Secondo la JVMA, l’associazione dei fabbricanti di distributori automatici del Giappone, alla fine del 2016 c’erano circa 3.648.600 d.a. installati in tutto il Paese: uno ogni 35 residenti. Compresi cambiavalute e altre macchine a noleggio, il rapporto diventa di una vending machines ogni 25,7 abitanti. Parliamo del più alto tasso di distributori automatici “pro capite” al mondo.
I distributori automatici sono parte integrante della cultura giapponese, che ne apprezza la praticità. Le macchinette vengono utilizzate non solo per la semplice erogazione di snack e bevande. Ci sono migliaia di d.a., infatti, che forniscono pasti freschi al curry e riso preparati al momento, frutta e verdura, libri, biglietti per spettacoli e molti ristoranti dispongono ormai di vending machines che consentono ai clienti di acquistare il pranzo o la cena, ricevendo in cambio un biglietto con il loro ordine che consegnano poi direttamente allo chef.
Il basso tasso di criminalità e vandalismo in Giappone permette ai distributori di prosperare, senza subire danni.
Il Vending è un esempio lampante di come il Giappone stia “automatizzando” il suo futuro. Il Paese del Sol Levante sta adottando l’automazione in ambiti lavorativi molto diffusi come, ad esempio, i cassieri e commessi. In alcuni negozi, i clienti non sono più accolti da persone ma da robot.