EVOCA: business globale, “cuore” italiano

Luca Alemanni

L’Ing. Luca Alemanni, Direttore Vendite Italia di EVOCA, ci spiega in che modo il Gruppo bergamasco, leader di mercato, stia lavorando all’integrazione delle aziende e dei marchi acquisiti di recente. A Venditalia 2018 con un’offerta “full-line”

“Siamo un’azienda globale ma dal servizio capillare”.

La definizione di EVOCA usata dall’Ing. Luca Alemanni, Direttore Vending per il mercato italiano, riassume l’essenza imprenditoriale ma anche “umana” del gruppo leader mondiale nella Distribuzione Automatica – con oltre 400 milioni di fatturato – che, attraverso le operazioni di M&A portate a termine nell’ultimo anno, sia in Italia che all’estero, ha rafforzato la sua posizione da “numero uno” di settore.

Dietro a un cambiamento così ampio – dal nome, al logo, dai sistemi gestionali e informatici, alle politiche commerciali, ecc. – c’è un lavoro enorme che assorbe energie e che costringe, seppur “a fin di bene”, per la crescita dell’azienda, a ripensare organizzazioni e procedure standardizzate da lungo tempo.

EVOCA si presenta a Venditalia 2018 in primissima fila, ma non si tratta solo di numeri. L’azienda bergamasca sarà a fieramilanocity con novità di prodotto per tutti i suoi marchi: nuovi modelli ma pure upgrade tecnologici. Il tutto mettendo al centro il caffè e l’orgoglio italiano di un Gruppo che ha casa nel mondo ma non vuole prescindere dalla sue radici storiche.

Per conoscere l’evoluzione di EVOCA, la redazione di VM ha intervistato, presso l’headquarter di Valbrembo (Bergamo), l’Ing. Alemanni, affiancato dal Direttore Marketing Operativo, Yves Robion.

Quali sono state le tappe più importanti che hanno contraddistinto la storia recente della vostra azienda?

Necta Maestro & Orchestra

La storia ebbe inizio nel 2000 quando la società N&W Global Vending nacque dall’integrazione della danese Wittenborg, attiva nel settore già dal 1924, con la Necta di Valbrembo, che aveva esordito nel comparto nel 1968 come I.M.D. (Italiana Macchine Distribuzione).

Tra il 2005 e il 2008, il gruppo N&W ha cambiato proprietà due volte: prima è stato ceduto ai fondi Bank of America Capital Partners Europe e Merrill Lynch e poi ai fondi Barclays Private Equity e Investcorp Investment Holding. Nel frattempo N&W aveva acquistato le società SGL – specializzata nella progettazione, produzione e vendita di piccole macchine per il caffè espresso – e ADE, successivamente diventata N&W Innovative Solutions, una delle principali aziende europee nella tecnologia dei sistemi di pagamento cashless.   Con questa configurazione, nel 2016 N&W viene acquistata da Lone Star Funds.

All’inizio del 2017, N&W acquisisce la società Saeco Vending e le licenze dei noti marchi Saeco e Gaggia per l’uso nel mercato delle macchine da caffè professionali.
Nello stesso anno, il Gruppo acquista la società Ducale e, per rafforzare la propria posizione oltreoceano, sigla un accordo di joint venture con Cafection, produttore di macchine da caffè in grani per l’OCS in Nord America.

Alla fine del 2017, il cambio di denominazione sociale da N&W Global Vending S.p.A in EVOCA S.p.A. è stato quasi un passaggio naturale, simbolo di una rafforzata identità nel mercato del caffè a livello globale e di una leadership internazionale che intendiamo ulteriormente irrobustire.

Com’è suddiviso il business di Evoca?
Ducale City 300 TT

Le macchine da caffè semi-automatiche e manuali rappresentano il 44% del business attuale. Seguono le macchine da caffè automatiche con il 39% e le macchine “impulse” (snack&food) con il 17%.

Il segmento del caffè identifica l’83% dei ricavi del Gruppo. A livello mondiale il caffè è il comparto con margini di crescita più ampia e trasversale, sia nell’ambito dell’Hotellerie che negli uffici.

