Intervento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulle polemiche circa la possibilità di Amazon di utilizzare braccialetti che permettono il controllo a distanza delle prestazioni dei lavoratori. Questo il testo del comunicato stampa: “ Il Jobs Act ha adeguato la normativa contenuta nello Statuto dei Lavoratori – risalente al 1970 – alle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute. La norma non ha “liberalizzato” i controlli ma ha fatto chiarezza circa il concetto di “strumenti di controllo a distanza” e i limiti di utilizzabilità dei dati raccolti attraverso questi dispositivi, in linea con le indicazioni che il Garante della Privacy ha fornito negli ultimi anni. Inoltre, la disposizione ha previsto che, in ogni caso, questi strumenti possano essere adottati esclusivamente previo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro o del Ministero. Di più: la norma in questione rafforza e tutela ancor meglio rispetto al passato la posizione del lavoratore, imponendo che al lavoratore venga data comunque adeguata informazione circa l’esistenza e le modalità d’uso di strumenti di lavoro che possano consentire un controllo a distanza”.