In occasione della conferenza stampa di presentazione della fiera Venditalia 2018, tenutasi lo scorso 11 aprile a “Palazzo dei Giureconsulti” in centro a Milano, Confida ha svelato, in anteprima, i macro dati dello Studio Congiunturale di Settore della Distribuzione Automatica in Italia nel 2017, curato da Accenture. I numeri sono positivi, pur con la solita, e ormai cronica, “sbavatura” dell’OCS.
Complessivamente, i dati ufficializzati da Accenture parlano di un giro d’affari di 3,5 miliardi di Euro per 11,1 miliardi di consumazioni complessive. Nel globale, il mercato della Distribuzione Automatica in Italia ha chiuso il 2017 in crescita del +3,5% rispetto al 2016. Per chiarificare meglio questi dati a beneficio degli operatori del nostro settore occorre, però, distinguere, in maniera netta, le cifre dell’automatico da quelle del porzionato che riguardano, in grandissima parte, canali di approvvigionamento diversi da quello delle gestioni vending.
Nell’ultimo anno l’automatico è cresciuto in Italia del +1,87%, per un valore di 1,8 miliardi di Euro e un totale di 5 miliardi di consumazioni (+1,31% sul 2016). Lo sviluppo del mercato dell’automatico nel 2017 si deve soprattutto alla crescita nel consumo di bevande fredde (+5,01%), che hanno rappresentato il 19,7% delle erogazioni totali. In particolare, sono cresciuti i consumi di acqua (+5,80%) che, con oltre 760 milioni bottigliette erogate, costituisce il secondo prodotto più venduto dalle vending machines dopo il caffè.
Bene anche le bibite e i succhi di frutta (225 milioni), mentre ha dato segni di vitalità anche la “nicchia” di mercato dei panini/tramezzini (33 milioni).
Segno “più” anche per gli snack, che valgono il 15,5% delle consumazioni (782 milioni le referenze vendute nel 2017), in crescita dello 0,58% sotto la spinta di cioccolato (+3,19%) e biscotti (+4,55%).
Si alza l’attenzione per il salutistico anche tra gli utenti dei distributori automatici. Nel 2017 sono aumentate, infatti, le vendite di snack “bio” (+30%), bevande zero zuccheri (+60%) e bibite alla frutta (+10,2%)
Il prodotto principe resta, sempre e comunque, il caffè. Sono oltre 2,7 miliardi i caffè consumati l’anno scorso al distributore automatico, per un aumento dello 0,59% sul 2016. Tra le bevande calde “emergenti” si annovera il ginseng (+4,3%).
Anche il parco macchine si è lievemente incrementato: +0,65% nel 2017. Sono oltre 810 mila le vending machines installate lungo lo Stivale, che fanno dell’Italia il primo Paese in Europa per numero di distributori automatici (seguito dalla Francia con 590 mila unità e dalla Germania con 550 mila d.a.).
I distributori sono diffusi, principalmente, nell’industria (35%), seguita dagli uffici privati (15%), dal commercio (13%), dal mondo della scuola e dell’università (13%), dagli ospedali (11%), dagli uffici pubblici (6%) e dai luoghi di transito (4%) e di svago (3%).
Come per lo Studio Congiunturale su base fatturato 2015 e 2016, l’analisi del 2017 di Accenture sul porzionato è stata fatta prendendo in considerazione vari canali di approvvigionamento della clientela – non solo quindi le gestioni vending ma anche mense, caterer, facilities, torrefattori, importatori, ecc. – e tre modalità di vendita: capsule B2B e B2C e cialde E.S.E.
Nel 2017, il mercato del porzionato ha registrato, nei tre canali di vendita sopraindicati, un fatturato 1,7 miliardi di Euro per un aumento del +5,1% rispetto al 2016, generato da 6,1 miliardi di consumazioni. A trainare il porzionato sono soprattutto le capsule destinate alle famiglie, in aumento dell’11,3%.
Addentrandoci, invece, nello specifico del nostro mercato, Accenture ha evidenziato l’ennesima brusca frenata del segmento delle capsule B2B (identificabile soprattutto col servizio OCS offerto dalle gestioni vending), che ha registrato lo scorso anno un totale di 1.687.062.000 di pezzi venduti (-5,3% rispetto al 2016) per un fatturato di 555.271.433 Euro (-3,2% rispetto al 2016).
Una discesa che continua da anni e che pare inarrestabile.