Com’è stato gestito il cambio di nome a livello di corporate brand?

N&W Global Vending era diventata una denominazione legata al passato. Nel frattempo l’azienda si è evoluta e ha allargato i suoi orizzonti, inglobando altre aziende ed estendendo la sua presenza in aree di business diverse dal Vending.

Il nuovo marchio EVOCA rispecchia perfettamente la tradizione, la ricerca dell’eccellenza e la capacità tecnologica e di innovazione che fanno parte della storia del nostro Gruppo.
Il nome, infatti, combina l’approccio internazionale e la spinta all’innovazione nella radice “EVO”, che sta per Evolution
, con la tradizione di “espresso” italiano nella desinenza “CA”, che sta per Caffè.

Saeco Oasi

EVOCA, inoltre, significa richiamare alla mente, ricordare suggestioni e sentimenti, immaginare e sognare. Comunica la sensazione rilassante e stimolante di una pausa con un caffè perfetto. Dunque, un nome con suono italiano, forte e deciso ma, allo stesso tempo, morbido e ricco di sfumature, proprio come deve essere un buon caffè. Il logo porta visivamente l’immagine delle scelte strategiche del Gruppo: il colore rosso, segno di continuità con il passato, e un chicco di caffè, semplice e carico di forza.

Come state gestendo l’identità degli ultimi marchi acquisiti, Saeco e Ducale, evitando sovrapposizioni?

Non vogliamo “cannibalizzare”, men che meno far “morire” dei nomi così importanti e storici. La parola chiave è complementarietà e valorizzazione, senza sovrapposizioni. Ogni brand ha la sua mission e un suo posizionamento nel settore di riferimento.

L’obiettivo è di organizzare l’offerta in modo che ogni prodotto si rivolga a un target di clientela ben definito. A Venditalia presenteremo novità per ogni singola realtà del Gruppo: Necta, Ducale e Saeco, unitamente agli altri marchi di Evoca.

Il gestore deve sapere che EVOCA è l’azienda in cui può trovare una linea full-line, sia in termini di modelli che di tecnologie, in grado di erogare prodotti che soddisfano ogni tipo di “palato” dei propri clienti.

Nel concreto, qual è il vantaggio che apporta a EVOCA l’ingresso di Saeco e Ducale?
Saeco Aulika

N&W e Saeco erano due aziende complementari in una serie di segmenti di mercato e aree geografiche, con una strategia simile. Insieme possono offrire marchi forti, amalgamabili fra loro e riconosciuti dal mercato. Entrambe le aziende hanno una presenza internazionale e possono contare sui valori del “Made in Italy”.

L’integrazione delle due realtà in EVOCA contribuirà a creare un business più completo e consistente, con più opportunità di innovare i processi e di rafforzare il posizionamento competitivo del Gruppo.

I prodotti Saeco e Gaggia ci consentono di crescere nel segmento OCS, ampliando le gamme di macchine per caffè professionali, e di acquisire tecnologie complementari relative al caffè e al latte fresco. La linea di macchine OCS con caffè in grani e a capsule di Saeco è rivolta soprattutto a postazioni basso consumanti, e la sua presenza è già molto sviluppata in determinati Paesi. Senza dimenticare le soluzioni Saeco a completamento della gamma Vending.

Ducale è un’azienda storica del settore, più piccola rispetto a Saeco ma all’avanguardia nella produzione di distributori automatici per il “caldo”, conosciuta per la qualità delle bevande e per le soluzioni tecnologiche originali che offrono un’ottima esperienza di consumo: su tutti il sistema caffè sottovuoto, la porta Vision e il vano erogazione automatico. Vogliamo far crescere Ducale, valorizzando il marchio, lo stabilimento produttivo di Parma, le tecnologie e la linea prodotti nel segmento “Premium”.

Come intervenite su un’azienda neo-acquisita per integrarla con il vostro Gruppo?

La complessità è elevata e non si può dare nulla per scontato. Si fa sinergia. C’è un costante scambio di competenze, pur mantenendo ognuno la propria identità. L’ambito “people” è basilare. Per questo si investe tantissimo in formazione, spostamento e integrazione delle risorse umane tra le diverse sedi per creare comunanza di obiettivi.

