Profilare l’utenza dei distributori automatici per conoscerne gusti e abitudini ma anche saper interpretare, gestire e valorizzare i big-data, trasformandoli da massa “amorfa” di dati in analisi veramente utili per la propria attività. E’ la “sfida tecnologica” che attende il mondo del Vending. Il futuro è già il presente. Un percorso di crescita che deve poggiare, però, su solide basi. La prima è la collaborazione concreta tra tutti gli attori della filiera della Distribuzione Automatica: gestori, fabbricanti, produttori. Nessuno escluso.
Un obiettivo “alto” ma imprescindibile di cui oggi prova a fare da collante la Confida.
Un primo interessante momento di confronto, anche schietto e diretto, è stato il workshop organizzato ieri da Confida insieme a Confcommercio Milano e Altoga (Associazione Torrefattori e Importatori di Caffè e Grossisti Alimentari) presso il Centro Congressi di Confcommercio a Milano e intitolato: “Il Vending e l’esperienza d’acquisto del consumatore” . L’evento era inserito nel contesto di “Milano Food City “2018, la settimana del food promossa dal Comune di Milano in collaborazione con l’Unione Confcommercio Milano, Lodi Monza e Brianza.
Al tavolo si sono succeduti, come relatori, i rappresentanti di Confida: Massimo Trapletti, (Presidente), Pio Lunel (Presidente Gruppo Imprese di Gestione) e Stefano Piccinini (Presidente Gruppo Imprese di Fabbricazione Prodotti); alcuni manager dell’industria alimentare di marca: Gabriele Primavera (Direttore Commerciale Canale Out of Home di Ferrero) e Davide Celin (Responsabile Vendite Canale OCS Vending Italia – Luigi Lavazza); i rappresentanti delle istituzioni di categoria (Marco Barbieri, Segretario Generale Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza) e dell’Università (Emanuele Frontoni, Professore Associato – Università Politecnica delle Marche).
MIGLIORARE L’ESPERIENZA D’ACQUISTO
Tutto diventa big-data. Anche i movimenti e i comportamenti dei consumatori davanti al distributore automatico. Un primo esperimento di Shopper Analytics (analisi del comportamento dei consumatori) applicato al settore, condotto dall’Università Politecnica delle Marche insieme a Confida, ha scoperto che per acquistare un prodotto alle vending machine ci mettiamo mediamente 14 secondi e se indugiamo oltre 1 minuto si finisce per non acquistare più. L’esperimento ha utilizzato 4 telecamere RGB puntate su altrettanti distributori automatici, rispettivamente in un’università, un ospedale, un’area self service e un’azienda. È stato monitorato per 12 settimane il comportamento dei consumatori. “L’obiettivo dello studio – ha spiegato Massimo Trapletti – è migliorare l’esperienza d’acquisto degli utenti convertendo contemporaneamente i dati in informazioni strategiche per i gestori delle macchine al fine di migliorare ulteriormente il servizio. Il Vending muove così un ulteriore passo nell’era dell’Impresa 4.0”.
LE SFIDE DELL’IOT
“Secondo le rilevazioni – ha sottolineato il professor Frontoni – più tempo si trascorre di fronte ai distributori automatici, meno si compra: il 32% degli acquisti, infatti, avviene nei primi 5 secondi, mentre soltanto il 2% dopo 60 secondi”. I dai emersi dallo studio dimostrano, inoltre, che “solo il 9,9% degli utenti acquista più di un prodotto – ha precisato Frontoni – e che le interazioni calano drasticamente quando i consumatori si trovano di fronte a scomparti con prodotti esauriti: il numero degli utenti che si ferma al distributore automatico si riduce dell’8% e la quota degli acquisti scende addirittura del 43%. All’opposto, aumenta sensibilmente l’attrattività dei distributori di nuova generazione, specialmente quelli dotati di sistemi di pagamento cashless, che conquistano l’attenzione del 23% di utenti in più”.
LA RIVOLUZIONE DIGITALE DELLE SMART VENDING MACHINE
“I distributori automatici di nuova generazione – ha concluso Trapletti – trasformano completamente l’esperienza d’acquisto del consumatore. Questo genere di distributori automatici integra schermi touch che, attraverso il digitale, consentono un’offerta personalizzata mixando gli ingredienti di base come caffè, latte, cacao con granelle e topping creando bevande gourmet, anche nella versione XL con le comode cup-to-go. Inoltre i sistemi di telemetria consentono, tramite la rete, di controllare la macchina da remoto e accorgersi in tempo reale se mancano prodotti o se c’è un guasto. E’ possibile fare offerte combinate: un cappuccino, una brioche e una bottiglietta d’acqua. Infine il pagamento mobile, attraverso le APP, permette di poter dialogare col consumatore, analizzando le sue preferenze”.