La Sostenibilità e la Responsabilità Sociale sono temi di grande importanza: le aziende devono sempre di più tenere conto anche del loro ruolo sociale, cioè del rapporto con i cosiddetti “stakeholder”, i portatori di interessi.
Per Responsabilità Sociale si intende la capacità dell’impresa di coniugare lo sviluppo e gli obiettivi economici con l’attenzione agli aspetti sociali e ambientali.
La definizione “ufficiale” è quella di “integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate (stakeholder)”, così come riportata sul “Libro Verde” della Commissione Europea, “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese” (Bruxelles 18/07/2001).
Le imprese della Distribuzione Automatica hanno molto da dire in proposito.
Come è scritto nel disciplinare del TQS Vending di Confida, “il Vending rappresenta per un numero crescente di utenti una risposta pronta, pratica, di qualità, personalizzata e a costi contenuti per la consumazione di una variegata gamma di prodotti alimentari e bevande durante il fuori casa”. E questo è già, di per sé, responsabilità sociale.
Il Vending è in grado di assicurare presso fabbriche, cantieri, uffici, ospedali, scuole, palestre, stazioni ferroviarie e metropolitane, ecc., una vasta offerta di prodotti: piatti pronti, panini e tramezzini, snack, bibite calde e fredde, ecc., il tutto erogato mediante distributori automatici in funzione 24 ore su 24, ogni giorno e notte dell’anno.
Quindi il Vending è in sé stesso un settore responsabile socialmente, perché dà alla collettività un servizio capillare, sempre attivo 7 giorni su 7, a prezzi contenuti.
Poi ci sono iniziative specifiche di Responsabilità Sociale, come i progetti di “Dieta e Nutrizione”, le sponsorizzazioni sportive, i contributi all’Unicef e ad altre associazioni umanitarie, ecc.
Il settore della Distribuzione Automatica, e Confida in particolare, sono stati sempre molto sensibili ai temi della Sostenibilità e della Responsabilità Sociale.
Già nel 2006, in occasione della fiera Venditalia, Confida era intervenuta, ad esempio, sul tema dell’obesità infantile, presentando un decalogo per contrastare il fenomeno.
Nel 2009 Confida aveva, poi, lanciato il progetto “Sani e in Forma”, aderendo alle linee guida contenute nel Programma interministeriale “Guadagnare Salute – Rendere più facili le scelte salutari” per una equilibrata alimentazione nei giovani in età scolare, sviluppando diversi obiettivi tra i quali quello di favorire il consumo di alimenti salutari tramite i distributori automatici e di comunicare sani stili di vita e messaggi di solidarietà sociale nelle aree di ristoro.
Nel 2016, sempre Confida ha presentato il progetto “Vending Sostenibile” per portare a conoscenza degli stakeholder i valori dello sviluppo equo, integrato e sostenibile della Distribuzione Automatica.
“Nel nostro settore – spiega Piero Angelo Lazzari, Presidente di Confida – la sostenibilità è un tema ampio che tocca varie fasi dell’attività: dall’efficienza energetica delle nuove vending machines, che sono sempre meno “energivore”, al trasporto dei prodotti, fino al contenimento e riciclo dei rifiuti come i fondi del caffè e le confezioni. Il Vending Sostenibile è anche un impegno sulla qualità e sicurezza della nutrizione per un ampliamento dell’offerta alimentare che tenga conto delle differenti esigenze nutrizionali, alimentari e di gusto”.
Tante sono le cose che possono essere fatte dalle aziende. Tra queste (ma non solo):
Il grande sviluppo dell’adozione di modelli certificativi da parte delle aziende del Vending è un ulteriore esempio di responsabilità. Adottare un modello certificativo, quando fatto con serietà e professionalità – senza le “scorciatoie” che, purtroppo, inquinano talvolta anche il nostro settore – rappresenta una garanzia per i consumatori sia in termini di qualità, che di sicurezza alimentare e di affidabilità del servizio, dimostrando all’opinione pubblica la sensibilità sociale delle imprese.
Anche la rendicontazione delle attività legate ai temi della sostenibilità ha avuto una certa diffusione nelle nostre aziende. Sono ormai passati alcuni anni dalla redazione dei primi Bilanci Sociali e di Sostenibilità da pare di imprese come Eos Point, Gruppo Illiria, Cattelan, ecc. (tanto per citarne alcune).
Bisogna valorizzare tutto questo “patrimonio” che appartiene al Vending.
Vending Magazine e la Eidos Consulting, proprio per questo motivo, stanno lanciando un grande progetto editoriale di raccolta delle buone pratiche di Sostenibilità e di Responsabilità Sociale per il settore della Distribuzione Automatica.
L’obiettivo è dare spazio e pubblicità alle ditte virtuose che concorrono alla sostenibilità sociale, realizzando un volume con le attività svolte sul modello dell’analoga iniziativa promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sull’intero panorama aziendale italiano.
In sintesi un’impresa socialmente responsabile adotta uno stile che accresce il contributo positivo che l’azienda già dà alla società, con una gestione della propria attività che pone in equilibrio gli obiettivi economici, sociali e ambientali. L’adozione di comportamenti socialmente responsabili determina, alla fine, un incremento del valore complessivo dell’impresa.
L’iniziativa editoriale che stiamo proponendo è una bella opportunità per le aziende per far conoscere i progetti di sostenibilità che stanno sviluppando, migliorando così immagine e “corporate reputation”.
Il progetto vuole contribuire ad accrescere l’immagine dell’intero settore della D.A. e a diffonderne sempre più gli aspetti di positività e il suo ruolo sociale.
L’iniziativa vuole raccogliere le “best practices”, cioè le buone pratiche del Vending, e pubblicare un volume da presentare nel corso della prossima primavera e da inviare, oltre che alle aziende della filiera, a uffici della Pubblica Amministrazione, scuole, ospedali, università, ecc.
Gli esempi di buone pratiche rappresenteranno non solo la testimonianza di quanto l’imprenditorialità responsabile operi nel nostro settore e nel nostro Paese, ma anche uno strumento di miglioramento. Intendiamo, perciò, mettere insieme tutta una serie di informazioni relative alle imprese coinvolte.
Il progetto prevede la raccolta della documentazione sulle attività di CSR e sugli strumenti di comunicazione della Sostenibilità delle imprese del settore: Bilanci Sostenibilità, descrizione iniziative, ecc.
In sintesi:
Principali azioni nelle aree di CSR e strumenti di CSR utilizzati:
Comunicazione delle attività
Buone pratiche aziendali
Le buone pratiche prescelte possono fare riferimento all’area economica e di mercato, all’area sociale/risorse umane e all’area sociale/comunità.
Tematiche specifiche possono riguardare, ad esempio:
Altri temi possono includere le specifiche di prodotti a connotazione salutistica o etica, la formazione del personale dipendente e la sensibilizzazione della comunità sui temi della salute dei consumatori, della sicurezza alimentare e del commercio equo e solidale.
Gli stakeholder interessati sono: la collettività, le comunità locali, i dipendenti, le banche, gli enti pubblici, enti associativi, ecc.
Atri progetti che possono essere indicati: formazione continua e aggiornamento dei collaboratori.
Svilupperemo ulteriormente questo tema sui prossimi numeri di VM.
Franco Bompani
Eidos Consulting Srl