Alcune cose sono state fatte, altre sono in corso.

L’integrazione di diverse aziende tocca anche molti altri aspetti tra cui: la standardizzazione e l’ottimizzazione della produzione; l’exchange di know-how tecnologico; l’integrazione tra diversi sistemi di gestione; la gestione delle filiali estere attraverso la razionalizzazione dell’affitto di uffici e dei magazzini; una politica di marketing più uniforme possibile, con la presenza congiunta a fiere ed eventi per razionalizzare lo spazio e ridurre la quota di partecipazione.

Come vengono reindirizzate le risorse umane delle aziende neo-acquisite?

All’headquarter tocca il compito di definire, preliminarmente, le strategie e i target. Di tutte le aziende acquisite vogliamo sfruttare l’esperienza e le conoscenze con l’obiettivo di far crescere l’identità dei brand e la realtà di ognuna. Alla base c’è la comunanza di obiettivi e il forte senso di appartenenza alla stessa “famiglia”. Per questo esiste, a tutti i livelli, uno flusso continuo di informazioni tra le diverse realtà che oggi appartengono a EVOCA.

EVOCA ha intensificato la sua presenza in Nord America. Come si inquadrano queste operazioni nel business plan del Gruppo?

Il mercato nord-americano del caffè espresso si sta sviluppando velocemente e pesa ormai per il 15 % sul nostro fatturato. Vediamo, quindi, grandi opportunità di sviluppo in tempi ristretti. L’acquisizione delle attività di VEGS e la creazione di EVOCA USA, in seguito alla recente partnership con Cafection Ventures Inc, rinsaldano la nostra strategia di sviluppo in questa parte di mondo. Attraverso una presenza diretta – più vicina ai nostri clienti – saremo in grado di offrire prodotti e servizi in linea con le loro aspettative, costruire una presenza credibile e sviluppare la tecnologia del caffè espresso negli Stati Uniti.

Alla base dell’operazione con Cafection c’è un progetto che prevede la produzione e la vendita di macchine da caffè premium per OCS in Nord America e lo sviluppo delle vendite dei prodotti Cafection in altri mercati. Verrà valorizzata, inoltre, la forte expertise di Cafection nel caffè all’americana che a noi mancava.

Un ulteriore esempio della nostra volontà di sviluppo in questo mercato è la partnership siglata con Keurig, da cui nasce una nuova soluzione, Keurig® K4000 Café System, per offrire in USA e Canada un servizio di erogazione di bevande a base di caffè e latte in strutture del Fuori Casa.

Quali sono gli altri mercati su cui vi concentrerete in futuro?

Crediamo molto nella possibilità di sviluppo in Asia. La presenza in aprile alle fiere FHA (Singapore,) e China Vending Show (Shanghai) e la nomina di Hein Van Gorp quale nuovo Vice President Sales Asia del Gruppo EVOCA, lo dimostrano chiaramente.

Sull’Europa, invece, lavoreremo per il consolidamento della nostra posizione di leader. In quest’ottica va vista l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Quality Espresso S.A. (“QE”) con sede a Barcellona (Spagna), uno dei maggiori produttori di macchine da caffè professionali manuali e di accessori complementari per il settore Ho.Re.Ca. L’azienda distribuisce in tutto il mondo attrezzature per caffè espresso con i marchi Futurmat, Visacrem, Italcrem e Mairali, e possiede il marchio Gaggia per la penisola iberica e per la maggior parte dei Paesi di lingua spagnola in America Latina.

EVOCA rimarrà, comunque, un’azienda dall’imprinting italiano?

Sicuramente sì e per diversi fattori: l’italianità del nostro prodotto di punta, il caffè; l’headquarter che si trova in Italia e in cui lavorano circa 900 persone; il fatturato del Gruppo che è, su larga scala, basato sul mercato nazionale; la produzione e la R&D che, per la maggior parte, sono ancora dislocati in Italia. E poi il nome EVOCA non lascia dubbi sull’orgoglio “tricolore” che anima il nostro Gruppo.

