Confida dà i numeri del Vending

L’analisi di mercato nel 2016 redatta da Accenture

In occasione della fiera Host di Milano (20-24 ottobre 2017), di cui VM darà ampio risalto sul numero di dicembre, Confida ha reso pubblica una sintesi dello studio di settore della D.A. in Italia nel 2016 tra mercato automatico e porzionato. La ricerca è stata redatta, come sempre, da Accenture. Si tratta, per i nostri lettori, di un approfondimento dell’articolo già uscito sul n. 335 di giugno 2017 (a pag. 12 e seguenti).

L’ANALISI DEI DATI

I dati di Confida/Accenture, che sono stati ripresi da moltissimi media generalisti, ci dicono che, nel 2016, il nostro settore in Italia è cresciuto complessivamente (sommando Vending e porzionato) del 2,13% in termini di fatturato, sfiorando i 3,5 miliari di Euro (3.465.614.675 Euro), con quasi 11 miliardi di consumazioni (per l’esattezza 10.797.992.857). I consumi dai distributori automatici sono cresciuti del +0,48% (4.958.467.203 erogazioni e 1.831.098.070 Euro di fatturato); quindi il mercato dell’automatico nel 2016 ha “tenuto” pur in un contesto difficile per i consumi alimentari.

Per quanto riguarda, invece, il porzionato, va fatta una precisazione essendo VM una rivista di settore B2B. Il totale del mercato è aumentato del 4,3% (5.839.525.654 di erogazioni e 1.634.516.605 € di ricavi). Queste cifre, però, considerano tutto il segmento del caffè porzionato, a prescindere dal canale di approvvigionamento scelto dal consumatore: comprendono, infatti, oltre alla gestione tradizionale, anche i canali alternativi (GDO, internet, import, torrefattori, ecc.). Se isoliamo, però, le sole capsule distribuite dalla gestioni vending nel canale B2B con macchina in comodato d’uso (compendiando anche il domestico trattato con questa tipologia di servizio), nel 2016 sono stati distribuiti 1.310.672.532 di pezzi, in calo del -6,1% rispetto al 2015, di cui 1.151.776.564 di pezzi venduti agli uffici e 158.895.968 alle famiglie. “L’evoluzione del mercato nel tempo ha portato a incrementare sempre di più la commistione tra i mercati B2B e B2C – spiega Confida –.   Da una parte, infatti, i player tradizionalmente B2B (le gestioni) servono clienti B2C, dall’altra nuovi player (retail, e-commerce, torrefazioni e importatori) hanno iniziato a rifornire il canale B2B (uffici) con capsule B2C”. Dall’ultima ricerca, ad esempio, Accenture ha rilevato che il 30% degli uffici intervistati, di diverse aree geografiche e diverse dimensioni, acquista le capsule da canali alternativi alle gestioni vending (su una survey telefonica di 1.000 ndr).

CAFFÈ AL TOP

Il caffè è il prodotto più venduto. Sono, infatti, 2,7 miliardi le consumazioni (+1,67% rispetto al 2015) ai distributori automatici, il 55,5% dei consumi totali in questo canale.

LE NUOVE TENDENZE AL D.A.

Tra le bevande calde, oltre al caffè, spicca la crescita del ginseng (+15,3%).

Tra gli snack più diffusi si rafforza il consumo di quelli a base di cioccolato (+1,47%) e dei biscotti (+5,76%). Ma il balzo in avanti più significativo è quello fatto registrare dalla frutta fresca (+55%) e secca (+50%).

La flessione, invece, nel consumo di bevande fredde (-2,64%) è stata condizionata dalla stagionalità decisamente meno calda rispetto a quella del 2015. In questo contesto, l’acqua ha contenuto le perdite (-1,23%) rispetto alle altre bevande fredde, specialmente quelle gasate che hanno subito una contrazione del -7,68%. Da notare il trend in controtendenza di nettari e succhi 100% (+4,03%) e degli energy drink, nicchia di mercato da 1,5 milioni di consumazioni che è aumentata dell’1,20%.

I LUOGHI DEL CONSUMO

Ben il 36% delle consumazioni del Vending avvengono all’interno di industrie e grandi aziende. Nel comparto del lavoro privato si concentra il 17% dei consumi, mentre quello commerciale si attesta al 13%. Gli spazi deputati all’istruzione (scuole e università) e alla sanità valgono ciascuno l’11%. Le erogazioni dei distributori collocati nei luoghi pubblici (sale giochi, centri commerciali, biblioteche, associazioni e circoli, oratori, ecc.) invece, rappresentano il 6% dei consumi complessivi. In coda luoghi di svago e di passaggio (aeroporti, stazioni, metropolitane, ecc.) con il 3% a testa.

IL PARCO MACCHINE

Per l’esattezza sono 805.431 le macchine installate in Italia, seguita dalla Francia (590 mila), Germania (555 mila) e Inghilterra (417 mila). Il nostro Paese, non a caso, è il principale produttore europeo di distributori automatici. Il mercato delle vending machines vale circa 300 milioni di Euro (escluso il mercato delle macchine da caffè per hotel, bar e ristoranti, un altro segmento in cui l’Italia è leader), di cui il 70% è esportato all’estero.

 

I PRODOTTI PIÙ VENDUTI AL DISTRIBUTORE AUTOMATICO*

TIPOLOGIA PRODOTTO UNITÀ EROGATE
Caffè 2.751.817.848
Acqua 722.032.439
Snack dolci 323.101.993
Snack salati 265.100.185
The caldo 220.324.044
Snack a base di cioccolato 137.733.619
Orzo, ginseng e camomilla 136.244.487
Bevande gasate 98.186.092
Cioccolata calda 95.547.964
The freddo 56.433.014
Succhi di frutta 56.115.032
Prodotti freschi 44.886.114
Gelati 8.263.337
Sport drink 7.388.415
Confectionery (caramelle, gomme da masticare ecc) 6.755.666
Energy drink 1.539.054
Pasti pronti 1.491.331

* Dati relativi solo al segmento dell’automatico

 

I LUOGHI DEL CONSUMO SELF SERVICE

LOCATION PERCENTUALE
Industria 36%
Lavoro privato 17%
Commercio 13%
Scuole/Università 11%
Sanità 11%
Luoghi pubblici 6%
Svago 3%
Transito 3%
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