di PET vergine della foglia è stato eseguito uno specifico “challenge test”, così da determinare l’entità della migrazione in caso di contaminanti presenti nel materiale riciclato.