In Italia resta viva l’idea che “piccolo è bello”. Vale ancora di più per un settore parcellizzato come il Vending?
Wittenborg 95

Il concetto che “piccolo è bello” è sempre stato un elemento caratterizzante dell’industria italiana. Secondo noi, però, soprattutto dopo la crisi che ha colpito la nostra economia dal 2009 in poi, certe valutazioni sono forzatamente cambiate.

Oggi il fatto di avere masse critiche importanti in termini di investimento e di know-how è, effettivamente, un plus competitivo che crea distinzione sul mercato, a favore delle realtà più grandi e ramificate. A EVOCA le sinergie economiche, logistiche e produttive servono per porsi in maniera più incisiva su differenti mercati, giocare ai tavoli dei massimi player internazionali e, allo stesso tempo, garantire a tutte le gestioni, anche a quelle più piccole, un servizio post-vendita efficiente e puntuale. Questo è possibile attraverso le varie agenzie diffuse su tutto il territorio nazionale.

La solidità di EVOCA è un suo conclamato fattore di successo.

Il Vending si è lasciato alle spalle la crisi economica?

Notiamo una ripresa del mercato. Se prima, quando incontravi i gestori, erano “lacrime” e “lamentele”, ora c’è più positività nei discorsi.

Il prossimo step che dovrà affrontare il settore è di tipo culturale. Il Vending deve abbandonare, definitivamente, i sottoscala e farsi trovare “tirato a lucido” all’ingresso delle aziende.

Il distributore automatico deve trasformarsi da scelta “obbligata” e di “necessità” a risposta “consapevole” e di “qualità” a un bisogno reale delle persone. Il servizio deve essere scelto perché il caffè è buono e la locazione è bella e confortevole, non perché non ci sono alternative nei paraggi.

Passiamo alle macchine. Quali sono le novità che presenterete a Venditalia?

Avremo novità in tutti gli ambiti in cui siamo presenti: non solo Vending, perciò, ma anche OCS e Ho.Re.Ca. Un’offerta che si declinerà nel segno della maggiore qualità comunicata e in un conseguente aumento delle erogazioni. Prodotto e servizio. Meno costi per l’operatore, meno interventi sui d.a. e più redditività delle battute attraverso un’offerta spinta sulla tecnologia (connessione delle macchine, app, cloud, telemetria) e su un sempre maggiore ventaglio di selezioni di prodotti.

I nostri studi confermano che c’è, da parte dei consumatori, una crescente domanda di bevande di qualità. È semmai il Vending che non riesce ancora a intercettare e a rispondere pienamente a queste richieste che attendono un’offerta adeguata. Un esempio? Abbiamo inserito in alcune nostre macchine delle selezioni di tè in foglia. Oggi il tè garantisce, al massimo, il 2-3% delle consumazioni totali di una macchina. Dai dati che abbiamo raccolto, queste referenze “premium” sono arrivate a incrementare significativamente i consumi, arrivando a diventare in certi casi la terza selezione scelta. Dove c’è qualità la gente apprezza e ti ripaga.

Quali sono le macchine “best seller” di EVOCA?

Le macchine alto consumanti di prima fascia funzionano a pieno regime solo in alcune locazioni. I best-seller sono concentrati nella fascia di consumi medio-bassa: Opera e Concerto. Macchine da 500-600 bicchieri. Di questi d.a. esistono varie declinazioni.

Sia per Concerto che per Opera non abbiamo un solo modello ma: singolo espresso, doppio espresso, doppio espresso/doppia caldaia, doppio espresso/doppia caldaia/touch. Una modularità della gamma che permette di venire incontro a tutte le richieste dei gestori.

Quanto conta oggi la tecnologia in EVOCA e dove è più importante concentrarla?

Abbiamo 600 brevetti registrati. Investiamo annualmente più del 5% del turnover in R&D. Una cifra superiore al fatturato singolo di tutti i nostri concorrenti.

La risposta di EVOCA alla sfida “tecnologica” passa attraverso Newis, la società del Gruppo che è evoluzione della precedente N&W Innovative Solutions. È il brand principale per il mondo del digitale e dei sistemi di pagamento di EVOCA, con un ruolo trasversale sui segmenti Vending, Ho.Re.Ca e OCS.

Newis garantisce ai gestori e ai clienti finali un servizio all’avanguardia dal punto di vista tecnico e digitale. Puntiamo in modo deciso sullo sviluppo di un distributore sempre più intelligente e sulla connessione tra uomo e macchina.

Ci fa qualche esempio in merito?

L’introduzione della nuova app Breasy, utilizzabile grazie alla connessione con il sistema di pagamento Hi!, svolta radicalmente rispetto al passato e permette un’esperienza d’acquisto per il cliente finale totalmente innovativa e digitale.

Disponibile per le piattaforme Android e Ios, cambia la modalità di fare acquisti al distributore automatico. Il cliente non deve più preoccuparsi di avere tanti “mezzi” per comprare e pagare ma può tranquillamente utilizzare il cellulare. Portafoglio elettronico, transazione con addebito su carta di credito e possibilità di selezione prodotto sono comodamente usufruibili dall’applicazione mobile.

Quali caratteristiche deve avere il distributore 4.0 del futuro?

Il distributore “smart” è connesso e “intelligente” e si può gestire da remoto.

Se fino ad oggi abbiamo presentato sul mercato principalmente macchine e accessori, ora andremo a proporre anche dei servizi innovativi. Questi consentiranno di vedere in tempo reale le informazioni relative al funzionamento delle macchine installate nelle varie locazioni (andamento delle vendite e guasti), gestire interventi a distanza (modifiche, programmazione e contenuti grafici ed informativi), programmare i distributori da remoto e consentire pagamenti cashless, anche tramite mobile app. Per EVOCA significa aprire un nuovo filone di business.

Con il nostro pacchetto ci vogliamo distinguere da subito. La connessione sarà, infatti, bidirezionale: non solo pull (dalla macchina alla sede del cliente), ma anche push (dalla sede centrale alle macchine in locazione).

In che modo EVOCA lavora per arrivare a un’affidabilità dei d.a. se possibile vicina al 100%?

La perfezione delle macchine è un obiettivo non facile da raggiungere, ma a cui puntiamo quotidianamente in tutte le nostre attività.

In EVOCA il processo di sviluppo del prodotto è un flusso organizzato: parte dall’intervista di mercato, si traduce in specifiche di prodotto e passa attraverso una serie di vagli, veri e propri “cancelli” di approvazione, da superare per approdare al prodotto finito. Quest’ultimo viene sottoposto a una lunga serie di test sia interni che sul campo prima di essere immesso sul mercato.

Grazie all’introduzione di sistemi di gestione Kaizen puntiamo al raggiungimento della qualità totale delle nostre macchine. È una metodologia di lavoro che mette al centro l’uomo. Cerchiamo, cioè, di far passare a ogni maestranza il concetto/valore che il suo vero cliente non è in primis quello finale, che installerà la macchina EVOCA magari in una lontana e sconosciuta locazione, ma il collega che sta a valle del suo lavoro. Se uno fa bene la sua mansione anche il “collega/cliente” che gli succede nella catena produttiva sarà soddisfatto e svolgerà al meglio il suo compito. Si tratta di un cambio di mentalità stupefacente la cui valenza ci viene confermata dalle segnalazioni che riceviamo ogni giorno dai nostri dipendenti. Aumentano l’attenzione e la consapevolezza per ciò che si fa.

Le macchine del “caldo” permettono l’erogazione di tante tipologie di prodotti. Questo ha fatto aumentare la presenza di contenitori di polveri. In realtà le vendite dell’espresso sono ancora molto superiori rispetto al ginseng, al tè, ecc., col rischio che questi ultimi invecchino. EVOCA ha delle soluzioni?

Oltre al sistema del sottovuoto caffè di Ducale, abbiamo installato su alcuni modelli di macchine dei contatori per la gestione degli stock da remoto e dei canister bilanciati e di diversa capacità proporzionata al consumo delle bevande.

Il ragionamento, però, non deve fermarsi al solo aspetto tecnico. La qualità si ottiene con una migliore interazione tra caricatore e macchine: tempistiche di visite e caricamento, ecc. Riprendendo, poi, un concetto già espresso prima: se certi consumi sono bassi è perché bisogna lavorare sulla qualità comunicata e, quindi, percepita dal cliente.

Una tematica dibattuta è l’interconnessione e la compatibilità tra i nuovi modelli di macchine e il parco più “vecchio”. Cosa ci dice in merito?

La compatibilità tra d.a. è anche questione di logiche e di ricambi: molte parti sono in comune e un tecnico che sa lavorare su una Canto sa fare altrettanto anche su una Concerto o su macchine più vecchie.

La complessità è aumentata perché oggi su uno stesso modello puoi avere due caffè o due bicchieri da gestire contemporaneamente. Ma questa complessità consente migliori opportunità. L’obiettivo di un gestore è di riuscire a “dominarla”, con l’indispensabile supporto di EVOCA, perché i vantaggi sono reali.

Infine, qualche considerazione sull’utilizzo del touch sulle macchine…

Sugli schermi touch bisogna essere chiari. L’investimento del gestore non può essere fine a se stesso. Il touch non è un gioco. Schiacciare il tasto di una classica pulsantiera o di uno schermo tattile è di fatto la stessa operazione. L’approccio iniziale di noi fabbricanti fu quello di replicare, semplicemente, le etichette delle selezioni sul touch. Tutte cose obsolete e superate.

Il touch è molto di più: è un mezzo per rendere più attraente l’esperienza al consumatore di fronte al d.a. e semplificare il lavoro del tecnico e del gestore. Oggi su Opera e Concerto abbiamo a disposizione un touch che consente di definire della caratteristiche precise per il prodotto che l’utente seleziona. Se una persona è celiaca, e può acquistare solo certe referenze, il nostro touch, flaggando dei campi, seleziona solo i prodotti che hanno quelle determinate caratteristiche.

Qual è la politica di Evoca in merito all’efficientamento energetico delle macchine?

È una priorità. Abbiamo messo in campo una serie di misure e di sistemi per ridurre i consumi energetici sulle macchine: luci a LED, unità fredde ad alta efficienza, cabinet isolato e opzioni di energy saving disponibili nel software. L’aspetto energetico è in cima ai piani dell’azienda e ci saranno presto altri sviluppi per anticipare le future normative. Per esempio sui materiali autoestinguenti e “food approval” siamo già molto avanti, ancora prima che la legge li renda obbligatori.

Nel futuro di EVOCA c’è l’opzione della quotazione in Borsa?

Ci sono diverse opzioni, questa potrebbe essere una, viste le dimensioni raggiunte dall’azienda. La quotazione in Borsa verrà valutata al momento opportuno. Ma, ripeto, non è l’unica ipotesi in ballo.

 

Hein Van Gorp

EVOCA GROUP PORTA IN ASIA LA CULTURA DEL CAFFÈ

Hein Van GorpEVOCA ha partecipato in aprile alle fiere FHA (Singapore,) e China Vending Show (Shanghai).

Con l’obiettivo di incrementare la propria presenza in Asia, l’azienda ha nominato, inoltre, Hein Van Gorp quale Vice President Sales Asia del Gruppo EVOCA.

Il Manager, con un MBA conseguito presso la “American Graduate School of International Management” di Glendale (AZ, USA), è entrato in Saeco nel 2015. Van Gorp ha precedentemente maturato 16 anni di esperienza in Philips in ruoli di leadership nelle vendite e nella direzione generale, così come competenze B2C e B2B nel mercato USA, in America Latina, in Africa e in Europa. Dopo aver lasciato Philips nel 2009, ha lavorato sia in ManpowerGroup Americas che in Lighting Science Group.

 

 

EVOCA A VENDITALIA CON UN’OFFERTA SENZA PRECEDENTI

 

Il rendering dello stand EVOCA a Venditalia 2018

EVOCA si presenta a Venditalia con l’offerta più completa del settore.

Oltre alle novità a marchio Newis – il nuovo brand del Gruppo per i sistemi di pagamento e il mondo digitale, di cui parliamo nell’intervista all’ing. Luca Alemanni – col brand Necta verrà presentato Maestro, il nuovo freestanding del caldo, distributore top di gamma su cui è stato effettuato un ulteriore step di innovazione in termini di elettronica, sia da un punto di vista hardware (microprocessore di ultima generazione) che software (nuova interfaccia utente con gestione evoluta).

A Milano EVOCA rilancerà anche il segmento fondamentale dei distributori a 8 spirali grazie a Orchestra, un nuovo modello dotato di caratteristiche “green”. A livello meccanico, il fiore all’occhiello sarà il nuovo vassoio modulare VisioShop, trasparente e rinforzato.

Interessante anche la nuova batteria composta da Opera Touch e Tango SL: dall’interfaccia touch sarà possibile gestire gli acquisti sia di bevande calde che di snack, sfruttando al meglio le possibilità di promozioni e vendite combinate offerte dall’elettronica di Opera Touch. Un’area speciale sarà dedicata al modulo “Coffee to Go” abbinato a Canto Touch.

Per le locazioni OCS/Ho.Re.Ca., Necta presenterà delle novità assolute. È stata rinnovata la gamma Krea con due proposte: Krea Touch e Krea Prime. Kalea offre al pubblico un personalizzato e vasto menù di bevande calde e, soprattutto, mostrerà il nuovo sistema latte Evomilk.

A marchio Saeco, per il Vending verrà presentata la nuova piattaforma freestanding “hot”, progettata per facilitare le operazioni di manutenzione e dotata di caldaia in acciaio forgiato, nel rispetto delle normative internazionali più stringenti in materia di rilascio dei metalli. Verranno, inoltre, mostrate Cristallo Evo 400 e Cristallo Evo 600, in versione “big cups”, con lid dispenser manuale, per tutte le soluzioni “coffee to go”. Inoltre saranno svelate le nuove freestanding snack&food Artico e il combinato hot&snack Diamante, con sistema Gran Gusto.

Nel segmento OCS, Saeco, presenterà le tante soluzioni a grani e a capsule. Nel “bean to cup” saranno presenti la versione V2, con nuovi colori, delle gamme Aulika e Royal, la gamma delle compatte Lirika e la nuova Aulika Evo con dettagli premium, illuminazione del vano erogazione e interfaccia moderna e accattivante.

Per le esigenze di maggior consumo, focus su IperAutomatica e sulla “sorella maggiore” Phedra Evo, in versione Espresso e Cappuccino. Saeco proporrà anche SE50, per chi è alla ricerca di una macchina semi-professionale compatta, con macinacaffè dedicato.

Nel monoporzionato verranno esposte Area (nelle versioni OTC e Focus), Dually (per capsule NES o EP) con doppio gruppo erogatore e Onda (per capsule NES o EP) con leva in metallo, abbinata a Milky.

La gamma OCS a capsule si completa con la nuova macchina a marchio SGL, che conferma le caratteristiche prestazionali già apprezzate in Flexy, ma in una veste completamente rinnovata.

Ducale presenterà la nuova table-top dal design di alta gamma. Inoltre, la nuova versione della City 600, la piccola freestanding 1700 mm con doppio bicchiere e caffè sottovuoto; un nuovo modello nella gamma 1830 mm con tecnologia in grado di gestire tre dimensioni di bicchieri oppure due bicchieri e un coperchio per le soluzioni “coffee to go”. Quest’ultimo verrà presentato in batteria con il nuovo d.a. S&F.

Infine, per Wittenborg, Venditalia sarà l’occasione per mostrare in anteprima la macchina 95, uno dei modelli di nuova generazione che andrà a sostituire la gamma 55. Ha una tastiera capacitiva, caffè filtro ed espresso combinati con prodotti solubili, nonché la medesima elettronica già introdotta sulla 9100, oggi potenziata grazie alle funzionalità offerte dalla piattaforma Cloud.

 

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